Comunicato Stampa: sviluppo aeroportuale quando l’intelligenza non è una bischerata!

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 Pisa, martedì 1 Marzo 2011 – 2011 in stilepisano

SVILUPPO AEROPORTUALE: QUANDO L’INTELLIGENZA NON E’ UNA BISCHERATA!

 Il recente intervento stampa dell’Assessore Regionale Marson (Il Tirreno dell’1.3.) lasciano buone speranze per il futuro della Toscana. Infatti l’Assessore ha espressamente detto di cercare uno sviluppo territoriale di qualità, condizione questa che si sta scontrando con sentimenti opposti, anche all’interno della propria maggioranza, ma che la nostra Associazione vuole sostenere . Uno su tutti, il nostro grazie all’Assessore Marson va poiché ha avuto il coraggio di dire le cose per quelle che sono in materia aeroportuale dando voce al comune sentire.

In sostanza (se non erriamo), che Peretola è comunque prossima al suo massimo sviluppo, che  dal 1974 l’aeroporto Galilei di Pisa è l’aeroporto di tutta la Toscana, che lo sta facendo bene, e che  è uno sciupìo enorme di denaro pubblico e all’ambiente costruirne uno nuovo a Peretola.
 Con il concreto rischio, aggiungiamo noi, di creare sì nuovi posti di lavoro a Peretola, ma di perdere gran parte dei 3000 che ruotano intorno a quello pisano.
  Non eravamo abituati a tanta lucidità mentale in tema di amministrazione della cosa pubblica. L’Assessore Marson ha senza dubbio alcuno, parlato con logica, numeri, raziocinio, lungimiranza e, virtù rara, buon senso: qualità umane che dovrebbero essere tipiche di ogni amministratore pubblico o privato, di sinistra o di destra o di centro. Purtroppo invece le susseguenti puntualizzazioni in questo argomento del Presidente Enrico Rossi “… la Marson ha detto una bischerata …” fanno fare immediata retromarcia a chi, come noi, pensa che la Toscana sia tutto sommato un’isola felice di governo partecipato e lontana anni luce dall’Italia-sprecopoli a più non posso.
 E’ bene dunque ricordare che, se il Presidente Rossi in campagna elettorale si è preso “il sacro impegno” di costruire una seconda pista a Peretola, è meglio per le tasche dei toscani e per il lavoro, il venire meno ad un’avventata promessa elettorale che tenerne fede ad ogni costo. Che per realizzarla dovrebbe: interrare l’autostrada (mica un osso nel giardino!), sopraelevare il Fosso Reale, i suoi affluenti, la viabilità collaterale e dotarla di idrovore potenti; fare scempio del Parco della Piana, rinunciare al termovalorizzatore sapendo che dal 2015 sarà indispensabile ai fiorentini; rinunciare alla Cittadella Viola, caricare l’aerea di milioni di metri cubi di urbanizzazione dell’area Fondiaria; scaricare sui pratesi le emissioni sonore e ambientali degli aeroplani perché i livelli di gas su Firenze sono già oltre i limiti; costruire una seconda pista, mettere in crisi la forza-lavoro del Galilei di Pisa, ribaltare la realtà consolidata, vincente dell’attuale sistema aeroportuale.
  Il tutto pagato per l’80% con i soldi pubblici: tutto ciò solo per una promessa elettorale azzardata. Merita dunque tutto ciò? Sarà il caso di riflettere seriamente e dare ragione a tutta quella gente che continua a dire che la seconda pista non si può fare? E’ questo il primo “pater” dei problemi toscani contro cui battersi per evitare il declino? E’ forse il caso invece di investire maggiori risorse per lo sviluppo e il rilancio della ferrovia in alta velocità costiera creando un braccio verso Pisa? Sarà il caso invece di investire in Toscana sulla difesa dei posti di lavoro, sul rilancio dell’industria, del commercio, dell’artigianato, sul turismo, sui musei, sulla viabilità costiera e sulla Siena – Grosseto?
  Presidente Rossi, cambi angolatura al suo punto di vista finché in tempo, l’assessore Marson le ha aperto gli occhi prima del disastro: la Toscana merita “solo” un treno che in mezz’ora porti i fiorentini all’aeroporto di Pisa! Il terzo binario ferroviario ad alta velocità infatti costerebbe sicuramente un quarto di tutti i soldi necessari nel suo insieme per fare a Peretola la pista tangente o parallela. Pisa ha possibilità di sviluppo aeroportuale quasi infinite: perché gettare tutto alle ortiche?

             IL PRESIDENTE
                                (DR. FRANCO FERRARO)