Convegno sulla mobilità tram-treno: Pisa ha la mentalità europea?

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                                                   Pisa, sabato 2 Giugno 2012  -2013 stilepisano-

                                         COMUNICATO STAMPA
“Convegno sul tram-treno del 24.5 u.s.:
la tecnica c’e’, la volonta’ politica pisana ne regge il confronto ? ”

“Lo scorso 24 maggio al centro Maccarrone a Pisa,  abbiamo avuto il piacere di assistere ad un interessante convegno, patrocinato dalla Provincia di Pisa, dal titolo “Tram-Treno: stato dell’arte e prospettive. Ipotesi di lavoro per l’area vasta Pisa-Lucca-Livorno-Pontedera”. Il convegno è stato organizzato da AMT Toscana (Associazione per gli studi sulla mobilità ed i trasporti in Toscana) e ha trattato il tema del Tram-Treno, un sistema di trasporto pubblico effettuato con veicoli tranviari che percorrono anche i percorsi ferroviari locali (grazie ad accorgimenti tecnologici) per ottenere maggiore flessibilità e convenienza adattando la velocità al tipo di percorso.

 

La prima esperienza europea è del lontano 1992 e lo offre, naturalmente, la Germania a  Karlsruhe; successivamente il modello di trasporto si è sviluppato in tutta Europa. Meno che in Italia: per il momento, abbiamo un unico esempio a Sassari, mentre numerosi sono gli studi di fattibilità. Il fatto che il convegno si sia svolto a Pisa non è casuale, visto che l’area vasta Pisa-Lucca-Pontedera-Livorno sembra essere territorio ideale per l’applicabilità del sistema Tram-Treno. Anzi, sarebbe più giusto parlare di ri-applicabilità, visto che sin dal 1884 e fino al 1960, esisteva una rete ferroviaria-tranviaria assai ben integrata ed una ferrovia (la Pisa-Tirrenia-Livorno – il trammino) che già rappresentava di per sé un Tram-Treno, essendo una ferrovia che con le sue penetrazioni urbane assumeva anche il carattere di tranvia. E produceva efficienza e utili. Da sempre il nostro sodalizio ne reclama la riattivazione con materiale moderno.
Si è trattato di un convegno tecnico (presenti addetti ai lavori e anche rappresentanti dei vari costruttori europei di veicoli tranviari –notevolmente interessati alle prospettive di sviluppo nella nostra area) e utile anche per i non addetti ai lavori, in chiave di sviluppo della nostra città. Le varie idee proposte non sono, in realtà, molto diverse: da Pontedera a Pisa il tram viaggerebbe sulla ferrovia esistente facendo però più fermate, con nuove stazioni e parcheggi limitrofi. La ferrovia Pisa-Marina-Tirrenia-Livorno potrebbe essere ripristinata quasi in toto seguendo il vecchio sedime, collegando le estremità alle ferrovie statali. Non ultimo, nuovi rami tramviari potrebbero collegare a raggiera le ferrovie esistenti con i quartieri a Nord e ad Est della città.
 Sono stati proiettati degli studi sui traffici potenziali, sui costi e sulle rendite. La teoria conferma nella sostanza che se c’è la volontà politica si può migliorare lo stato attuale delle cose; il sempre maggior pendolarismo chiede soluzioni che si affianchino a quelle su gomma. Senza perdere di vista economicità ed efficienza. Gli esempi mostrati sui lavori fatti nelle città europee sono favolosi. Ma siamo sicuri che Pisa sia davvero europea? È anche questa la domanda che ha posto all’uditorio il nostro Consigliere, Fabio Vasarelli. Tutti i tecnici hanno convenuto, rispondendo, che non c’è sufficiente volontà politica di “fare”, ma tanta di “gestire” lo status quo.
 Forse il contemporaneo, infuocato consiglio comunale sulla questione Ikea, ha fatto si che delle Istituzioni Pisane al convegno in oggetto, non c’era nessuno: se non l’assessore provinciale ospitante (Sanavio) e il sindaco Marco Buselli venuto fin da Volterra ed assai interessato a come ri-ammodernare la tratta Cecina-Saline-Volterra; proprio come i Pisani di città.”

IL PRESIDENTE
(Dr. FRANCO FERRARO)