CPATA. RENZI E IL DECRETO SHOCK ITALIA
COMITATO PICCOLI AZIONISTI
di TOSCANA AEROPORTI
Pisa, 25.2.2020
agli organi di stampa locali e nazionali
Oggetto: Renzi e il decreto Shock Italia
Renzi vuole proporre un decreto Shock Italia, per commissariare vari cantieri, fra cui quello mai partito di Peretola, secondo lui perché “manca solo il timbro di VIA”; in realtà a seguito di due sentenze del TAR ed una del Consiglio di Stato, a suo tempo anticipate dal Parere 110/2015 del Nucleo Regionale di VIA che dichiarava il Progetto” CRITICO-INCOMPATIBILE”.
A causa di frettolose decretazioni, ora attenzionate dalla Commissione europea, è partita una procedura d’infrazione contro l’Italia per aver trasposto in modo carente la normativa UE sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), obbligatoria per i progetti pubblici e privati che prevedono significative conseguenze ambientali, a causa della loro natura, le loro dimensioni o la loro ubicazione (Direttiva Via, 2011/92 /UE).
L’Italia, secondo la Commissione, non ha recepito in modo soddisfacente nel suo ordinamento alcune modifiche alla Direttiva VIA, adottate nel 2014 (Direttiva 2014/52/UE) ed ha ricevuto una lettera di costituzione in mora che le dà due mesi di tempo per rispondere e correggere la sua legislazione. In caso contrario, l’Italia potrebbe ricevere un “parere motivato”, ultima tappa prima del ricorso alla Corte europea di Giustizia.
Chiediamo all’attuale Governo: Correggerà la legislazione recependo pienamente le Direttive UE? Chi pagherà i costi sinora affrontati dalla Pubblica Amministrazione e quelli futuri per soddisfare il:“ non mollo, costi quel che costi ”di Renzi? Chi pagherà tali costi ed eventuali danni erariali?
Comunichiamo a Renzi che il TAR della Campania ha ora bocciato il Master Plan dell’aeroporto di Salerno, sempre per rilievi sulla VIA. Hanno sbagliato anche quei Giudici? Vuol nominare un altro Commissario? Con poteri anti-sentenze?
I Ministeri che valutano i Master Plan, facciano tesoro da tali esperienze.
Apprendiamo dal Corriere fiorentino del 20.02.20 che “Renzi ha contattato direttamente il patron di Corporation America (C A), società che tra l’altro ha finanziato la fondazione renziana OPEN, rassicurandolo “Stia: tranquillo, la pista parallela si farà.” Non conosciamo le finalità del finanziamento, né in base a quali informazioni Renzi possa dare garanzie opposte all’esecutività di Sentenze di Stato e direttamente all’azionista di maggioranza di una società quotata in borsa.
Cosa ne pensa a tal proposito il Presidente della CONSOB Paolo Savona?
Solo alle legittime istanze pisane si può rispondere che TA è quotata in borsa?
Il Presidente dei Piccoli Azionisti di T.A. Dr Gianni Conzadori.