Dimissioni Danti per vicenda aeroporti: la schiena dritta

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Pisa, martedì  10 febbraio 2015 2015 -2015 stile pisano

COMUNICATO STAMPA 

“ DIMISSIONI NELLA GIUNTA COMUNALE PISANA:
DARIO DANTI L’UNICO  CON LA SCHIENA DRITTA ! ”

“NEL TRISTE GIORNO DEL GIOCO DELLE PARTI -QUELLO DELLA FINE DELLA SAT SPA FUSA CON LA FIORENTINA ADF- SPICCANO LE DIMISSIONI DI UN ASSESSORE IN QUOTA SEL DELLA GIUNTA FILIPPESCHI.

IL COMPIACIMENTO E IL RINGRAZIAMENTO DEGLI “AMICI DI PISA” OLTRE I MANEGGI DI QUESTA POLITICA .

 “ L’ora gravissima che batte nel cielo della nostra infinitamente amata Pisa chiama a fare i conti con la realtà, a guardarsi allo specchio e interrogarsi. Lo sapevamo, lo avevamo messo nel conto. Con la fusione tra gli aeroporti di Pisa e Firenze, proprio la città alfea, più lanciata e più baciata in fronte con il suo aeroporto di grosso calibro sarà quella che avrà più gravi preoccupazioni sul futuro. In questa storia orrenda, Pisa non avrà più il suo futuro in mano: ma sarà legato a quello degli umori di un nuovo CDA intinto di politica modaiola. Che deciderà secondo ovvia convenienza geo-economica regionale. Non importa se a Peretola sarà un doppione di Pisa e un triplone di Bologna, non importa se Firenze è già ben collegata in TAV con Bologna e Roma Fiumicino, non importa che la UE sconsigli nuovi aeroporti nel raggio di 100 km, non importa che si calpesti la testa degli abitanti della popolosa piana di Prato e Sesto Fiorentino, non importa se gli aerei di Peretola passeranno vicino al Duomo di Firenze o a 55 metri dal suolo della Scuola Marescialli CC, non importa un potenziale rischio idraulico elevato, non importa spendere soldi dove non c’è bisogno, non importa che la Germania stia chiudendo le tratte sotto le tre ore di TAV. Proprio per questi motivi, ignorati, ci aspettavamo che i politici, almeno quelli pisani, si mettessero di traverso a questa mostruosità nascente, a questo trasferimento di attività economica. Tanti hanno voltato le spalle a Pisa al suo territorio, accoltellandola alla schiena. Quasi tutti lo hanno fatto per mantenersi la licenza di operare politicamente. Noi, anche con i ricorsi in mano alle Magistrature d’Italia, abbiamo la coscienza a posto, la faccia pulita da rughe: non debemus, non possumus, non volumus” accettare che Pisa sia merce di preda, inganno o scambio, venga potenzialmente impoverita irrimediabilmente, ora e sempre. Perciò guardiamo con compiacimento e ammirazione il gesto di Dario Danti, assessore alla cultura del Comune di Pisa che si è dimesso dalla carica  perché lui e il suo partito -SEL- osteggiano quest’opera di doppiare gli aeroporti in Toscana con tanto di generose secchiate di soldi di tutti noi. Convenienza politica, tornaconto? Sarà. Ma Danti lo ha fatto e poteva fare melina e questo basta: gli altri se ne guardano bene dal farlo quando dovrebbero invece scappare a gambe levate. A lui -al quale non mancano profonde divergenze in ambito culturale, museale e sociale con la nostra idea di Cultura Pisana- il nostro ringraziamento: grazie per la schiena dritta, grazie per il gesto!

IL PRESIDENTE
(DR. FRANCO FERRARO)