Ritardare a dopo le elezioni la fusione degli aeroporti!

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Pisa, lunedì 17 novembre 2014 -2015 in stile pisano

Oggetto: Ritardare la fusione degli aeroporti di Pisa e Firenze

 Gentili Autorità in indirizzo, 

            come ampiamente previsto fin dalle prime discussioni in Consiglio Regionale, le intenzioni di questo organo istituzionale  della Regione Toscana non sono state quelle di perorare l’esclusiva messa in sicurezza della pista di Peretola allungando l’attuale per i metri necessari a far sì che rientrasse pienamente nei piani di sicurezza dell’ENAC, ma bensì quelle -finendo per ingannare l’opinione pubblica- di trasferire una florida attività industriale da Pisa a Firenze. Una delocalizzazione insomma. Non è dimostrabile a priori che, con la fusione degli aeroporti e la superpista da 2000-2400 metri a Peretola, Pisa raggiunga i 7 milioni di passeggeri all’anno in contemporanea con i 4 milioni e mezzo previsti a tavolino per Firenze.

 

                Queste intenzioni sono state portate avanti grazie ad una certa maggioranza politica che governa attualmente l’Italia e la Regione Toscana. Una maggioranza che è chiamata a confermarsi o meno alle elezioni regionali di marzo prossimo. Una data assai vicina a noi e che cade in un contesto di grosso disagio socio economico e di protesta che certamente avrà dei risolti elettorali tali da ribaltare le decisioni prese finora, obtorto collo o meno.

            Perciò le decisioni maturate in questi mesi che precedono le Regionali 2015 potranno essere ribaltate e cestinate dalle urne elettorali, ripristinando la logica delle cose, del buon spendere i soldi pubblici, del rispetto ambientale della Piana di Sesto e di Prato, dell’efficienza e della vera interconnessione aereo-treno tra Pisa e Firenze.

            In conseguenza di ciò proponiamo a tutti Voi di respingere, rinviando la decisione della fusione tra Pisa e Firenze, a dopo il risultato elettorale di Marzo prossimo che, come detto, potrà essere salvifico per evitare il trasferimento dell’attività aeroportuale civile pisana a Peretola con tutto ciò che ne consegue.

            Alla stessa maniera di invitiamo caldamente di aspettare, prima di votare a favore della fusione degli aeroporti,  i risultati delle Valutazioni di Impatto Ambientale, Acustico e di Sicurezza Idraulica relativi alla costruzione ex novo di una pista da ben 2000 metri o 2400 che ricadrebbe sull’acquitrinosa e ben antropizzata Piana di Sesto-Prato e Peretola.

            Rimaniamo a Vostra completa disposizione per ulteriori approfondimenti in merito alla presente contattando i numeri sottostanti.

  IL PRESIDENTE

(Dr. Franco Ferraro)