TERRITORIO PISANO IN CADUTA LIBERA. LE “LETTERINE” DEGLI AMICI DI PISA SERVONO ANCORA !

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Pisa, domenica 27 Settembre 2020, 2021 in stile pisano

COMUNICATO STAMPA

TERRITORIO PISANO IN CADUTA LIBERA. C’E’ ANCORA BISOGNO DELLE “LETTERINE” DEGLI “AMICI DI PISA” PER EVIDENZIARE LE MAGAGNE PISANE CHE TANTI FANNO FINTA DI NON VEDERE.
PER CONVENIENZA O PER MANCANZA DI CORAGGIO.

Gli “Amici di Pisa” rivendicano il ruolo di promotori dello sviluppo dell’impianto socio economico del territorio pisano, fin dalla fondazione nel 1959, in piena autonomia e libertà.

“Mentre questa città continua a colare a picco (come da 30 anni a questa parte), continua il “sacco di Pisa” : dopo il dolorosissimo caso dell’ Aeroporto, la cui tragica fusione gestita dal mondo politico in modo agghiacciante che si spinge e si spende per la costruzione di un suo doppione a Firenze –in barba al territorio della Piana di Sesto e Campi- che non potrà non danneggiare lo sviluppo del “Galilei”, la chiusura della sede pisana della Banca d’Italia che fino a non molti anni fa occupava il prestigioso Palazzo Franceschi in San Martino, il commissariamento della CCIAA pisana che verrà accorpata con quella di Massa e di Lucca –e vi immaginate che interesse per lo sviluppo economico pisano si potrà fare!-, lo sbriciolamento delle funzioni della Motorizzazione di Pisa dove per fare gli esami e le prove tecniche dei veicoli si deve andare a Lucca o Livorno!-, delle intenzioni nella zona del Cuoio-empolese di depotenziare il Tribunale di Pisa per far nascere quello di Empoli -anziché arricchire quello alfeo delle tanto attese sedi distaccate della Corte d’Appello e del TAR-, della chiusura della sede di piazza dei Cavalieri del Genio Civile i cui dipendenti a fine anno verranno trasferiti (guardate caso) tra Livorno e Firenze, ora è la volta dell’ennesima mareggiata che tra travolto il Litorale Pisano, facendo danni ovunque, agli stabilimenti balneari alle spiagge che non ci sono più. Il Progetto della Darsena Europa di Livorno, anch’esso doppione di Piombino (come Peretola, in chiave aeroportuale lo è di Pisa) cavalcato con faciloneria e inusitato attaccamento dalla classe politica non potrà non avere gravissime conseguenze –peraltro già ammesse dal presidente dell’Autorità Portuale Corsini seppur in modo limitato, dice- sul territorio pisano. Un territorio sempre più inerme, sempre sbattuto come una “canna al vento” tra mirabolanti promesse politiche in campagna elettorale (7 milioni di passeggeri per il “Galilei”, ferrovia veloce tra Firenze-Pisa, tangenziale Nord Est) e sostanziale ignavia generale dei suoi maggiorenti, pavidi e ben intenzionati al tornaconto personale. Proprio per questo motivo, gli “Amici di Pisa” per Statuto, sono “chiamati a battaglia” –usando un termine giocopontesco- per il territorio: le “letterine” sono una delle chiavi che hanno in mano, spesso ignorate da chi deve invece, contribuire ad aprire una profonda riflessione, un dibattito per invertirne la tendenza. Ecco perché siamo sempre costretti a replicarle. Con dolore. Alla prossima.”

IL PRESIDENTE
Dr Franco Ferraro.