Movida e Prepotenze

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Pisa, martedì 14  Giugno 2011- 2012 stilepisano-

OGGETTO: COMUNICATO STAMPA

“ MOVIDA PISANA: CHI CI GUADAGNA A NON RISPETTARE LA LEGGE ! NO ALLE  PREPOTENZE !”

Gentili  Autorità in indirizzo,          

             la nostra Associazione è costretta, suo malgrado a ritornare, sul problema dell’ordine pubblico. E’ notizia di tre giorni fa della chiassosa manifestazione notturna lungo il centro di Pisa con occupazione di Piazza dei Cavalieri messa su da chi reclama a gran voce e con gran fracasso strumentalizzando una fetta di gioventù, ogni tipo di libertà di tirare tardi a qualunque costo e contro qualsiasi minima regola di convivenza civile. A casa nostra la chiamiamo prepotenza: quella che pesta i diritti del prossimo e della collettività pur di fare come ci pare nel tentativo di imporre consunte e stereotipate ideologie di nuova vita sociale. E’ questa la Prepotenza con la P maiuscola, che contribuisce a creare il clima ideale per far sì che i soliti pazzi solitari (poi mica tanto solitari) scrivano sui muri cittadini di palazzi storici e monumenti (scritte che poi devono seccare al sole per anni, vero D.ssa Burresi?), di gettare ogni cosa dalle spallette dell’Arno, di confondere i vicoli millenari di Pisa per orinatoi notturni, di dissacrare la città danneggiandola ad ogni livello come moderni lanzichenecchi.

             Sono anni che questa solfa va per le lunghe e certamente il nostro Sindaco Filippeschi e prima di lui il Sindaco Fontanelli hanno avuto fin troppa pazienza nel tollerare ogni tipo di illegalità: un atteggiamento tanto lontano dall’essere sceriffo di turno. Se fosse tale non si avrebbero manifestazioni oscene come il rito dei cento giorni, Canapisa, il racket delle elemosine, quello della prostituzione, lo spaccio di droga in pieno giorno, gli scippi ai turisti, l’indegnità di Largo Cocco Griffi, con tanti di Vigili Urbani percossi e vilipesi. Son proprio queste attività illecite e criminali che lor signori contestatori vogliono tutelare cacciando le forze dell’ordine davanti al loro augusto cospetto? Ci risulta poi strano che sia proprio una esigua minoranza di pseudo studenti universitari a protestare: poiché è noto, o si studia gobboni sui libri e non ci si dà ai bagordi notturni o chi protesta, urla, si ubriaca, lo fa sapendo che anche una scarsa vita di studi è ininfluente sui risultati (vincenti) del percorso universitario. La seconda, se vera, sarebbe gravissima con pesanti risvolti sulla formazione, selettività e preparazione dei nostri atenei. Ciò nonostante vogliamo esprimere i nostri più convinti apprezzamenti alle forze dell’ordine e al Sindaco Filippeschi per il tentativo di riportare almeno il buon senso civico in città contro ogni prepotenza e illegalità. Dal rispetto della legge c’è solo da guadagnarci: come società, come cultura personale, come miglioramento del nostro ambiente di vita. Queste sono le armi migliori per uscire dai pantani in cui anche Pisa si è cacciata, tornando ad essere quella serena città vivibile che era solo 20 anni fa. Pisa non deve essere come Beirut. Anche noi nel nostro piccolo lo facciamo, contro ogni prepotenza, anche a costo di vederci danneggiato il portone di casa come recentemente segnato.

IL PRESIDENTE  

(DR. FRANCO FERRARO)