Antiche Navi di Pisa. A chi dà noia chiamarle tali?

image_pdfimage_print

Pisa, lunedì 24 Giugno 2019, 2020 in stile pisano.

COMUNICATO STAMPA

ANTICHE NAVI DI PISA.

A CHI DA’ NOIA CHIAMARLE TALI ?

Gli “Amici di Pisa” costretti ad intervenire per difendere Pisa.

“Ne avremmo fatto volentieri a meno e non abbiamo cercato noi la polemica, purtroppo occorre mettere i puntini sulle “i” prima che l’errore diventi accettato e di uso comune. Purtroppo in una società che non si chiede mai i perché delle cose, si cerca di ingenerare grossolane diatribe. Partiamo dall’inizio: Pisa, dopo “soli” 21 anni di restauri, ha finalmente il suo museo delle “Antiche Navi di Pisa”. Orrore e scandalo inaccettabile, una vergogna da lavare con il sacro fuoco della finta dottrina linguistica, un campanilismo retrivo la cui àncora è dura a mollare. Figuriamoci. Non è un caso se in via Andrea Pisano il luogo del ritrovamento si chiami: “Antiche Navi di Pisa”. Non è un caso se sul Lungarno Simonelli è sorto il “Museo delle Antiche Navi di Pisa”. Non è un caso che le antiche navi siano state rinvenute a Pisa. Non è un caso che dette navi rappresentino e formino un arco temporale che va ben oltre la durata dell’Impero Romano. Perché dunque, quest’ansia di riassegnare ad altri ciò che non è, togliendo a Pisa ? Il Campanile Pendente è forse detto “di Pisa”? I celebri “bronzi” sono forse detti “di Riace”? Notiamo un sardonico e sottile godimento nello svilire la portata storica territoriale di questo ritrovamento eccezionale e straordinario. Tutto il resto è  polemica estiva da ombrellone. Occupiamoci piuttosto di finire il lavoro archeologico alla Cittadella: Pisa può e deve ricercare la propria gloria e il proprio prestigio storico negli incili tombati e riproporre la filiera della Nautica Medievale.

IL PRESIDENTE

(Dr Stefano Ghilardi)