Comunicati Stampa 2016
In questa pagina è possibile consultare e scaricare i Comunicati Stampa 2016 redatti dall’Associazione degli Amici di Pisa
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AVVISO DI CONVOCAZIONE DI CONFERENZA STAMPA
Sabato 5 Dicembre 2015, alle ore 11 presso la nostra sede sociale di via Pietro Gori n.17, Conferenza Stampa di presentazione e consegna agli assessori competenti delle:
“OSSERVAZIONI DEGLI AMICI DI PISA AL PIANO STRUTTURALE DELL’ AREA PISANA”.
All’incontro interverrà il gruppo di lavoro costituto per l’occasione dagli “Amici di Pisa” e composto dal socio e geometra Marco Molinaro, dal vice presidente dell’ Associazione Simone Guidotti e dal consigliere dell’ Associazione Simone Lo Monaco.
Appena possibile invieremo una sintesi di queste osservazioni che gli “Amici” consegneranno, volte ad un maggiore e più sostenibile sviluppo dell’Area Pisana, con idee e proposte che potrebbero rilanciare una volta per tutte il territorio alfeo.
IL PRESIDENTE (Dr Franco Ferraro)
Spett. li Redazioni Locali, Regionali, Nazionali
Pisa, 27 Novembre 2015
PISA e le lenticchie di Esaù
Nell’ultima seduta del Consiglio Regionale, il Governatore Rossi ha perseverato nel gestire male il Progetto Peretola delegando pilatescamente il governo del suo territorio a decisioni romane ed ad un Osservatorio Ambientale che, in corso d’opera, dovrebbe concorrere a superare tutti i problemi sollevati dai suoi stessi uffici tecnici, che hanno bollato il “Progetto CRITICO-INCOMPATIBILE”. L’arroganza gestionale dell’intera vicenda del Polo Aeroportuale Toscano, l’ha visto più volte smentire se stesso. Il paletto invalicabile dei 2000m della pista di Peretola, da lui fatto approvare nel PIT, sotto la minaccia del “tutti a casa”, è sparito. Pochi giorni fa aveva minacciato di ritirare il PIT se fosse passata l’ipotesi dell’allungamento della pista a 2400m. Ora li giudica compatibili.
Gli ricordiamo che la tutela del Parco della Piana è indipendente dalla realizzazione della pista, anzi è favorita dalla sua assenza. Bisogna riconoscergli le notevoli abilità d’Azzeccagarbugli, con cui ha compattato il suo partito ed anche i consiglieri pisani che hanno dimenticato le promesse elettorali ed il suo motto pontederese:” Al gatto ingordo si strozzò il gozzo”. Rispondere: “ Candidatevi” alle osservazioni sollevate dalla popolazione interessata, che dopo la fusione ingloba anche i pisani, proprio perché la UE identifica in tale popolazione, a cui riconosce il diritto partecipativo all’iter progettuale, quella interessata dagli effetti diretti ed indiretti del progetto, è segno, oltre che di debolezza, di arroganza, visto che ha più volte negato il dibattito pubblico, riconosciuto anche dalla sua Legge R46/13, da lui additata come “modello Toscano da esportazione nazionale”.
A tale incoerenza si aggiungono gli slogan telecomandati di Mazzeo, che ancora inebriato dai voti regalatigli dal partito continua ad offendere i pisani accusandoli di campanilismo. Non è colpa dei suoi concittadini se lui non capisce che le osservazioni dei suoi tecnici bocciano completamente il progetto sia nella versione 2000m che 2400m. Legga le dichiarazioni dell’ex Presidente ENAC A. Roma che certificano come il campanilismo fiorentino abbia da sempre boicottato lo sviluppo del Galilei.
I pisani devono sapere che già ora in 2 ore e 14 minuti un fiorentino può raggiungere Fiumicino e volare in tutto il mondo. A breve con l’Alta velocità vi si arriverà in circa 1 ora. Vale la pena spendere oltre gli attuali 365 Mil più Iva, quelli di 210 ettari d’espropri e l’indennizzo dei 100 Mil. richiesti da Unipol per la mancata lottizzazione di Castello? Nel momento in cui il governo stanzia 1 Miliardo per la cultura, la espropria dei terreni già programmati per lo sviluppo dell’Università, finalizzando l’intervento a procurare utili ad una Società privata.
Filippeschi dovrebbe scusarsi con i pisani per aver votato a favore della fusione, condizionato dalle furbate fiorentine, ora che ha scoperto che le garanzie richieste erano bufale che non ci hanno mai convinto. Non abbocchi allo specchietto delle allodole del tavolo dell’Accordo di Programma per la realizzazione della tangenziale, già prevista e dovuta con la vendita delle azioni regionali SAT o per la velocizzazione della linea ferroviaria PI-FI, non ottenuta con la gestione del livornese Elia, interessato territorialmente, ma ormai dimissionato; velocizzazione, che con la Superperetola servirà solo a portare i pisani a Firenze. Tale tavolo servirà a preparare il pranzo di Natale a Rossi e solo il piatto augurale di lenticchie a Pisa, dovutole per la vendita della primogenitura, come fece Esaù con Giacobbe.
Ricordiamo il monito inascoltato dell’ex Pres. del Consiglio Regionale Alberto MONACI:” La unificazione dei 2 Aeroporti..alla fine ha vinto chi voleva la pista da 2400m e fondere le 2 Società aeroportuali. Temo che la fusione non stimoli la competizione ma attivi il controllo. Fossi stato un politico pisano mi sarei opposto con tutte le mie forze fino a sdraiarmi per protesta sulla pista “. Parole Sacrosante.
Gianni Conzadori ( presidente Comitato Piccoli azionisti Toscana Aeroporti )
Franco Ferraro ( presidente Associazione degli Amici di Pisa )
Pisa, mercoledì 18 Novembre 2015, 2016 in stile pisano
COMUNICATO STAMPA
SULLA CHIUSURA DELLA BIBLIOTECA PROVINCIALE:
Intervengono anche gli “Amici di Pisa” con una mesta considerazione: ora si capisce perché comeCapitale della Cultura ci sia Mantova al posto di Pisa !.
La patetica, inutile scusa dei nuovi tagli del Governo di turno -pur evidenti- denuda anni di oggettiva mancanza di “governo della Cultura Pisana”, di prospettive, di politiche culturali che finisce per erodere le conoscenze e il territorio pisano.
Ma a Mantova, come faranno mai con la Cultura, si chiedono gli “Amici”.
“Da più parti si levano forti commenti e giusti disappunti circa la chiusura a fine anno, della Biblioteca Provinciale presso il Liceo “Concetto Marchesi”; gli “Amici di Pisa” non possono ignorarli, forti del fatto che i libri, le riviste contemporanee, le raccolte lì contenute rappresentano sempre e comunque una disponibilità di patrimonio di conoscenze pisane che sono a disposizione di studiosi, universitari, liceali, dei ricercatori storici, della cittadinanza tutta che deve continuare ad essere fruibile da tutti, senza vincoli o eccezioni di sorta. Perciò invitiamo il Sindaco e Presidente della Provincia di Pisa Marco Filippeschi ad adoperarsi per una nuova sede. Intendiamoci: il complesso “Concetto Marchesi” deve essere finalmente demolito e ricostruito con i più moderni criteri di risparmio energetico, anche attingendo ad esercizi stilistici e linee supermoderne, poiché il contesto lo consente. E nel progetto prevedere l’estensione di spazi per la Biblioteca Provinciale. In attesa che ciò avvenga, chiediamo che detta Biblioteca non venga dispersa o peggio data in concessione a chicchessia o ad associazione affine alla politica ma subito riaperta in altri luoghi di proprietà pubblica. L’accesso deve essere garantito dallo Stato nelle sue ramificazioni amministrative: in questo caso dal Comune di Pisa o dalle Università. Purtroppo questa vicenda fa il paio -anzi, il totale!- con altre gravissime criticità culturali in essere a Pisa che le fanno perdere qualità unito ad un sistema museale vicino all’abisso (tranne la Fondazione Pisa e l’Opera della Primaziale è evidente): dalla chiusura per lavori della Biblioteca della Sapienza, all’incredibile messa in liquidazione dell’ Ente“Domus Galileiana” che tutto il mondo ci invidia (comunque aperta su appuntamento grazie ad una cooperativa che opera in un contesto di gravissime difficoltà generali), alla chiusura da altre due anni della “Domus Mazziniana” che, tra l’altro, con la ristrutturazione del 2010 non riesce più a contenere ciò che era lì giacente, all’Università di Pisa costretta ad accatastare i libri in un deposito, con il tanto celebrato Centro SMS che non si riesce a valorizzare, con le centinaia di reperti archeologici dell’ex Istituto Gentili allocati chissà dove, al museo delle Antiche Navi di Pisa, a quello auspicato sulla Storia ed evoluzione di Pisa, a quello del Gioco del Ponte, ecco che tutto ciò legittima e giustifica nel suo complesso la scelta di Mantova (città sì importante, ma mai quanto Pisa!) a Capitale Italiana della Cultura. Anche a Mantova hanno a che fare con i tagli del governo “cattivo” di turno.
Pisa non fa nulla, salvo estemporanee promesse sotto elezioni, per migliorare la situazione. Anche in questo caso, come per la vicenda aeroporti, Pisa controlla e gestisce molto bene il proprio potere che, guarda caso non accompagna i bisogni collettivi. Parafrasando e ribaltando una celebre citazione positiva dello scrittore tedesco Rudolf Borchardt ci chiediamo: dove sarebbe successo tutto ciò se non a Pisa ? ”
IL PRESIDENTE
(Dr Franco Ferraro)
Pisa, giovedì 12 Novembre 2015, 2016 in stile pisano
Comunicato Stampa
Il Comitato “Piccoli Azionisti di T.A“ e gli “Amici di Pisa“ hanno organizzato il 7 Novembre un Convegno su:
“ Peretola, Darsena Europa (DE), Cittadini ed Istituzioni”
a seguito del successo del precedente Convegno organizzato il 24 Ottobre a Calambrone, in collaborazione con Confcommercio Conflitorale su:
“Darsena Europa-tra prospettive di sviluppo e rischi d’impatto ambientale”.
Nei convegni è emerso che per realizzare la DE s’ipotizza una spesa di 750/1200 milioni di E., prevalentemente coperta da denaro pubblico, per cui diventa indispensabile stabilire oggettivamente il rapporto costo/benefici, effetti diretti/indiretti, onde evitare l’erosione del litorale pisano.
L’oggettività di tali valutazioni, alla luce degli errori istituzionali verificatisi durante il percorso di costituzione del Polo Aeronautico Toscano, potrà essere garantita esclusivamente da un’Authority Indipendente. Il 2° Convegno ha permesso di aggiornare l’evoluzione della vicenda aeroportuale toscana, che vede pericolosamente confermare il timore da sempre avuto sul depotenziamento dell’attività del Galilei. A seguito delle documentazioni pubblicate da Toscana Aeroporti (TA) nello Stand fiorentino di Piazza Repubblica, basate esclusivamente sulla nuova pista di PERETOLA da 2400m, delle analoghe conseguenti aperture della Regione, per bocca dell’Assessore ai Trasporti Ceccarelli, confermate dalle odierne dichiarazioni di Rossi a voler comunque costruire la nuova pista, nei termini proposti da ENAC, nonostante la completa bocciatura del progetto da parte dei suoi tecnici ed alla luce anche delle dichiarazioni del Direttore Commerciale Ryanair O’Brein, sulla convenienza della Compagnia a trasferire voli su Firenze, con la pista più lunga e della preannunciata apertura di un procedimento d’infrazione di norme comunitarie, per lo strapotere di Riggio, a danno dell’Authority Indipendente , nonché dell’accusa dell’Università fiorentina nei confronti di TA, di aver gravemente sottovalutato il RISCHIO CATASTROFE AEREA, il “ CPA TA “e gli “AdP “ presenteranno domani un nuovo Esposto alle PROCURE della Repubblica e della CORTE dei CONTI.
Con preghiera di pubblicazione; grazie.
Gianni Conzadori ( presidente Comitato Piccoli Azionisti T.A. )
Franco Ferraro ( presidente “ Associazione degli Amici di Pisa “ )
Pisa, martedì 10 Novembre 2015, 2016 in stile pisano
COMUNICATO STAMPA
LOGISTICA FERROVIARIA: NO A MICRO-LOCALISMI,
PER IL BENE DI TUTTI, SI’ AL TERZO BINARIO FS SULLA FI-PI-LI.
Gli “Amici di Pisa” insistono: nessuno tiri l’acqua al proprio mulino,
seccando quello del vicino. Uniamoci per il bene comune, l’Area Vasta.
Gentili Autorità in indirizzo,
abbiamo potuto osservare il recente incontro tra il Viceministro alle Infrastrutture On. Riccardo Nencini e le realtà del territorio della Valdera finalizzato ad un progetto di realizzazione di un binario merci tra Pontedera e il Porto di Livorno lungo lo Scolmatore.
Non ci è sembrato che si sia parlato in quella sede anche di Pisa ma anzi, la realtà ferroviaria pisana è stata derubricata superficialmente come “..snodo ormai saturo agli sviluppi ferroviari..”.
Siamo certi si sia trattata di un’affermazione non vera e lesiva per Pisa -perché la esclude da ogni progettualità volto al potenziamento ferroviario- e istigatrice di micro campanilismi.
Infatti dall’incontro è emerso che si vorrebbero spendere ben 350 milioni di euro per risparmiare solo 14 km di tratta passante per Pisa: se non è follia questa, poco ci manca. Qualsiasi politico in Europa li utilizzerebbe per potenziare l’attuale linea FI-PI-LI. Ed è possibile e logico farlo. Pertanto richiamiamo l’attenzione di tutti per ricordare che un progetto del genere non sia conforme ad uno sviluppo organizzato dell’Area Vasta poiché ne esclude il suo fulcro: Pisa.
Non possono essere ignorati, nel concetto di sviluppo di area vasta costiera di cui Pontedera fa piena parte, gli oltre 15 milioni di passeggeri/anno della Stazione di Pisa Centrale, i 5 milioni di passeggeri dell’Aeroporto Internazionale Galilei di Pisa, i due Ospedali pisani (Santa Chiara e Cisanello), le tre Università, il nascente Centro Ricambi Mondiale della Piaggio, dove hanno tutti un’unica necessità: l’interconnessione passeggeri/merci dalla costa al capoluogo regionale e viceversa lungo il suo asse portante Livorno Porto-Pisa-Pontedera-Firenze.
E’ imbarazzante e falso pensare di poter fare a meno di Pisa nello sviluppo della mobilità su rotaia sempre più necessaria anche per l’ottimizzazione dei flussi passeggeri dell’Aeroporto Internazionale Galilei di Pisa in modo da portare questi ultimi a Firenze in 40 minuti effettivi: in questo senso i massicci investimenti pubblici e privati sul People Mover Aeroporto-Stazione sono chiari: Pisa è il vertice di una leva di trasporto ferroviario da implementare e rafforzare, non da escludere con bypass costosissimi e utili solo per alimentare bacini elettorali.
La nostra Associazione propone che, per dare forza allo sviluppo a tutto tondo senza campanilismi ma “cum grano salis” questo lo si possa perseguire con un unico scopo: realizzare il terzo binario sulla tratta Firenze Smn- Pontedera-Pisa Centrale-Livorno Calambrone-Livorno Centrale per il bene dei fiorentini che vogliono prendere l’aeroplano a Pisa, per le merci della Valdera dirette a Livorno, per il pendolarismo dalla Costa al Capoluogo, per il trasporto locale.
Uniti si vince! Perché il terzo binario ? Per molti motivi: l’ultimo dei quali sarebbe di non ripetere l’errore fatto a suo tempo con il pessimo tracciato della superstrada FI-PI-LI, con Pisa e Livorno danneggiate con la mancanza di un raccordo veloce reciproco. In più, con un terzo binario in alta velocità, sarebbe inutile anche il paventato investimento su una nuova Peretola la quale potrebbe essere sì riammodernata sull’attuale, dando vero senso all’integrazione aeroportuale. E non ad un suo ribaltamento “tout court”.
Livorno ha bisogno di Pisa, Pontedera di Livorno e Firenze di Pisa e tutte e tre chiudono il cerchio del vicendevole interesse a rimuovere ogni ostacolo per essere più unite ed efficienti grazie al treno. La linea FI-PI-LI è intasata, certo: con un terzo binario dedicato esclusivamente all’alta velocità passeggeri si lascerebbero di conseguenza liberi i due restanti: uno per la bassa velocità passeggeri e l’altro alle sole merci. Insomma, con un piccione si prenderebbero quattro fave: soddisfare la logistica merci pisana pontederese e livornese, quella passeggeri in alta velocità livornese-pisana-fiorentina, quella del trasporto locale.
Certi di aver contribuito fattivamente ad una vera politica di Area Vasta, porgiamo i migliori saluti.
IL PRESIDENTE
(Dr Franco Ferraro)
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