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17.11.2012: conferenza stampa per tutelare Pisa capoluogo

Pisa, sabato 17 Novembre 2012 (2013 S.P.)
                                                                     Spett. li  RedazioniLocali, Regionali, Nazionali
Oggetto: Conferenza stampa pubblica sul riordino delle provincie italiane con appello ai parlamentari della Provincia di Pisa affinchè si adoperino per presentare emendamenti alla norma in approvazione al Parlamento. 
Gentili amici,
come ben sapete il “ Comitato per Pisa capoluogo “ sta continuando nella sua opera tendente a tutelare la città di Pisa e la sua Provincia in relazione ai decreti legge emanati dal Governo in materia di riordino delle provincie italiane, ma principalmente al fine dare soddisfazione alle giuste rivendicazioni di una cittadinanza che si sente trascurata nelle sue aspettative di vedersi riconosciute le  peculiari caratteristiche di una provincia che per ampiezza del territorio, numero di abitanti, infrastrutture, prodotto interno lordo, mezzi di comunicazione, università, ospedali, e perché no anche per la sua millenaria storia e ricchezza di monumenti conosciuti in tutto il mondo, è senz’altro da posizionare tra le province più dotate nella Toscana.

In relazione a ciò il “ Comitato per Pisa capoluogo “ ha suggerito ai parlamentari eletti nella nostra circoscrizione che, in sede di approvazione del D.L. recante le “ Disposizioni in materia di Province e Città metropolitane “, possa essere presentato un emendamento all’art. 3 delle medesime disposizioni; questo emendamento rientrerebbe nello spirito di quanto previsto dalla Delibera Ministeriale del 20/7/2012, che stabilisce i criteri di determinazione dei valori minimi per non procedere ad eventuali accorpamenti ed in particolare quello dei residenti ( almeno 350.000 abitanti della provincia ), in quanto questo elemento discriminante della popolazione è altresì indicatore dell’ampiezza dei servizi al cittadino che sono già offerti dagli Enti ed Uffici pubblici con competenza territoriale provinciale e che  a maggior ragione dovranno essere offerti alle più grandi nuove province.
Quindi desidereremmo che il comma 1 dell’art. 3 di suddette disposizioni fosse così riformulato:
“ In esito al riordino di cui all’art. 2 nelle province istituite ai sensi della lettera 1 del predetto art. 2 assume il ruolo di comune capoluogo il comune capoluogo di regione nel caso in cui questo coincide con uno dei comuni capoluogo di una delle province oggetto del riordino; negli altri casi diviene capoluogo il provincia il comune, tra quelli già capoluogo di provincia, avente maggiore popolazione residente NELLA PROVINCIA, salvo il caso di diverso accordo, anche a maggioranza tra i medesimi comuni…….”.
Detto ciò, e tenendo presente:
– l’interessamento pressante, anche presso il Governo, delle autorità amministrative di Livorno e Lucca; i primi per evitare “ colpi di mano “ contro la designazione di Livorno come capoluogo della provincia tirrenica; i secondi per raggiungere l’obiettivo di scindere la suddetta in due mini province che separino Lucca e Massa da Pisa e Livorno;
– l’incoraggiante dichiarazione dell’on. Lucio Barani –deputato di Massa-Carrara- il quale afferma, non solo che è auspicabile che Pisa sia sede della seconda Corte d’Appello della Toscana, ma che questa città – la nostra – diventi capoluogo della nuova provincia tirrenica;
– il coordinamento nazionale dell’ UPI ( notizia del 15.11 proveniente da Lucca ) ha deciso di presentare un pacchetto di emendamenti al decreto sul riordino delle province, che contiene anche di suddividere la “ provincia dell’area vasta della Toscana costiera ” in due province ( Lucca-Massa e Pisa-Livorno );
– ancora si attende un pronunciamento sulle richieste di incostituzionalità avanzate da 8 regioni italiane nei riguardi del D.L. che accorpa le province;
– il fermento nelle altre Regioni, per varie motivazioni, su tali accorpamenti è veramente pressante con minacce di manifestazioni pubbliche, rotture di intese politiche, distruzione di tessere elettorali, ecc.
Tutto premesso e concentrandoci principalmente sulle problematiche che in modo specifico interessano la nostra città, il “ Comitato per Pisa capoluogo” ha deciso di convocare una conferenza/dibattito per discutere su tale argomento Mercoledì 21 Novembre, alle ore 16, presso la sede dell’ “ Associazione degli Amici di Pisa “, in Via P. Gori n. 17.
Naturalmente a questo incontro sono chiamati a partecipare non solo i nostri rappresentanti politici al Parlamento e tutti coloro che ci sostengono al di fuori di essa, ma soprattutto la cittadinanza,e   le associazioni imprenditoriali, i sindacati ed  i lavoratori, in quanto questo riordino delle province, come già rammentato in nostri precedenti incontri, su riscontri di autorevoli fonti di informazione, procurerà senz’altro esuberi di personale, a fronte, come continuiamo a ripetere da sempre, di modestissimi risparmi, che andrebbero ricercati in altri enti pubblici e in una migliore organizzazione delle strutture statali già esistenti.
Cordiali saluti.
(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato:

Accademia Nazionale dell’Ussero
Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani
Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa
Associazione CENTO
Associazione culturale Il Guerriero Pisano
Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana
Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci
Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo
Confedilizia Pisa
Rivista “ Er Tramme “
C.G.S. Crocchio Goliardi Spensierati
Gruppo Archeologico Pisano

10 Novembre 2012: appello ai deputati e senatori pisani

Sabato, 10 novembre 2012 -2013 stilepisano

Oggetto: Il riordino delle province italiane – appello ai parlamentari della Provincia di Pisa affinchè si adoperino per presentare emendamenti alla norma in approvazione al Parlamento. 

Gentili Autorità in indirizzo,
 il “ Comitato per Pisa capoluogo “ sta continuando nella sua opera tendente a tutelare la città di Pisa e la sua Provincia in relazione ai decreti legge emanati dal Governo in materia di riordino delle provincie italiane, ma principalmente al fine dare soddisfazione alle giuste rivendicazioni di una cittadinanza che si sente trascurata nelle sue aspettative di vedersi riconosciute le  peculiari caratteristiche di una provincia che per ampiezza del territorio, numero di abitanti, infrastrutture, prodotto interno lordo, mezzi di comunicazione, università, ospedali, e perché no anche per la sua millenaria storia e ricchezza di monumenti conosciuti in tutto il mondo, è senz’altro da posizionare tra le province più dotate nella Toscana.
In relazione a ciò il “ Comitato per Pisa capoluogo “ suggerisce alle S.V., che in sede di approvazione del D.L. recante le “ Disposizioni in materia di Province e Città metropolitane “, possa essere presentato un emendamento all’art. 3 delle medesime disposizioni; questo emendamento rientrerebbe nello spirito di quanto previsto dalla Delibera Ministeriale del 20/7/2012, che stabilisce i criteri di determinazione dei valori minimi per non procedere ad eventuali accorpamenti ed in particolare quello dei residenti ( almeno 350.000 abitanti della provincia ), in quanto questo elemento discriminante della popolazione è altresì indicatore dell’ampiezza dei servizi al cittadino che sono già offerti dagli Enti ed Uffici pubblici con competenza territoriale provinciale e che  a maggior ragione dovranno essere offerti alle più grandi nuove province.
Quindi desidereremmo che il comma 1 dell’art. 3 di suddette disposizioni fosse così riformulato:
“ In esito al riordino di cui all’art. 2 nelle province istituite ai sensi della lettera 1 del predetto art. 2 assume il ruolo di comune capoluogo il comune capoluogo di regione nel caso in cui questo coincide con uno dei comuni capoluogo di una delle province oggetto del riordino; negli altri casi diviene capoluogo il provincia il comune, tra quelli già capoluogo di provincia, avente maggiore popolazione residente NELLA PROVINCIA, salvo il caso di diverso accordo, anche a maggioranza tra i medesimi comuni…….”
 Nella certezza che vorrete accogliere con benevolenza questo nostro suggerimento volto principalmente a favorire i cittadini delle province più popolose, per porgo i più cordiali saluti.

(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato:

Accademia Nazionale dell’Ussero
Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani
Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa
Associazione CENTO
Associazione culturale Il Guerriero Pisano
Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana
Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci
Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo
Confedilizia Pisa
Rivista “ Er Tramme “
C.G.S. Crocchio Goliardi Spensierati
Gruppo Archeologico Pisano

9 Novembre 1494: data storica pisana, il riscatto!

Spett. li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali
                 
                                                  Pisa, martedì 6 Novembre 2012 -2013 in stilepisano
COMUNICATO   STAMPA

“9 Novembre 1494 data memorabile pisana“
   
 “Il nove Novembre è una data memorabile nella storia di Pisa: in tale giorno si ricordano i pisani della città e del territorio alfeo che lottarono contro Firenze e vari stati italiani ed europei per mantenere libera la Repubblica Pisana dal 1494 fino al 1509. Quella resistenza fu talmente eroica che i pisani vennero definiti dallo storico Priuli: “ la gloria e l’onor degli italiani”. In tutta Italia, “ far come Pisa” divenne un comune modo di dire ad indicare tutti coloro che combattevano valorosamente.
I fiorentini, dopo aver acquistato a tradimento la città di Pisa nel 1406, l’avevano ridotta ad un cumulo di macerie; ma i pisani erano tutt’altro che morti…….
Nel 1494 Carlo VIII re di Francia giunse in Italia per conquistare il Meridione, sul quale vantava diritti di successione: il viaggio di ritorno poteva essere insidioso e denso di pericoli, quindi il re francese pensò di farsi degli alleati durante il viaggio d’andata.
La sera dell’8 Novembre il re venne ricevuto a Pisa nel palazzo Giuli Rosselmini Gualandi, oggi noto col nome di Palazzo Blu. La tradizione orale ci narra che dopo il ricevimento prese la parola una bellissima ragazza vicarese, Loisa Del Lante, la quale convinse il re, con un accorato appello, a restituire – l’indomani – la libertà alla Repubblica Pisana.
Leggenda o verità, il 9 Novembre Pisa venne liberata e la gioia dei pisani fu incontenibile. I fiorentini vennero cacciati e tutto il contado pisano si ribellò: Buti, Vecchiano, Ripafratta e tutta la Valdiserchio,Cascina, Calcinaia, Bientina e Calci, i castelli di Lari, Cevoli, Guardistallo, Palaia, Ponsacco, Peccioli, Riparbella, Lorenzana, Santa Luce, Usigliano, Morrona, Terricciola, Chianni, Soiana e molti altri castelli pisani che oggi formano la provincia di Pisa e di Livorno.
Seguirono 15 anni di guerre, massacri, deportazioni: a Pisa affluirono gli abitanti della provincia, che insieme ai cittadini resistettero alla fame e alle cannonate.
L’ultima vittoria pisana avvenne l’ 8 Aprile 1509 quando i pisani uscirono dalla Porta a Piagge con la bandiera di Firenze, gridando “ Marzocco ! Marzocco ! (il Marzocco è il leone, simbolo di Firenze, che tiene sotto la zampa destra il giglio fiorentino) in segno di resa: e quando i fiorentini ingenuamente abboccarono, i pisani attaccarono e li sconfissero duramente.
Ma l’assedio continuò e la carestia assillò la popolazione: non restò quindi che la resa, firmata nel Maggio 1509. I pisani prigionieri vennero rilasciati e i fiorentini rientrarono in Pisa l’ 8 Giugno, ponendo fine alla Seconda Repubblica Pisana ma concedendo l’onore delle armi agli eroici cittadini alfei.
In conclusione, questa guerra impartì una dura lezione a Firenze, sia dal punto di vista militare sia soprattutto a livello di diplomazia italiana ed europea. Non da meno furono gli sforzi economici, ma principalmente di vite umane che Firenze fu costretta ad impiegare per la riconquista di Pisa e del suo territorio, nonché le innumerevoli umiliazioni per le sconfitte inflitte dagli indomiti pisani.
In questa guerra andarono distrutte la maggior parte delle fortificazioni militari e gran parte dell’arredo urbano di Pisa, Calci, Buti, Ponsacco ed altri paesi. Tanti pisani lasciarono la città, preferendo “ ire sparsi per lo mondo prima di soggiacere a Firenze”, ma anche la Repubblica Fiorentina, indebolita da questa guerra, trovò la sua fine nel 1530 grazie all’avvento al potere dei Medici, che dettero vita al Granducato di Toscana.
A ricordo di questa data così importante invitiamo i popoli di Pisa e Provincia ad esporre bandiere pisane ai balconi e alle finestre, affinchè le eroiche gesta dei nostri antenati siano di nuovo ricordate e trasmesse alle nuove generazioni.”
                    Cordiali Saluti
(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
Con la collaborazione degli amici della “ Compagnia dello Stile Pisano”
e della   “Compagnia di Calci”

Bancarelle al Duomo: un anno perso

Spett. li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali
Alle Autorità Pisane           
                                                   Pisa, lunedì 5 Novembre 2012 -2013 in stilepisano
COMUNICATO   STAMPA

“BANCARELLE AL DUOMO: UN ANNO PERSO.”   
  “Non fummo certamente teneri lo scorso anno quando intervenimmo in maniera decisa per chiedere lo spostamento delle bancarelle in piazza del Duomo, né abbiamo cambiato idea in merito. Constatiamo però che è passato un anno da quella vicenda in cui si sono avvicendate molte prese di posizione sprecando tempo prezioso. In cui sono emerse -cosa rara nell’italico stivale- anche proposte concrete che hanno fatto maturare, bancarellai in primis, l’esigenza di intervenire urgentemente per permettere i lavori di risanamento all’ex Spedale e al tempo stesso, proporre una destinazione che non danneggiasse le attività commerciali. La proposta presentata dai bancarellai di trasferirsi in una zona adiacente l’ex Pronto Soccorso meritava e merita tutt’ora di essere perseguita o quanto meno studiata con meticolosità. Se non altro per la possibilità -secondo noi ideale- di crearvi un giardino commerciale con vendita di prodotti turistici di qualità riassimilando l’esempio di Place du Tertre di Montmartre a Parigi. Francamente ci sembra una buona idea, quella proposta dalle associazioni dei bancarellai di trasferirsi nell’ex Ospedale su basi qualitative migliori, che il Comune di Pisa poteva, se voleva, approfondire costituendo un tavolo di concertazione con l’ASL. Perché, ormai è chiaro a tutti, che il Progetto Chipperfield è in formalina e, per quanto visto sotto lo stile architettonico in via di disegno, è anche un pericolo scampato per Pisa. Dunque, ci appelliamo alla logica. L’ex Ospedale può essere un’ottima occasione di rilancio per le attività commerciali della Piazza ed il Comune di Pisa può prendere cinque piccioni con una fava, per di più sotto elezioni: restituisce la Piazza alla piena bellezza, possono iniziare i lavori all’ex “Spedale”, si riqualificano attività commerciali da sempre tutt’altro che chic, si evitano le carte bollate e si dà operatività a parte del recupero del Santa Chiara. Ma ci vuole proprio tanto?”

Cordiali Saluti
IL PRESIDENTE
(Dr. Franco Ferraro)

Nostra risposta al Ministro Cancellieri: l’identità è su base provinciale!

Spett. li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali

Preg.mo   Signor   Ministro dell’Interno            
D.ssa Anna Maria Cancellieri            
Capo Segreteria: Prefetto Dr Bruno Frattati           
Per il tramite della  Prefettura di Pisa                           
        
Pisa, lunedì 5 Novembre 2012 -2013 in stile pisano

COMUNICATO   STAMPA

Il “  Comitato per Pisa capoluogo” replica al Ministro degli Interni Cancellieri: la vera identita’ e’ la provincia intera e non il solo comune capoluogo! Giu’ le mani dalle province! ” 
“Abbiamo potuto leggere dai media alcuni stralci di  dichiarazioni rilasciate dal Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri a margine della Festa delle Forze Armate di ieri 4 Novembre che, se vere, mostrano in tutta la sua crudezza la volontà destrutturatoria del Governo Monti nei confronti di rami dello Stato pur da esso rappresentato. L’argomento è purtroppo quello di far passare l’identità culturale, antropologia, sociologica, storica degli Italiani riuniti da sempre dalle Province –organo antico, ma non vecchio- come una scarpa logora e perciò inutile. Così inservibile la Provincia che, grettamente, non è più necessario votarla nelle urne elettorali retrocedendo tali Enti a organi statali di 2° livello cioè non elettivi, ma di nomina.
La Provincia è diventata il male d’Italia: forse per mascherare ben maggiori nefandezze. Stiamo dunque assistendo ad una deforestazione indiscriminata così da poter dire agli occhi dei media o della UE:  è stata dura, ma ecco che abbiamo fatto pulizia e quindi risparmiare allo Stato.
 Non ci stiamo al gioco al massacro! Banalizzare poi che in fin dei conti agli Italiani restano i Comuni a rappresentarli anche nei sentimenti di appartenenza, è fuorviante ed anche tragico: il Governo dei tecnici dunque non riesce nemmeno a distinguere la destra dalla sinistra, la Provincia dalla Regione (quelle sì, veri centri del peggior potere, lo dice il “giro di nera”), Pisa da Livorno, Modena da Reggio Emilia, butta via dunque l’acqua sporca assieme al bambino ed alla bacinella. Del resto cosa ci vogliamo aspettare? Con lo stesso metro di governo a Pisa -nel corso della Commemorazione dei Defunti- i membri delle Forze dell’Ordine periti in servizio non sono stati ricordati con il consueto omaggio floreale. Brutta, bruttissima figura.
Scusarsi per l’errata strada intrapresa è così umiliante? Ammettere che la strada del taglio indiscriminato di tutto e tutti non porta da nessuna parte ed in particolare solo a risparmi ridicoli  è così avvilente? Eppure la quasi totalità degli italiani si è convinta che i risparmi da fare sono da altre parti, abolendo enti inutili, organizzando in modo moderno le amministrazioni pubbliche (comprese le Province),  abolendo i finanziamenti  folli ai partiti (non fu fatto un referendum con tale scopo?) e punendo quelle amministrazioni che sperperano il denaro dei cittadini a danno anche degli imprenditori che forniscono loro servizi e materiali. E si potrebbe continuare all’infinito. Gli italiani desiderano una vera svolta dalla politica, riordiniamo le Provincie, eliminiamo quelle minuscole, ma affrontiamo i veri problemi della nostra Nazione: l’evasione fiscale, lo sperpero del denaro pubblico, la corruzione imperante e forse riusciremo a dare ai nostri figli un futuro migliore di quello che si prospetta attualmente a noi tutti.”
Cordiali Saluti
(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato sottoelencate:

Accademia Nazionale dell’Ussero                                             
Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani                   
Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa    
Associazione CENTO
Associazione Culturale Il Guerriero Pisano                                
Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana                                                                        
Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci                                                                   
Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo                                              
Confedilizia Pisa
Rivista “ Er Tramme “                                                                      
C.G.S. Crocchio goliardi Spensierati
G.A.P. Gruppo Archeologico Pisano

PISA SUBISCE LA NUOVA PROVINCIA COSTIERA: MA NE SIA IL PROSSIMO CAPOLUOGO!

                                                  Pisa, sabato 3 Novembre 2012 -2013 in stilepisano
COMUNICATO   STAMPA

“Pisa subisce la nuova provincia costiera, ma almeno ne sia il prossimo capoluogo ! ”
   
“Il “Comitato per Pisa Capoluogo” si è riunito venerdì sera presso la sede degli “Amici di Pisa”  per analizzare la situazione politico-istituzionale creatasi a seguito dell’azione del Governo Monti che nell’ultimo CdM (n.52/bis 31.10.2012) ha emanato la riorganizzazione -per accorpamento- delle Province Italiane ed in particolare ha previsto per la Toscana la maxi provincia di Livorno-Lucca-Massa Carrara-Pisa . Il “Comitato” ribadisce che il Governo abbia adottato, a tutt’oggi, un percorso legislativo fuori dai dettami costituzionali e si auspica che la Corte Costituzionale nella seduta del prossimo 6 novembre, provveda a tutelare -per quanto di competenza-  il diritto Costituzionale volto alle riforme istituzionali.  Tra questi spicca il diritto di voto, inalienabile e insopprimibile, che verrebbe meno per le nuove Province.
 A seguito di questo condiviso pensiero gli aderenti del “Comitato per Pisa Capoluogo” ritengono che il momento sia altrettanto grave e urgente per tutelare i valori indiscutibili e incontrovertibili di Pisa, della sua economia, delle sue infrastrutture, del suo turismo, delle sue università, delle sue eccellenze scientifiche e mediche, storiche e artistiche, della baricentricità nella nuova maxi-provincia, del suo comprensorio limitrofo che -ricordiamolo ammonta a circa 200mila abitanti- che in questo frangente delicatissimo rischiano di trovarsi calpestati, sviliti e turlupinati.
 Il “Comitato per Pisa Capoluogo” pertanto ritiene indifferibile, pubblica e forte la richiesta di un’azione collegiale tra la politica pisana, i parlamentari pisani e le realtà provinciali limitrofe per dare l’unica risposta che Pisa aspetta: Capoluogo! Seguendo i dettami dell’art. 3 c.1 del decreto del 31.10 u.s. che prevede “..… diviene capoluogo di provincia il comune, tra quelli già capoluogo di provincia avente maggior popolazione residente, salvo il caso di diverso accordo, anche a maggioranza, tra i medesimi comuni.”
Il “ Comitato per Pisa capoluogo”, quindi, auspica che tutte le forze politiche del territorio si adoperino affinchè vengano riconosciute le eccellenze della città di Pisa al di là del fatto numerico della sua popolazione e si addivenga, in accordo con le altre amministrazioni comunali, ad una soluzione equilibrata nella definizione del capoluogo della nuova provincia e nella spartizione degli uffici di pertinenza, sino ad ora, di ogni singola provincia.  Ogni altra risposta, evasiva, generica o fuorviante o anche una non risposta, deve essere memorizzata dal popolo pisano e ricordata al momento adatto: le prossime tornate elettorali.
Pisa non si abbandona, Pisa non è terra di conquista o di conservazione di seggi elettorali. Pisa si serve: senza se e senza ma. E uniti si vince, ricordiamolo.”
 
                   Cordiali Saluti
(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato sottoelencate:

 

Accademia Nazionale dell’Ussero
Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani
Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa
Associazione CENTO
Associazione Culturale Il Guerriero Pisano
Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana
Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci
Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo
Confedilizia Pisa
Rivista “ Er Tramme “
C.G.S. Crocchio goliardi Spensierati

VENERDI’ 2.11 ORE 21 IL “COMITATO PISA CAPOLUOGO” SI RIUNISCE

Pisa, giovedì 1 Novembre 2012 -2013 in stilepisano

COMUNICATO   STAMPA
“RIFORMA DELLE PROVINCE: IL COMITATO PER PISA CAPOLUOGO SI RIUNISCE D’URGENZA.”
   
“A seguito dell’azione del Governo Monti riunitosi ieri mattina (CdM n.52/bis 31.10.2012) in cui ha emanato la riorganizzazione per accorpamento delle Province Italiane, in attesa di analizzare il testo ufficiale per capirne bene le modalità, la fattibilità, le prerogative e la fondatezza legislativa, il “Comitato per Pisa Capoluogo” si riunirà domani sera, venerdì 2.11 dalle ore 21, presso la sede dell’Associazione degli Amici di Pisa in via Pietro Gori n.17, San Martino in Kinzica. In quella circostanza verranno studiate eventuali nuove possibilità per rendere Pisa Capoluogo dell’area vasta, verrà commentato il gravissimo percorso anticostituzionale fin qui adottato dal Governo che si spera, trovi ascolto nella Corte Costituzionale il prossimo 6 novembre quando si esprimerà sul merito o su parte di esso.”

Cordiali Saluti
(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato sottoelencate:

Accademia Nazionale dell’Ussero
Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani
Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa
Associazione CENTO
Associazione Culturale Il Guerriero Pisano
Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana
Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci
Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo
Confedilizia Pisa
Rivista “ Er Tramme “
C.G.S. Crocchio goliardi Spensierati

Il Comitato per Pisa Capoluogo protagonista in RAI

Pisa, venerdì 26  Ottobre 2012 -2013 in stilepisano
COMUNICATO   STAMPA
Il “Comitato per Pisa Capoluogo” protagonista
sui canali Rai Nazionali !
   
“Si sta allargando in Italia a macchia d’olio la protesta contro l’abolizione -chiamata ingannevolmente riordino- delle Province. Da Chieti a Benevento, da Avellino a Belluno è un fiorire di manifestazioni dai contenuti di aspra critica quando anche sprezzanti, nei confronti della legge approvata in Parlamento lo scorso luglio. Una protesta che riteniamo legittima e che ha portato la gente comune ad organizzarsi in comitati spontanei per evitare l’evidente e insopportabile sopruso. Che nel caso di Pisa, brevemente ricordiamo:
con la soppressione delle Province viene anche soppresso il diritto costituzionale per eccellenza -quello di voto- con una semplice maggioranza parlamentare (quella del luglio scorso) anziché con il previsto iter costituzionale dei 2/3 del Parlamento,
vengono soverchiate la Storia, l’Economia, la Cultura, le Infrastrutture di Pisa a seguito di freddi e iniqui calcoli di parametro studiati da qualche sprovveduto burocrate,
-si assiste al conseguente effetto domino sui servizi al cittadino a seguito del trasferimento di tutti gli altri uffici a base provinciale dello Stato:
Inail, Inps, Soprintendenze, Questura, CC, CCIAA, Agenzia delle Entrate, Direzione del Lavoro, Direzioni Postali, con danni a seguire anche nell’indotto commerciale;
-le Province, come è noto, consumano solo il 2,8% del fabbisogno dello Stato contro un rimanente 97,2% tutto da valutare,
che le Province sono organi istituzionali antichissimi e ben permeati nel sentimento popolare,
che con la riforma in oggetto non vengono valutati gli ultimi dieci anni di bilanci delle Province (e quindi di errori di gestioni o malversazioni) ma viene effettuato solo un taglio indiscriminato e selvaggio di un Ente secolare ben impresso nella vita sociale italiana.
 Aggiungiamo inoltre che, recentemente, il “Consiglio d’Europa” ha messo fine alla campagna demagogica contro le Provincie approvando quasi all’unanimità un documento che dice no alla soppressione delle Provincie e di tutti gli enti locali intermedi nei 47 stati membri del Consiglio d’Europa.
 In conseguenza di tutte queste ragioni di protesta, la Rai Nazionale ha intervistato in due occasioni alcuni membri del “Comitato per Pisa Capoluogo” presso la sede degli Amici di Pisa. La prima volta nella mattina di martedì scorso l’inviato per “Unomattina” di Rai 1, Lorenzo Falco, ha suscitato la curiosità e l’interesse degli aderenti il Comitato le cui interviste sono state trasmesse nella puntata di mercoledì 24 mattina ed è visibile sul sito internet di “Unomattina.it”. In quella occasione nello studio di Roma il “Comitato per Pisa Capoluogo” ha potuto apprezzare le prese di posizioni del Presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile, del Presidente della Provincia di Avellino Sen. Cosimo Sibilla, del Comitato Belluno Autonoma rappresentato da Silvano Martini.
 Nel primo pomeriggio  di venerdì 26 è stata la volta della giornalista di TG3 Nazionale Patrizia Senatore che ha intervistato Franco Ferraro, Michela Giabbai, Mauro Del Corso ed ha potuto riflettere sulle ragioni del “Comitato per Pisa Capoluogo”. Il servizio sarà messo in onda, secondo informazioni, martedì prossimo 30 alle ore 12.20 all’interno della rubrica “Fuori TG” che precede il TG Nazionale di Rai 3.
Confermiamo che il “Comitato” proseguirà l’attività con il  consueto impegno anche nelle prossime settimane. Si allegano alcuni scatti fotografici degli “eventi” Rai.”

                   Cordiali Saluti
(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato sottoelencate:

Accademia Nazionale dell’Ussero
Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani
Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa
Associazione CENTO
Associazione Culturale Il Guerriero Pisano
Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana
Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci
Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo
Confedilizia Pisa
Rivista “ Er Tramme “
C.G.S. Crocchio goliardi Spensierati
Associazione degli Amici di Pisa
Via Pietro Gori, 17   San Martino in Kinzica  56125  Pisa
Tel. 050.49905 
info@associazioneamicidipisa.it
Vicepresidente addetto stampa: Simone Guidotti

                                                                                              

Nella foto: Patrizia Senatore del TG3 Nazionale, rubrica “Fuori TG”, mentre ascolta le ragioni del “Comitato per Pisa Capoluogo”

 

Benevento, Avellino, Belluno: grazie per la lotta per le Province!

Pisa, giovedì 25  Ottobre 2012 -2013 in stilepisano

     Al Presidente della Provincia di Benevento
           Prof. Aniello Cimitile
     Al Presidente della Provincia di Avellino
           Sen. Cosimo Sibilla
      A Silvano Martini
           Comitato BARD Belluno Autonoma Regione Dolomiti
      e p.c.   Dr. Tommaso Cerno  L’Espresso
             
Spett. li  Redazioni Locali, Regionali, Nazionali

Oggetto: Il riordino delle provincie italiane

   Egregi Signori in indirizzo,
siamo a scriverVi per esprimere vivo apprezzamento per le idee da Voi esposte -ognuna con una ovvia specificità- durante la puntata del 24 u.s. all’interno di “Unomattina” di Rai 1 circa il “riordino” delle Province effettuato dal Governo Monti.
 Siamo lieti di aver verificato che abbiate anche Voi espresso concetti che stanno a cuore anche a  noi, ma soprattutto agli Italiani che, negli ultimi decenni, hanno perso molto in termini di fiducia verso le istituzioni e le persone che le rappresentano a seguito di infiniti scandali di mala gestione della cosa pubblica e ruberie senza fine.
Porre rimedio a questo tragico “status quo” abolendo le Province, sentimento carissimo agli Italiani, ci è fin da subito apparso come un sopruso, un’insopportabile ingiustizia. Ecco perché ci siamo impegnati costituendo un apposito Comitato in cui partecipano persone comuni ma anche politici cittadini.
 Vedere quindi soppresso il diritto costituzionale per eccellenza –quello di voto- vedere sopprimere le Province -riconfermate nella Carta del ’48- con una semplice maggioranza parlamentare anziché con il previsto iter costituzionale dei 2/3 del Parlamento, vedere soverchiate la Storia, l’Economia, la Cultura le Infrastrutture dei nostri territori a seguito di freddi e iniqui calcoli di parametro studiati con la calcolatrice posata su qualche scranno di Montecitorio, ebbene la Vostra ferma posizione –in tv nazionale, unito al nostro pensiero messo in onda in registrato- hanno dato valore alla sacrosanta e civile protesta.
Da troppo tempo in Italia non si vuol più credere ai valori in senso lato, alla meritocrazia, neanche ai sentimenti secolari, che le Province rappresentano benissimo nel comune sentire. Dunque, sì alla lotta alla corruzione, agli sperperi, ad un maggior controllo sulla gestione finanziaria dei fondi  destinati alle Province e magari anche all’eliminazione di quelle con popolazione e territori modesti.
 Non si butta il bambino -ed anche la bacinella- assieme all’acqua sporca. Non riusciamo in verità, ancora a capire come mai l’opinione pubblica non apra gli occhi su questo argomento: è noto infatti che le Province consumano solo il 2,9% del fabbisogno dello Stato contro il 27% delle Regioni, vero falso storico dell’amministrazione dello Stato che da quando sono state attivate nel 1968 (guarda caso) hanno contribuito a sovrapporsi ad enti che già funzionavano e bene come i Consorzi di Bonifica, le Comunità Montane, le Autorità di Bacino, le Province, andando poi in gestioni fallimentari e clientelari.
Aggiungiamo inoltre che, recentemente, il “Consiglio d’Europa” ha messo fine alla campagna demagogica contro le provincie approvando quasi all’unanimità un documento che dice no alla soppressione delle provincie e di tutti gli enti locali intermedi nei 47 stati membri del Consiglio d’Europa.  
Ecco, quanto avremmo voluto dal Governo Monti: che spedisse alla Corte dei Conti gli ultimi dieci anni di bilanci del parlamento Nazionale, dei Ministeri, delle Regioni, Province, dei Comuni e degli Enti Statali.
 Ma non tagliare alberi secolari per il solo gusto populista di fare piazza pulita!
Perciò confidiamo anche nella Vostra azione in questo senso, non per spirito campanilista, clientelare, partitocratico: ma per dare giustizia sociale, valore e merito alle Istituzioni, alle cose e soprattutto alla gente. Ce lo meritiamo tutti.
Rimaniamo a Vostra disposizione per ulteriori approfondimenti in merito, Vogliate intanto gradire i nostri più
                   Cordiali Saluti
(Dr. Franco Ferraro)
Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa
e per conto e delle altre Associazioni partecipanti al Comitato sottoelencate:

Accademia Nazionale dell’Ussero
Accademia dei Disuniti
Associazione Amici dei Musei e Monumenti Pisani
Associazione degli Amici di Pisa
Associazione RSVP, Rivalutiamo Senza Vincoli Partitici-Pisa
Associazione CENTO
Associazione Culturale Il Guerriero Pisano
Compagnia dello StilePisano
Rinascita Pisana
Fare Ambiente laboratorio per Pisa
Compagnia di Calci
Comitato Vivi la Piazza
Commissione mercato del Duomo
Confedilizia Pisa
Rivista “ Er Tramme “
C.G.S. Crocchio goliardi Spensierati

“Robba vecchia e…Robba nova”: sabato 27.10 ore 16.30 torna il vernacolo pisano

L’Associazione degli Amici di Pisa è lieta di presentare una iniziativa dell Crocchio Goliardi Spensierati che invita tutti gli appassionati del vernacolo pisano “di marca” alla presentazione della raccolta di sonetti “Robba vecchia e …Robba nova” del poeta Gianfranco Raspolli Galletti (ed. Bandecchi e Vivaldi), 140 pagine, con illustrazioni a colori di Nicola Gorreri, che si terrà questo sabato 27 ottobre, ore 16.30, presso la sede sociale degli Amici di Pisa in via Pietro Gori n. 17 (trav. via San Martino in Kinzica), con ingresso libero. Raspolli Galletti, di illustre famiglia pisana, nasce nel 1925 a Titignano; dopo la laurea in medicina svolge per quarant’anni la professione di apprezzato medico di famiglia. Alla fine degli anni Settanta si scopre poeta vernacolo e pubblica una prima raccolta di sonetti intitolata “E sonetti del Galletti”, un caposaldo del settore (ed ormai una rarità bibliografica) che riscuote un successo enorme tanto da meritare la ristampa (caso rarissimo nella letteratura vernacola). Ben presto, proprio grazie all’impulso di Galletti, l’interesse per la poesia dialettale pisana, alquanto in ribasso dalla scomparsa del grande Sartori (1956), riprende nuova linfa. Galletti diviene un vulcanico ed infaticabile sostenitore della parlata cittadina pubblicando libri, conducendo studi, collaborando a riviste, sedendo in commissioni di concorsi etc. Il libro che sarà presentato sabato rappresenta quindi una sorta di compendio dell’attività poetica di Galletti, durata quasi quarant’anni e sempre in primo piano. Per questo l’Autore ha voluto espressamente che il volume riuscisse il più completo, elegante e ben fatto possibile, in una edizione di lusso, con copertina cartonata e pagine in carta Magnani di Pescia, arricchito da numerose tavole a colori dell’artista nostrano Nicola Gorreri. Il tutto per un prezzo del tutto inadeguato rispetto al costo di produzione di un simile prezioso volume, destinato ad arricchire la biblioteca di tutti gli appassionati di vernacolo e specialmente dei giovani.Alla presentazione di sabato saranno presenti: Franco Ferraro, presidente degli Amici di Pisa; Benozzo Gianetti, direttore della rivista Er Tramme; Lorenzo Gremigni, presidente del Crocchio Goliardi Spensierati e prefatore del volume; Nicola Gorreri, illustratore. Gremigni presenterà al pubblico il ricco contenuto del volume, interpretando numerosi sonetti insieme ad altri attori del Crocchio (Guido Bini, Fabiano Cambule, Leonardo Ferri), per il divertimento dei presenti.Il volume potrà essere acquistato al prezzo di €. 12 in occasione della presentazione, oppure presso la Copisteria “Il Campano” in Pisa, Via Cavalca n. 67 (accanto alla Sapienza), tel. 050 580722.Chi voglia acquistare cinque o più esemplari del volume potrà profittare di uno sconto (€. 50 anziché 60 per 5 copie) e ritirarli direttamente da Lorenzo Gremigni previo appuntamento via mail(logre78@hotmail.com).