image_pdfimage_print

Terza pista aeroportuale a Pisa. Marco Carrai sbaglia di grosso !

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA

e COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI  TOSCANA  AEROPORTI

COMUNICATO STAMPA

a  tutti  i quotidiani  locali e nazionali

Pisa, domenica 16 Dicembre 2018

“Ringraziamo il Presidente Marco Carrai che ha ritenuto le frasi di T.A.: “…la terza pista a Pisa è una bufala”, “…una stupidaggine tecnica proporre la terza pista a Pisa: non ce l’hanno JFK, Heathrow , Gatwick..”, offensive anche nei confronti dell’ex AD SAT, Ing. Piergiorgio BALLINI.

Avevamo chiesto al Presidente di T.A. Marco Carrai di moderare i termini, visto che stupidaggine significa: “azione, discorso da stupido” e stupido: “persona tarda nel comprendere, ottusa di mente, poco intelligente” . Fra l’altro paragonare il “Galilei” di Pisa ai citati aeroporti è fuorviante, perché essi hanno effettivamente 2 piste operative. Pisa no! Il Regolamento di Costruzione degli Aeroporti, Cap. 3 – Ediz. 2 – Emendamento 4, del 30.1.2008, obbliga le Piste strumentali parallele, destinate all’impiego simultaneo, a garantire la distanza minima tra gli assi pista di 915 m, per avvicinamenti paralleli dipendenti.

Poiché le 2 piste pisane sono troppo vicine per rispettare tale distanza, una è utilizzata come via di rullaggio e l’altra, dotata di ILS (Sistema certificato per gli avvicinamenti di precisione con scarsa visibilità), come pista principale. Quindi Pisa ha una sola pista operativa.

La terza pista sarebbe in pratica,  la seconda pista.

Ringraziamo pertanto il Pres. Carrai di averci dato ragione, contraddicendo le fake news e di aver moderato i termini non definendo più la seconda (in realtà terza) pista stupidaggine o bufala, ma fantasiosa. Gli precisiamo però che JFK ha addirittura 4 piste e che il Governo May ha approvato 6 mesi fa la terza pista di Heathrow, dopo 50 anni di contesa con Gatwick.

Sapendo poi che vuol risolvere il problema del rumore aereo a Firenze su Brozzi e Quaracchi grazie alla nuova pista, gli chiediamo di farlo anche a Pisa, con la seconda (in realtà, terza pista) e gli saranno grati gli abitanti di Ghezzano, S.Giusto, S. Marco, La Cella, S. Ermete, Le Piagge, Pisanova, Cisanello e dei ricoverati nel suo ospedale.

Aeroporti. Toccafondi e Nardella sbagliano di grosso: la nebbia resterà comunque !

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA

E COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI  TOSCANA  AEROPORTI

a  tutti  i quotidiani  locali e nazionali

Pisa, mercoledì 12 Dicembre 2018, 2019 in s.p.

OGGETTO:    Toccafondi e gli orti intorno all’aeroporto di Firenze e il Sindaco Dario Nardella sui dirottamenti a catena a Peretola.

Il deputato Toccafondi riferisce su Facebook che la Conferenza dei servizi è stata rimandata a fine Gennaio perché pensa che il ministro Danilo Toninelli voglia farsi un’idea più precisa sugli orti intorno al nuovo aeroporto di Firenze e vorrebbe inviare alla Conferenza dei servizi, il resoconto degli arrivi e partenze  del Vespucci penalizzato dalla nebbia. Il Sindaco di Firenze Dario Nardella denuncia anche lui che in questo periodo dell’anno l’aeroporto di Peretola va in tilt: voli cancellati, dirottati, ritardati e con passeggeri esausti in attesa o che, con rassegnazione, aspettano le navette per Pisa e Bologna. Quindi aggiunge che, con 1000 voli cancellati e 90.000 passeggeri lasciati a terra ogni anno,  Firenze ha bisogno di realizzare la nuova pista.

Il deputato Toccafondi ed il Sindaco Nardella,  dovrebbero sapere che la nebbia è un evento metereologico dovuto alla condensazione che si forma quando l’umidità di una massa d’aria raggiunge o è prossima al 100%, ovvero quando avviene la saturazione del vapore in essa contenuto. In particolare quando dell’aria fredda passa sull’acqua molto più calda si forma la nebbia da umidificazione, in quanto il vapore acqueo, entrando nell’atmosfera, tramite evaporazione, condensa quando raggiunge la saturazione. La nebbia da umidificazione è frequente intorno ai corsi d’acqua, soprattutto nel tardo autunno ed all’inizio dell’inverno.

Intorno alla testata 12, della nuova pista monodirezionale fiorentina, verrà deviato il Fosso Reale e poiché lì si concentreranno tutti gli atterraggi e i decolli, fasi in cui statisticamente si verifica il 50% degli incidenti di volo, tale deviazione incrementerà due fenomeni:

il Bird Strike, in quanto gli uccelli troveranno un habitat favorevole al loro stanziamento;

la formazione della nebbia.

Quindi, il deputato Toccafondi ed il Sindaco di Firenze si mettano l’anima in pace, la prevista nuova pista non risolverà i problemi dovuti alla nebbia, anzi forse li aggraverà, e perciò, se hanno a cuore le sorti dei loro concittadini, si impegnino per un miglioramento della linea ferrovaria che colleghi Firenze a Pisa e quindi all’aeroporto Galilei che solo raramente presenta inconvenienti dovuti alla nebbia.

Dr. Ghilardi Stefano

Presidente dell’ Associazione degli Amici di Pisa

Conzadori Gianni

Presidente del Comitato Piccoli Azionisti di T.A.

Caso Barone-Scuola Normale. No a teorie di gemmazioni. Le eccellenze sono sono punti vendita commerciali.

Pisa, sabato 8 Dicembre  2018, 2019 in stile pisano

COMUNICATO STAMPA

SCUOLA NORMALE SUPERIORE: NO A TEORIE DI GEMMAZIONE.

SI INVESTA SUL TERRITORIO.

LE ECCELLENZE NON SONO PUNTI DI VENDITA COMMERCIALI.

“Il nostro Sodalizio, fin dalla sua fondazione nel 1959 ha per Statuto sociale, il fine di tutelare la difesa e lo sviluppo dell’impianto socio economico del territorio pisano. Forte di questi riconosciuti Valori che qualche buontempone scambia per sovranismo campanilista, seguiamo con viva preoccupazione la politica della Direzione della Scuola Normale Superiore intenzionata a aprire filiali in mezza Italia come fossero sportelli di una qualsiasi attività. Ovviamente per il bene di Pisa.

Ecco, questo assunto francamente ci sfugge. Soprattutto si evade le questioni principali. Perché il Direttore Barone non risponde a chi gli chiede quali saranno i vantaggi per la scuola pisana? Quanti docenti, per esempio, da Pisa dovranno trasferirsi a Napoli? Perché la collaborazione è subordinata all’indipendenza napoletana dopo tre anni ? Perché se proprio crede nella collaborazione non apre dipartimenti tenendo comunque la denominazione e il controllo a Pisa? Perché pensa che tra tre anni non ci saranno corsi antagonisti e doppioni della Normale pisana che perderà di fatto occasione di aperture di nuovi corsi? Chi garantisce la qualità delle “normaline” al termine dei tre anni? E si potrebbe continuare così, anziché cambiare discorso su provincialismo e faida pisana, lui (Direttore Barone) che dice di voler costruire ponti e non muri, lui che vuole costruire ponti e dopo soli tre anni buttarli giù. Lui che dice che se 208 anni fa i francesi non avessero aperto la Normale adesso non ci saremmo. Esatto! Col senno di poi oggi i francesi non lo rifarebbero perché hanno una eccellenza straniera che invidiano e fa loro concorrenza. Dal documento della commissione bilancio, leggiamo testuale: “…la sperimentazione si pone anche l’obiettivo di una distribuzione più equa (equa???) delle scuole normali superiori sul territorio nazionale… “. Ora noi saremo anche poveri bifolchi provinciali, retrogradi dalle strette vedute, ma se una cosa si “redistribuisce” vuol dire che da qualche parti riduci e da qualche altra la aumenti. Come si pone Pisa in questo processo redistributivo? E inoltre, come mai il Direttore Barone si è così piccato sulla risposta che ha dato la Scuola Sant’Anna a riguardo di questa scelta, dicendo di voler rimanere nel territorio? Su tutte le domande poste, vi è un errore ideologico e funzionale di fondo che il Direttore Barone non vede: l’eccellenza non si esporta, l’eccellenza si coltiva e si rafforza, come un albero. Pisa è di gran lunga disponibile –noi lo saremo- ad ulteriori e massicci investimenti sia sulla ricerca, che sulla robotica che sulle startup, nei campus e nelle residenze universitarie portando e arricchendo le conoscenze. E’ il nostro scopo sociale: Pisa può e deve essere un magnete che attiri e crei sviluppo concatenato, un faro di luminosa luce. Le idee che abbiamo visto sono invece un buco nero, che trattengono luce e la disperdono. Fino a distruggerla.

Le eccellenze in ambito culturale non sono filiali di sportelli bancari o postali: le logiche e le dinamiche sono diverse. Vanno irrobustite: non fotocopiate fronte/retro.

Il proliferare dei centri di eccellenza, oggi così abituale, non corrisponde ad interessi culturali quanto piuttosto a quelli di logiche accademiche.”

IL PRESIDENTE

(Dr. Stefano Ghilardi)

Giovedì 6.12 ore 17. Ceccarelli Lemut in “l’Arcivescovo Daiberto e la Prima Crociata”

Associazione degli Amici di Pisa

Giovedì 6 Dicembre 2018  ( 2019 S.P. ) ore 17

presso la sede sociale sita in Pisa, via Pietro Gori n. 17

già via San Giovannino, traversa di Via S. Martino- Quartiere Kinzica

la professoressa MARIA  LUISA  CECCARELLI LEMUT

presenterà :

“ DA PISA A GERUSALEMME.

L’ARCIVESCOVO DAIBERTO E LA PRIMA CROCIATA ”

La S.V. è gentilmente invitata

Giovedì 13.12 ore 20. Cena di auguri “Amici di Pisa

l’ Associazione degli Amici di Pisa

ha il piacere di invitarVi alla Cena di Auguri

GIOVEDI’ 13 DICEMBRE alle ore 20

presso il Ristorante “Galileo”

in via San Martino, 6

Per info e  prenotazioni:    338.6543223  info@associazioneamicidipisa.it

Concorso “fotografa il tuo presepe” con gli Amici di Pisa, Radio Coltano Marconi e Pro Loco Coltano

In occasione del  Santo Natale 2018, l’Associazione Amici di Pisa, in collaborazione con Pro Loco Coltano e Radio Marconi, è lieta di invitarVi a partecipare alla prima edizione del concorso “Il Presepe Pisano”

Il concorso è gratuito e aperto a tutta la popolazione residente nel  Comune di Pisa, e prevede la realizzazione di un manufatto che rappresenti la tradizione del presepe interpretata attraverso una forma d’arte a scelta.

L’adesione al concorso deve avvenire entro e non oltre il giorno 08/12/2018, compilando l’apposita scheda di partecipazione.

Le foto dei manufatti, alle quali i partecipanti possono provvedere personalmente, oppure chiedere l’intervento del fotografo ufficiale del concorso, e che dovranno pervenire all’associazione via mail, entro e non oltre il 15/12/2018, saranno stampate su supporto idoneo ed esposte nella Sala Espositiva della Villa di Coltano, dal 21/12/2018 ove rimarranno per tutte le festività natalizie, e valutate da apposita commissione che, a proprio insindacabile giudizio, sceglierà le prime tre foto vincitrici, entro e non oltre il 31/12/2018.

I vincitori  del concorso saranno premiati nel corso della serata di gala che si terrà in data da comunicarsi, presso la Villa di Coltano.

Per info e regolamento, concorsoilpresepepisano@gmail.com , Associazione Amici di Pisa, Proloco Coltano

Regolamento

1 – Oggetto del concorso è la realizzazione di un solo manufatto che rappresenti la tradizione del presepe interpretata attraverso una forma d’arte a scelta.

2 – Per la costruzione dei presepi può essere impiegato ogni specie di materiale. Non è prevista nessuna dimensione da rispettare. Le foto devono pervenire in formato jpg ad alta risoluzione, all’indirizzo e-mail concorsoilpresepepisano@gmail.com

3 – La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti, i residenti nel Comune di Pisa,  senza limiti di età, singolarmente o in gruppo.

4 – L’iscrizione deve pervenire entro il giorno 08/12/2018.

5 – Le foto devono pervenire entro il giorno 15/12/2018.

6 – I presepi saranno giudicati da una apposita commissione sulla base di parametri di valutazione meramente indicativi, di seguito riportati:

  • Originalità o ambientazione
  • Lavorazione artigianale
  • Qualità artistica
  • Difficoltà tecnica di realizzazione
  • Espressività emotiva e religiosa
  • Effetto cromatico – luci e/o colori
  • Impatto scenografico

7 – Partecipando al concorso i concorrenti cedono tutti i diritti d’uso, di riproduzione, di divulgazione e di eventuale rielaborazione del materiale fotografico.

8 – La premiazione dei presepi verrà effettuata durante la serata di gala che si svolgerà presso la sala della Villa medicea di Coltano, in data da comunicarsi

9 – Per iscriversi al concorso inviare una email riportando i dati indicati nel modulo di iscrizione allegando 5 foto del presepio al seguente indirizzo: concorsoilpresepepisano@gmail.com .

Muore il Prof. Silio Scalfati, già relatore ne lo Die di Santo Sisto

Siamo venuti a conoscenza della scomparsa del prof. Silio Scalfati prof. Ordinario di Paleografia latina-facoltà di Lettere e Filosofia. Autore di centinaia di pubblicazioni riguardanti edizioni e studi di carattere diplomatico, storioco-giuridico; pubblicati in molti paesi europei.

Membro di molti organismi scientifici tra cui la Società storica pisana.

Gli Amici di Pisa lo ricordano come relatore dello “Die di Santo Sisto” nel 1988 dal titolo:

“I Benedettini e la Pax Pisana in Corsica”.

Il Presidente Amici di Pisa

Stefano Ghilardi

Venerdì 16.11 ore 17. Prof.ssa Pasquinucci e Portus Pisanuse

Venerdì 16 Novembre 2018  ( 2019 S.P. ) ore 17

presso la sede sociale sita in Pisa, via Pietro Gori n. 17

già via San Giovannino, traversa di Via S. Martino- Quartiere Kinzica

la professoressa MARINELLA PASQUINUCCI

presenterà la conferenza su:

“ EMPORIO DI PISA E AFFLUSSO DI RICCHEZZE DAL MARE

( Rutilio Namaziano, I 532 ):

PORTUS PISANUSE, IL SISTEMA PORTUALE DI PISA ROMANA”

La S.V. è gentilmente invitata

Club Unesco e Amici di Pisa: ecco perchè no alle bancarelle al Duomo

COMUNICATO STAMPA

Pisa, lunedì 12 Novembre 2018

“Il CLUB UNESCO DI PISA” e gli “AMICI DI PISA”

IN FAVORE DELLA

“BELLEZZA RITROVATA” DELLA PIAZZA DEL DUOMO:

I MONUMENTI TORNANO A SPLENDERE IN TUTTA LA LORO MAGNIFICENZA,

L’ARTE PISANA PARLA AL MONDO.

CHE CI GUARDA.

“In questo settimane torna d’attualità l’idea, non condivisibile, di far rientrare le bancarelle commerciali all’interno della Piazza del Duomo. Una situazione  che gli “Amici di Pisa” hanno commentato con il Club Unesco di Pisa il quale ricorda che proprio nel 1987 il Club Unesco di Pisa ha contribuito, con il consenso dell’Opera della Primaziale Pisana, a far riconoscere dall’UNESCO la Piazza del Duomo di Pisa Patrimonio Mondiale dell’Umanità per “l’unicità del magnifico insieme dei suoi monumenti”. Innegabile è l’attrazione che esercitano il Campanile Pendente, la Cattedrale, il Battistero e il Camposanto, per la loro particolare bellezza e la loro storia.  I criteri valutativi adottati dall’UNESCO non avrebbero potuto prescindere dall’inclusione delle Porte, dei confini e dell’intera area  sulla quale insistono i monumenti.

Le strutture commerciali, rimosse dalla originaria posizione lungo il muro del Museo delle Sinopie e dell’antico “Spedale”, per dar luogo a una riqualificazione dell’area, hanno consentito, per la prima volta, una visione originaria a tutto tondo della completa superficie. Una quadro d’insieme  che avevamo perso negli ultimi decenni. Un attento dibattito viene riproposto sulla ricollocazione del gruppo commerciale. Contravvenire peraltro a una visione prospettica dei monumenti, collocandosi al di fuori della radura del prato, non consentirebbe di ammirarne liberamente la loro millenaria bellezza scenica.

Pertanto il Club UNESCO di Pisa e l’Associazione degli “Amici di Pisa”, pur non entrando nella specificità della questione, esprimono una seria preoccupazione sull’ ipotesi di riposizionare nuovamente le bancarelle nella Piazza, anziché trasferirle in armonica posizione all’interno dei giardini dell’ospedale “Santa Chiara”.

Eruditi, visitatori, pittori, scrittori di guide, fotografi fra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento e per gran parte del ‘900, ben rappresentavano la Piazza libera da strutture, che impedissero una più ampia circolazione e una visione globale dello spazio. A tutto ciò, da due anni, si è aggiunta la fruibilità delle Mura Repubblicane che la cittadinanza e le scriventi Associazioni hanno apprezzato e condiviso, poiché le Istituzioni hanno in tal modo restituito al centro storico il senso di una prospettiva tesa all’amor loci.

Il riposizionamento delle bancarelle  pensate per “i visitatori”, come l’unica frontiera produttiva del post-turismo di massa, non contempla le conseguenze a lungo termine di una politica con un progetto che cancelli il nesso vitale tra le pietre e la percezione estetica della popolazione. Il gruppo commerciale, collocato a poca distanza dall’area monumentale, potrebbe continuare ad esibire quei prodotti, che lasciano un ricordo tangibile in tali visitatori, non trascurando l’aspetto della tenuta economica.

Prof.ssa Annunziata Campa

Presidente del Club per l’UNESCO di Pisa

Dr. Stefano Ghilardi

Presidente dell’Associazione degli Amici di Pisa

Gli “Amici di Pisa” onorano la Seconda Repubblica Pisana del 1494

COMUNICATO STAMPA

LA PISANITA’ ONORA IL 9 NOVEMBRE 1494

Gli “Amici di Pisa”

ricordano la nascita della Seconda Repubblica Pisana.

L’appello ai Pisani di oggi a perseguire lo sviluppo e

la promozione del territorio.

Pisa, 6 Novembre 2018 ( 2019 S.P. )

“L’Associazione degli “Amici di Pisa” ricorda tutti i Pisani e le Pisane della Città e della Provincia che insorsero e lottarono contro Firenze e vari Stati italiani ed europei per liberare dall’oppressione fiorentina, la Repubblica Pisana: quella resistenza fu talmente eroica che i pisani vennero definiti “la gloria e l’onor degl’Italiani” ed il conseguente periodo di libertà, durato quindici anni, è passato alla Storia come “Seconda Repubblica Pisana”.

Il 9 novembre 1494, data dell’insurrezione, paragonabile all’ attuale 25 aprile per il senso di liberazione che pervase gli animi dei nostri antenati, è festeggiato dalle tre Associazioni Pisane le quali si auspicano che diventi un appuntamento fisso per chi ama Pisa e la sua storia, che diventi anche un momento di rappresentazione storica cittadina volto a informare gli abitanti di Pisa e Provincia.

Nel 1494 Carlo VIII Re di Francia giunse in Italia per conquistare il Meridione, sul quale vantava diritti di successione: il viaggio di ritorno poteva essere insidioso e denso di pericoli, quindi il re francese pensò di farsi degli alleati durante il viaggio d’andata.

La sera dell’’8 novembre il Re venne ricevuto a Pisa nel palazzo Giuli Rosselmini Gualandi, sul Lungarno Gambacorti (recentemente restaurato e chiamato commercialmente “Palazzo Blu”), allora di proprietà di Giovanni Bernardino Dell’Agnello. La tradizione orale ci narra che dopo il ricevimento prese la parola una bellissima ragazza vicarese, Loisa Del Lante, la quale convinse, con un accorato appello, il Re a restituire la libertà alla Repubblica Pisana.

Leggenda o verità, Pisa venne liberata e la gioia dei pisani fu incontenibile. I fiorentini, che occupavano la città alfea dal 1406, vennero cacciati violentemente e tutto il contado pisano si ribellò: Buti, Vecchiano, Ripafratta e tutta la Valdiserchio, Vicopisano, Cascina, Calcinaia, Bientina e Calci, i castelli di Lari, Cevoli, Guardistallo, Palaia, Ponsacco, Peccioli, Riparbella, Lorenzana, Santa Luce, Usigliano, Morrona, Terricciola, Chianni, Soiana e molti altri castelli pisani che oggi formano le Province di Pisa e di Livorno.

Seguirono 15 anni di guerre, massacri, deportazioni: a Pisa affluirono nel 1499 molti abitanti della Provincia, che insieme ai cittadini resistettero eroicamente alla fame, alle cannonate e alla conseguente carestia. Ma alla fine non restò che la resa, firmata nel maggio del 1509. I pisani prigionieri vennero rilasciati e i fiorentini rientrarono in Pisa l’8 giugno, ponendo fine alla Seconda Repubblica Pisana ma concedendo l’onore delle armi agli eroici cittadini alfei.

In conclusione, questa guerra impartì una dura lezione a Firenze, sia dal punto di vista militare sia soprattutto a livello di diplomazia italiana ed europea. Enormi furono gli sforzi economici ma soprattutto la perdita di vite umane che Firenze fu costretta a subire per la rioccupazione di Pisa e del suo territorio, e numerosissime le umiliazioni per le sconfitte inflitte loro dagli indomiti Pisani.

Nel corso di questa guerra i fiorentini distrussero la maggior parte delle fortificazioni militari e gran parte dell’arredo urbano di Pisa e di molti paesi del territorio, come Calci, Buti, Ponsacco e molti altri.

Tanti pisani lasciarono la città, preferendo “ire sparsi per lo mondo prima di soggiacere a Firenze”, ma anche la Repubblica Fiorentina, indebolita da questa guerra, trovò la sua fine nel 1530 grazie all’avvento al potere dei Medici, che dettero vita al Granducato di Toscana.

A ricordo di questa data così rilevante per la nostra storia, lanciamo un appello ai Popoli di Pisa e della sua amata Provincia affinché espongano il giorno 9 novembre ai balconi e alle finestre delle proprie abitazioni la bandiera pisana e quella del proprio Comune e di seguire con passione e affetto le vicende di Pisa e della sua Provincia che tanto viene dimenticata, al di là di facili promesse elettoralistiche, dalle azioni di sviluppo, di sostegno e finanziamento, in particolare delle opere pubbliche e di rilancio di un territorio al limite dello stremo. La storia è ciclica, identiche le dinamiche: basta accontentarsi delle mutate crudeltà ? No, Pisa, baricentro della Toscana Costiera, merita molto, molto di più: chi alza la mano e dice presente?

La professoressa Maria Luisa Ceccarelli Lemut in ricordo di questo evento Giovedì 8 Novembre, alle ore 17,00, presso la nostra sede, Via Pietro Gori, 17, terrà la conferenza:

“ A 524 anni dalla nascita della seconda repubblica “.

IL PRESIDENTE

(Dr. Stefano Ghilardi )