Ranieri da Rivalto

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Nipote di Giordano da Rivalto, entrò nell’Ordine Domenicano e studiò prima a Pisa e poi a Parigi. Insegnò le Sentenze a Pisa e nei maggiori conventi della Provincia domenicana. Erudito, canonista, teologo e ottimo predicatore è ricordato soprattutto come autore di un’opera teologica detta Panteologia o Somma Ranierana o Somma et Nucleus Theologiae. Morì nel 1348, durante la grande epidemia di peste che in quel periodo flagellò il mondo occidentale. È menzionato nella Chronica antiqua del convento domenicano pisano di Santa Caterina, scritta da Domenico da Peccioli, e negli Annales del medesimo convento. In ambedue le fonti si legge che, quando stava per morire, Ranieri si alzò dal letto prostrandosi a terra, affermando che un servo non poteva morire in un letto se il suo Signore era morto in croce.

Culto:

Anche se fin dal secolo XV in diverse fonti s’incontrano espressioni di ammirazione e di venerazione nei suoi confronti, mancano attestazioni di un culto vero e proprio. Non esiste pertanto, una sua festa liturgica.

Bibliografia:

  1. Volpini, Ranieri da Rivalto, domenicano, in Memorie Istoriche di più illustri pisani, IV, Pisa, Prosperi, 1792, pp. 137-158.