Ancora uno scippo per Pisa: la Motorizzazione depauperata

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A  TUTTI  GLI ORGANI  DI STAMPA LOCALI  E  NAZIONALI

Pisa, mercoledì 8 Novembre 2017

Oggetto: La Motorizzazione rimarrà a Pisa ?

Gli “Amici di Pisa” apprendono dalla stampa che il Ministero dei Trasporti di comune accordo con il Demanio, avrebbe trovato per la Motorizzazione Civile a Pisa una nuova sede, “ a costo zero” nella vecchia struttura dell’ Intendenza di Finanza in Piazza Carrara.

Quindi a distanza di quasi un anno (13 Dicembre 2016) dalla convocazione di una riunione a Roma con le istituzioni pisane presso il Ministero dei trasporti, riteniamo che la soluzione trovata non sia delle più idonee.

Infatti non solo la nuova sede sarebbe dislocata in pieno centro storico con ovvi problemi di parcheggio per gli utenti e al riguardo sottolineiamo quanto a suo tempo dichiarato da esponenti politici pisani i quali precisarono che “ il nostro centro è il secondo per importanza in Toscana per utenti”, ma soprattutto si paventa che si verificherà un ulteriore taglio ai servizi.

Infatti in Piazza Carrara non vi può esserVi un piazzale idoneo ad operazioni tecniche come collaudi, revisioni ed esami di guida per le moto. La conclusione è quindi che nonostante le preoccupate dichiarazioni di importanti esponenti politici pisani contrari al trasferimento della Motorizzazione Civile di Pisa, queste non abbiano sortito alcun effetto e quindi in pratica i servizi principali di tale ente dovranno essere svolti a Lucca o Livorno.

Facciamo perciò appello alla politica pisana affinché di adoperi per scongiurare questa ulteriore depauperazione di enti pubblici dalla nostra città tenendo anche presente che Piazza Carrara, secondo una magnifica intuizione, sarebbe dovuta diventare sede degli “ Uffizi Pisani” con la riproposizione dell’antico percorso Granducale da Palazzo Reale al Teatro Rossi, comprendendo per questo anche la vecchia sede dell’ Intendenza di Finanza.

Quindi ripetiamo l’appello già annunciato un anno fa: Pisa non continui ad essere terra di conquista”.

Il Presidente

(Dr. Franco Ferraro)