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ADP e Associazioni Pisane: Aeroporto Galilei volano dell’economia costiera

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e COMITATO PICCOLI AZIONISTI TA
ASSOCIAZIONE PONTE DI MEZZO
ASSOCIAZIONE COMPAGNIA DI CALCI
IL MOVIMENTO OPI
ASSOCIAZIONE DELLE COLLINE PISANE

AGLI ORGANI DI STAMPA LOCALI E NAZIONALI

Pisa, martedì 6 Aprile 2021

Il Galilei volano dell’economia costiera

I soci pubblici di Toscana Aeroporti Spa (TA) hanno chiesto ed ottenuto di posticipare la formalizzazione dei nominativi dei candidati da inserire nella lista dell’azionariato di minoranza, per l’elezione, nell’Assemblea societaria riconvocata il 18 Maggio, del nuovo Consiglio di Amministrazione (CdA). La Regione Toscana, detiene il 5,03% di azioni di TA e capeggerà tale lista. Chiediamo al Governatore Giani, di cui conosciamo la posizione pro Peretola, di non nominare un rappresentante del territorio metropolitano fiorentino, ma di ricordarsi che rappresenta tutti i toscani e soprattutto che l’ex Pres. Rossi ha indebolito la rappresentatività dell’ex SAT, nel Polo aeroportuale toscano, vendendo l’11,4% delle sue azioni. Si dimostri super-partes ed individui una persona competente ed a conoscenza delle esigenze dell’intera area vasta costiera, il cui sviluppo è legato a doppio filo a quello del Galilei.
Ricordiamo che la Provincia di Livorno detiene tuttora una quota azionaria di TA, per cui sarebbe utile coinvolgerla per recuperare il gap accumulato, nel quinquennio passato, dall’economia costiera, rispetto allo sviluppo dell’area fiorentina, gap coincidente con la stasi del Galilei, a fronte del costante sviluppo del Vespucci.
Nel contempo invitiamo i soci pubblici pisani: Comune (4,48 % ), Camera di Commercio (CCIAA/4,17%) e Provincia (4,91%), a concordare dei nominativi, che siano fattivamente espressione del territorio pisano, per rappresentarne le esigenze territoriali. Anzi il Comune avrebbe l’occasione di esser nuovamente rappresentato nel CdA, dopo l’assenza dell’ultimo triennio e dopo la decisione unilaterale del CEO di CAI, successivamente ratificata dal CdA di TA, di interrompere i rapporti col Consiglio Comunale pisano, nominando ora un consigliere comunale, magari un membro della Commissione di Garanzia, che così non avrebbe più la necessità di convocare in audizione i soci pubblici di TA, per venire a conoscenza delle vicende aeroportuali.
Le due proposte ben si sposano con le recenti dichiarazioni rilasciate dai sindaci dell’area costiera e tradurrebbero in fatti le sinergie proclamate, per la realizzazione di un effettivo sviluppo infrastrutturale costiero e del Galilei.

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ADP e CPATA. ING. PIER GIORGIO BALLINI GIA’ NEL 2005 RISPONDEVA A SALVADORI (CRF)

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e COMITATO PICCOLI AZIONISTI T.A.

COMUNICATO STAMPA

Pisa, mercoledì 31 marzo 2021-2022 nello stile pisano

L’Ingegner Ballini replica a Salvadori

L’ex AD della SAT, Pier Giorgio Ballini, già 16 anni fa aveva risposto alle dichiarazioni riportate nella recente intervista intitolata: «Tra Venezia e Pisa per fare sinergia io guardo a Bologna», di Luigi Salvadori, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Firenze, nel cui CDA fa parte anche il Presidente Carrai di Toscana Aeroporti, società che ha sempre chiesto treni veloci e frequenti fra i due aeroporti toscani, chiesti ora anche da Letta. Per chiarire Salvadori dichiara: «Io sono d’accordissimo con Letta. Facciamo il treno velocissimo per Firenze ma io da industriale voglio un equilibrio economico. Se Letta, che vuole investire 5 miliardi, fa un piano industriale che sta in piedi mi va benissimo. Però il trenino Firenze-Pisa Aeroporto è stato abolito perché non reggeva economicamente» . «Ricordo che Enrico Letta da presidente del Consiglio favorì l’entrata di Corporation America (CA) nell’aeroporto di Firenze. Quindi aveva tutta la volontà di svilupparlo».
Prima della lungimirante risposta dell’Ing. Ballini, ricordiamo che Letta fu silurato il 22.04.2014, da Renzi, succedutogli come Premier e che solo successivamente l’AD del Fondo F2i, Gamberale, vicino a PSI e all’ex Viceministro dei Trasporti Nencini, vendette il 33,402% delle azioni di AdF a CEDICOR, braccio operativo di C A, che permise alla Srl italiana CAI, di lanciare l’OPA obbligatoria su AdF e poi quella facoltativa su SAT.

Sul collegamento veloce proposto da Letta FI/PI, già nel 2005 l’ex AD SAT Ballini rispondeva:

Domanda: Chi ci guadagnerebbe oggi da una integrazione fra i due scali?
Risposta: “Ci guadagnerebbero i cittadini, i passeggeri toscani e quelli europei che vengono in Toscana. Collegare i 2 aeroporti in maniera europea e non da terzo mondo, consentirebbe maggiori sinergie”.

Domanda: Realtà diverse si possono integrare?
Risposta: “L’obiettivo sarebbe che il pisano godesse della connettività di Firenze, che già oggi è superiore a Pisa, e il fiorentino godesse della grande capacità (pisana) di collegamento punto-punto, che oggi raggiunge 35 destinazioni, e una dozzina in più nel 2006 (parlava nel 2005). ln questo quadro manca però qualcosa: un collegamento rapido fra Galilei e Vespucci per ferrovia. Non è pensabile che per fare 80 chilometri occorra un’ora e 20 minuti. I tempi devono essere dimezzali, e non deve esser neanche troppo difficile se qualche anno fa si impiegavano 50 minuti. Basta ottimizzare le fermate, sistemare qualche curva, utilizzare materiale rotabile migliore.

Domanda: Chi lo dovrebbe fare?
Risposta: Posso dire che io sarei disposto a farlo anche come aeroporto”.
Ulteriore domanda: È una provocazione?
Risposta: “Neanche per idea, in America molti aeroporti gestiscono i collegamenti. Lo so che è difficile immaginare qualcosa del genere oggi in ltalia, ma si può fare. Certo, bisogna mettersi intorno a un tavolo, elaborare un progetto, un piano finanziario. Ma ne varrebbe la pena: immaginare un collegamento Pisa-Firenze in 40 minuti significa creare automaticamente la connessione. E non parlo di un sistema, che deve sottostare a normative e richiede il rispetto di un sacco di parametri. A me piacciono le cose semplici, mettendo insieme le vocazioni di queste due strutture e delle due città e collegarle, la soluzione sarebbe automatica”.

Ricordiamo che per migliorare la connettività aerea dell’intera Toscana, la famiglia Agnelli dislocò, dalla Piaggio di Pontedera, al Galilei, l’Ingegner Ballini, un livornese di talento, che sfruttando le sue capacità manageriali, permise, prima di morire, nel 2011, di sviluppare l’aeroporto, in autofinanziamento ed in soli 5 anni, del 118%. Riteniamo di non dover aggiungere altro alle sue dichiarazioni che, se ritenute anch’esse campanilistiche, qualificherebbero i veri nemici dello sviluppo della costa e della Toscana.

Al Premier Draghi sarebbe stato utilissimo un uomo come Ballini, che ha sempre combattuto l’inutile chiacchiericcio, con i fatti.

Per l’Associazione Amici di Pisa

Dr. Franco Ferraro

Per il Comitato Piccoli Azionisti
Dr Gianni Conzadori

ADP e CPATA. Sanità e Aeroporti: chi risponde gli scivoloni regionali?

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
E COMITATO PICCOLI AZIONISTI DI TOSCANA AEROPORTI

a tutti i quotidiani locali e nazionali

Pisa, lunedì 29 Marzo 2021- 2022 in stile pisano

SANITA’ TOSCANA E AEROPORTI.
Chi risponde degli scivoloni regionali?

Il Presidente della Regione Eugenio Giani, con i Pronto Soccorso congestionati dalla 2^ ondata pandemica, chiese ai dipendenti ospedalieri dov’erano i 5000 medici e infermieri assunti, ricevendo la risposta piccata: “E’ stato un bluff. 3000 sono regolarizzazioni di precari. I restanti 2000 hanno ripianato gli organici tagliati in precedenza. Un malato Covid richiede un’assistenza doppia rispetto ad un altro malato” e quando contestò al Governo, l’attribuzione di zona rossa alla Toscana, l’ex Governatore Enrico Rossi rispose: “Sono stupefatto per le reazioni di critica o aperta contestazione al Governo da parte di alcuni governatori. La ricerca del consenso non solo è sbagliata ma si ritorcerà contro chi la pratica”.
Pur non avendo mai condiviso le idee sul polo aeroportuale di Rossi, riconosciamo che la gestione della 1^ ondata del COVID, ha permesso di consegnare una Toscana virtuosa a Giani, che invece di confermare l’ex Assessore alla Sanità Saccardi, ha nominato un altro Assessore, con cui deve ora rispondere dell’imprevista nuova penalizzazione regionale e della vaccinazione di categorie privilegiate, fatta a scapito di quelle degli over 80 e fragili.
Giani era già scivolato sulla proposta del Ministro Toninelli, sulla project review del Master Plan del Vespucci, quando tuonò, senza rispetto istituzionale: “Le affermazioni di Toninelli mi fanno pena per la sua impreparazione”, “la decisione per la nuova pista parallela all’autostrada lunga 2000 e 2400m, è decisione già presa nel 2012”. Poiché ENAC l’ha approvata solo da 2400m, a novembre 2014 e le sentenze amministrative ne hanno bocciato l’iter progettuale, forse Toninelli aveva assolto bene il suo compito.
Giani, inoltre, aveva dichiarato anche: “Se l’aeroporto sarà bocciato dal Consiglio di Stato una soluzione si troverà, del resto siamo la sinistra dell’ottimismo”. A tal proposito ci permettiamo di osservare che gli aeroporti sono beni pubblici e non sono né di destra, né di sinistra e soprattutto la legge è uguale per tutti! Le sentenze non si aggirano accorciando la pista a 2000m, fra l’altro bocciata per VAS inadeguata o mercanteggiata a 2200m, come Giani proporrebbe.
Nessuno vuole la chiusura di Peretola, che deve essere sviluppata come City Airport, di categoria C, ottemperando alle prescrizioni tuttora obbligatorie previste dall’unico Decreto Ministeriale di VIA in vigore (0676 del 2003), confermato anche da un Decreto Decisorio Presidenziale e che offrirebbe l’opportunità di allungare la pista.
Avevamo già stigmatizzato i comportamenti del Presidente Eugenio Giani e del Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, invitandoli ad evitare scivoloni e a studiare di più i Dossiers, stando meno in televisione e a parlare, come dice il Pres. Draghi, a cose fatte.

Per il Comitato Piccoli Azionisti TA

Dr. Conzadori Gianni

Per l’Associazione Amici di Pisa

Dr. Franco Ferraro

Amici di Pisa. Migliorare il piano toscano di ripresa e resilienza. Erosione e Team Coste

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA

COMUNICATO STAMPA

Pisa, mercoledì 24 Marzo 2021

Migliorare il “Piano toscano di Ripresa e Resilienza”

Speriamo che la nostra Regione riveda il suo contributo al Piano Nazionale di Resilienza e Rilancio (PNRR) perché la versione del 5/11/2020 non coglie completamente le potenzialità delle Infrastrutture di Ricerca (IR) di Pisa che possono attrarre finanziamenti e capitale umano di pregio utili allo sviluppo regionale. Suggeriamo pertanto alcune attività che le nostre Università e centri di ricerca potrebbero svolgere per aiutare a risolvere problemi ambientali, sanitari e di approvvigionamento alimentare:
– studio dell’erosione costiera che sta minacciando non solo attività turistiche, ma anche le abitazioni di Marina di Pisa.
All’Università di Pisa è stato costituito il “Team Coste” che con Geologi, Biologi e Informatici studia come costruire modelli virtuali in grado di prevedere la dinamica costiera. Ma a tale scopo, la costruzione di una “vasca” presso il Canale dei Navicelli dove poter realizzare fisicamente un modello del litorale e simulare l’effetto delle correnti marine e del moto ondoso, consentirebbe di poter validare un progetto di dighe frangiflutto per la difesa delle coste
– studio di algoritmi che possano prevedere le modalità di diffusione dell’epidemie come il Covid
La Scuola Normale di Pisa ha una scuola di matematica pura che prepara ricercatori di alto livello; e l’Istituto di informatica e telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iit) sviluppa metodi analitici di modellazione di algoritmi
– raccolta e conservazione delle specie arboree minacciate da incendi e omologazione colturale
L’Orto Botanico di Pisa, dove è nata la scienza della Botanica, ha una banca di germoplasma dei semi ed è impegnato nella ricerca e conservazione della biodiversità vegetale e nello studio di piante che tollerano la disidratazione.
– mitigazione della crisi climatica delle città
L’Istituto Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri IRET-CNR di Pisa promuove attività per la forestazione urbana in sinergia con le amministratori locali essendo votata allo studio del sistema suolo-pianta.
Invitiamo pertanto la Regione a promuovere e finanziare un parco di progetti da destinare alle Infrastrutture di Ricerca(IR) pisane che hanno le competenze adeguate per la risoluzione delle problematiche elencate.
Per “Associazione degli Amici di Pisa “- Ing. Roberto Sbrana

Associazionismo pisano. Letta e lo sviluppo sostenibile. La cura del ferro contro i doppioni.

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
E COMITATO PICCOLI AZIONISTI T.A.
ASSOCIAZIONE PONTE DI MEZZO
ASSOCIAZIONE COMPAGNIA DI CALCI
IL MOVIMENTO OPI

COMUNICATO STAMPA

Pisa, venerdì 26 Marzo 2021-2022 in stile pisano

Progetto di sviluppo ecologico sostenibile

Il Sì di Letta a “una metropolitana leggera che colleghi Pisa e Firenze in 25 minuti “. “Infrastruttura in grado di rafforzare la Costa, togliere le auto e anche un po’ di camion dalla strada e connettere la Toscana costiera alla dorsale dell’Alta velocità. E anche di chiudere la disputa dei due aeroporti “. “Nel resto del mondo funziona così “. “Si atterra a Pisa e si va a Firenze in 25 minuti, e si possono usare i due scali in modo integrato. Si arriva a Pisa e si riparte da Firenze e viceversa”; è una dichiarazione di buon senso che, pur se priva di considerazioni sui singoli modelli di sviluppo dei 2 aeroporti, ha sollevato obiezioni e distinguo partitici e il nervosismo della CISL, invece della condivisione di una miglior connettività ecologica regionale. E’ seguita anche la gara di chi vorrebbe metter la bandierina di partito sull’idea, ma ricordiamo che neanche Letta ha la primigenitura, che appartiene al compianto A.D. SAT, Ing. Ballini, che per invogliare le compagnie estere a servirsi del Galilei e collegare Costa ed entroterra, chiese di poter costruire e gestire una linea ferroviaria veloce Pisa-Firenze, anche a spese della sola SAT. Sulla proposta di Letta, finanziabile anche coi fondi Next Generation UE, c’è stato un proliferare di pareri, anche di chi sconsiglia di spendere 2 miliardi per risparmiare solo 20 minuti, sui 45 previsti. Chiediamo a chi pontifica in merito: Ha mai letto i dati della spending review del passante ferroviario in atto a Firenze, che fa risparmiare solo 7 minuti? La richiesta di connettere velocemente via ferro, i due aeroporti è sempre stata fatta da Toscana Aeroporti (TA) e da tutti i partiti, prima delle elezioni regionali, senza però sollevare levate di scudi. I Consiglieri che si sono accapigliati in Regione, sanno che il potenziamento dell’accessibilità, via ferro, dei 2 aeroporti, è previsto sia da ENAC, che dal programma regionale sul Sistema aeroportuale toscano, da 11,5 milioni di passeggeri, come elemento essenziale di competitività e di sviluppo sostenibile per il Paese”? A chi addebita colpe a Letta di non aver pensato a concretizzare l’idea, nel 2013, ricordiamo che nei suoi pochi mesi di premierato, ha risolto al Galilei e al Comune di Pisa, l’annoso problema della delocalizzazione dei residenti di Via Cariola e Via Casareccia, poco prima di esser defenestrato da Renzi, ad inizio 2014. Anche nella circostanza rappresentò con dignità i pisani, recandosi a lavorare in Francia, per ricoprire ruoli di prestigio e senza chiedere aiutini al partito, per una nuova sistemazione.
Come pisani ringraziamo Enrico Letta!

Il Comitato Piccoli Azionisti TA

L’Associazione Amici di Pisa

Il Movimento OPI

L’Associazione Ponte di Mezzo

’Associazione Compagnia di Calci

ADP e CAPATA. AEROPORTI. ENRICO LETTA INTERVIENE SUL GALILEI E SUL VESPUCCI.

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
E Comitato Piccoli Azionisti TA

COMUNICATO STAMPA

Pisa, martedì 23 marzo 2021, 2021 in stile pisano

AEROPORTI. Enrico Letta interviene sul Galilei e sul Vespucci.

L’On. Andrea Orlando, in occasione della presentazione dei candidati regionali Alessandra Nardini e Andrea Pieroni, introdusse l’intervento dell’ex Premier Enrico Letta, definendolo un uomo per bene e al di sopra dei giochi politici. Infatti Letta, liquidato da Renzi, col: “Enrico stai sereno”, dal 23 luglio 2015, aveva lasciato la vita politica attiva, rinunciando ad ogni benefit, per rivestire gl’incarichi di Preside della Scuola Affari Internazionali dell’Università Sciences Po di Parigi e di Preside dell’Istituto Jacques Delors. Letta, presentando i candidati Nardini e Pieroni, li spronò ad impegnarsi con forza per far realizzare in tempi brevi: “opere non più rimandabili e su cui si è già perso troppo tempo, come gli investimenti sul Galilei ed un collegamento veloce fra Pisa ed il capoluogo Toscano. Non perché lo vogliono i Pisani, ma perchè lo dice il raziocinio, la conformazione del territorio e la vicinanza al mare, altrimenti si pagherà un caro prezzo ogni eventuale ritardo”. Ricordando il calo di passeggeri pisani precovid, Letta, aggiunse, tuonando ad alta voce, che, in base alle sue esperienze di passeggero, da lungo tempo, non gli era stato più possibile usufruire di voli per arrivare direttamente a Pisa, “costringendolo ad atterrare a Firenze, non per sua scelta, cosa non più tollerabile”!
Ricordiamo di aver sentito toni altrettanto accalorati, solo da parte dell’ex Rettore della Scuola S. Anna, Giandomenico Perata, quando disse: “Basta bugie sul Galilei”.
Proprio in occasione di una conferenza al S. Anna, prima del suo esilio parigino, consegnammo a Letta un Dossier su: aeroporti toscani, regolamenti europei ed ICAO, allegando nostre proposte; che vediamo oggi condivise. Da tempo, in Conferenze e Convegni, ripetiamo che, nel 2003, Alfredo Roma, ex Pres. ENAC ed ECAC e poi l’ex A.D. SAT, Piergiorgio Ballini, per invogliare le compagnie estere a servirsi del Galilei, chiesero di collegare velocemente Pisa-Firenze. Addirittura Ballini voleva realizzare e gestire la linea ferroviaria a carico di SAT, che successivamente studiò ipotesi di lavoro con l’ex A.D. FS livornese Elia. Ora la Commissione UE suggerisce di sostituire i voli di tratte fino a 500Km, con l’AV, per diminuire l’inquinamento acustico ed atmosferico e l’European Green Deal facilita investimenti infrastrutturali sempre più ecologici. Quanto sinora auspicato realizzerebbe la vera integrazione industriale fra i due aeroporti e permetterebbe al Vespucci di realizzare lo sviluppo previsto dalle prescrizioni imposte dal Decreto di VIA 676/ 2003, confermate da un Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica, nel 2012.

Per l’Associazione Amici di Pisa

Dr. Franco Ferraro

Per il Comitato Piccoli Azionisti

Dr. Gianni Conzadori

COMUNICATO ALLA STAMPA LOCALE E NAZIONALE

Pisa, Lunedì 22 Marzo 2021

IL CAPODANNO PISANO:
LA STORIA E L’ INVITO AD ESPORRE LA BANDIERA ROSSOCROCIATA

Il Capodanno pisano, che ci apprestiamo a festeggiare, è una scoperta recente ed ha avuto un’accelerazione in prossimità dell’anno 2000, allorché si è intravista l’occasione di un primato di Pisa: l’ingresso della nostra città nel nuovo millennio in anticipo rispetto al resto del mondo. L’entusiasmo suscitato da questa particolare circostanza si legava alla diffusa curiosità e attenzione verso il passato alla ricerca di ‘antiche tradizioni’. Occorre però compiere una duplice riflessione, tecnica sul particolare uso cronologico, storica alla ‘ricerca di antiche tradizioni’.
Caratteristica pisana è appunto lo stile pisano, definito dai diplomatisti calculus pisanus, benché non ristretto alla nostra città, ma adoperato in Toscana a San Miniato, a Pistoia, a Siena e fuori della regione a Tarquinia, a Bergamo, a Lodi, a Padova e persino a Marsiglia. A Pisa, come del resto in buona parte della Cristianità medievale, si adoperava lo stile ab Incarnatione o dell’Annunciazione, che faceva iniziare l’anno con l’Incarnazione di Gesù, il 25 marzo, nove mesi prima della nascita, il 25 dicembre. Solo in età moderna, dal Cinquecento, si affermò in Europa – con una certa lentezza – lo stile che usiamo ora, detto della Circoncisione con inizio dell’anno al I gennaio, con riferimento alla circoncisione di Gesù, avvenuta, secondo la norma ebraica, otto giorni dopo la nascita. Esso ripete l’uso romano cominciato dal 153 a.C. ed è sempre stato considerato l’inizio dell’anno astronomico: al I gennaio ad esempio anche a Pisa nel Medioevo entravano in ufficio le magistrature comunali. Raro fu nel Medioevo lo stile della Natività dal 25 dicembre.
A Pisa si affermò l’uso di far cominciare l’anno il 25 marzo in anticipo di nove mesi sul calcolo comune, mentre a Firenze in ritardo: ossia, a Pisa il 25 marzo 2021 inizierebbe il 2022, a Firenze invece il 2021.
Ma quando ciò avvenne nella nostra città? Non è facile dirlo, nella scarsezza di documenti sopravvissuti. È stato ipotizzato, per analogia con quanto accadeva a Lucca, capitale della marca, che possa essere comparso nel 924, alla morte dell’imperatore Berengario. In realtà il primo atto a noi pervenuto risale al 23 maggio 985, ma per i decenni precedenti non si registrano documenti pisani con l’era di Cristo, per cui non possiamo dire quando sia stato assunto per la prima volta.
A Pisa, e nel territorio ad essa soggetto (da Torre del Lago a Castiglione della Pescaia lungo la costa e nell’interno il Valdarno fino a Marti e la Valdera fino a Orciàtico), il calcolo detto pisano si affermò praticamente incontrastato e durò fino a che, con decreto del 20 novembre 1749 applicato dal I gennaio 1750, la reggenza lorenese, imbevuta di spirito illuministico, decise di uniformare i diversi sistemi di datazione in uso nel Granducato, adottando lo stile della Circoncisione o comune.

per “ Associazione degli Amici di Pisa” prof.ssa Maria Luisa Ceccarelli Lemut

ADP e CPATA: IL COMUNE DI PISA SIA PRESENTE NEL CDA DI TOSCANA AEROPORTI

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
e COMITATO PICCOLI AZIONISTI di TOSCANA AEROPORTI

AGLI ORGANI DI STAMPA LOCALI E NAZIONALI

Pisa, domenica 21 Marzo 2021

Il Comune di Pisa sia presente nel Cda di T.A.

Entro il 2 Aprile, i soci pubblici di Toscana Aeroporti Spa (TA) dovranno formalizzare i nominativi dei candidati, da inserire nella lista dell’azionariato pubblico, da eleggere nel nuovo Consiglio di Amministrazione (Cda), durante l’Assemblea societaria convocata per il 29 Aprile, per approvare il bilancio chiuso al 31.12. 2020. La Regione Toscana, detentrice del 5,03% di TA, si sbilancerà probabilmente a favore di un esponente del territorio metropolitano fiorentino. E’ importante che i soci pubblici pisani: Comune (4,48 %), Camera di Commercio (CCIAA – 4,17%) e Provincia (4,91%) concordino dei nominativi, che siano fattivamente espressione del territorio pisano e/o della costa. Ci risulta che la Provincia di Livorno abbia conservato una quota azionaria in TA, per cui sarebbe utile coinvolgerla nell’individuazione di nomi che lavorino sinergicamente con l’intera area vasta costiera, di cui il Galilei è un volano trainante. Poiché nel Cda in scadenza, dopo le incomprensibili dimissioni di Ylenia Zambito (sostituita dalla pratese Silvia Bocci) e quelle dell’Amministratore Delegato, Gina Giani (sostituita dal Presidente fiorentino di CAI, Roberto Naldi), su 15 membri, rimangono solo i pisani: Stefano Bottai, eletto coi soci di maggioranza e Pierfrancesco Pacini, rappresentante del socio minoritario CCIAA, riteniamo prioritario che, dopo l’interruzione unilaterale di TA dei rapporti con il Consiglio comunale, il Sindaco Conti candidi un competente e battagliero rappresentante del territorio pisano e della costa.

Per il Comitato Piccoli Azionisti T.A. Dr. Gianni Conzadori
Per l’Associazione Amici di Pisa Dr. Franco Ferraro

Muore Umberto Moschini. Pisano con la P maiuscola.

Pisa, 17 Marzo 2021, 2021 in stile pisano

COMUNICATO STAMPA

MUORE UMBERTO MOSCHINI, UNA GLORIA DELLA PISANITA’ A TUTTO TONDO.

Il dolore degli “Amici di Pisa” per la scomparsa di un pisano con la P maiuscola

“Il nostro Sodalizio apprende della scomparsa di Umberto Moschini, uomo di altri tempi, personaggio coinvolto in pieno nelle vicende pisane in tutte le sue dinamiche e sfaccettature. Moschini fu insegnante, è stato politico effettivo della DC nella corrente andreottiana, amico di big nazionali degli anni ’60 e ’70 come Aldo Moro e appunto Giulio Andreotti. Con Tangentopoli e il crollo del pentapartito e dei partiti tradizionali, del sistema proporzionale, per Moschini si aprì il periodo di massimo e totale impegno verso la Pisanità –che già era forte in quanto fu tra i principali promotori della rinascita del Gioco del Ponte nel 1982- andando sempre più incontro alle vicende del Gioco del Ponte vissuto con passione e tanto impegno anche nell’Associazione Gioco del Ponte, fu presidente della Filarmonica Pisana, appassionato di opere teatrali e non ultimo, l’impegno con l’Associazione dei Cuochi Pisani. Socio degli “Amici di Pisa”, Moschini fu nominato nel tempo Commendatore e Cavaliere della Repubblica, scompare nel giorno del 160° anniversario dell’Unità d’Italia promossa da Casa Savoia per la quale nutriva sentimenti di vicinanza in particolare ad Umberto II il “Re di Maggio”. Cerimoniere di molte feste pisane, Moschini era impossibile non riconoscerlo nella calca generale: il suo tono di voce, basso e forte, spiccava. Da domani, saremo tutti più soli. Tocca ai pisani contemporanei, tutti, prendere esempio da lui, rimboccarsi le maniche per continuare “nell’impegno della Pisanità”: sì “impegno” come senso del dovere valido per tutti quanti che Pisa la vivono quotidianamente in tutte le sfaccettature, “impegno” per tramandarne le feste religiose e storiche, gli eventi importanti, le sue eccellenze, la sua storia che rischiano, nel mare magnum di un livellamento verso il basso della qualità e della quantità delle conoscenze culturali delle società di oggi, di affievolirsi. Grazie di tutto Umberto!”

IL PRESIDENTE
(Dr Franco Ferraro)

Darsena Europa a Livorno. Il mio nome è Galloprovincialis e non sono io la cozza.

COMUNICATO STAMPA

Pisa, mercoledì 17 Marzo 2021

DARSENA EUROPA A LIVORNO.
Il mio nome è Galloprovincialis, Mytilus Galloprovincialis e non sono io la cozza.

Facendo seguito ad un articolo apparso giorni fa su un quotidiano locale che riferiva la presenza di “ cozze inquinate “ reperite davanti al porto di Livorno, non possiamo che essere preoccupati se veramente i fondali fossero tossici, e i suoi sedimenti potrebbero essere riversati al Calambrone dove livornesi e pisani già si lamentano per le maleodoranze provenienti anche dalla zona industriale (vedi comunicato del 28/8/2020 http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2020/calabrone-per-arpat-non-e-tutto-nella-norma).
Il precedente Presidente dell’Autorità portuale di Livorno quando era in carica all’APAT, ora Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale ( ISPRA) ha meritoriamente contribuito alla stesura dell’esaustivo “Manuale per la movimentazione dei sedimenti marini” da applicare alla gestione della bonifica dei Siti d’Interesse Nazionale S.I.N. (decreto legge del 15/7/2016 n°173) come quello di Livorno.
Questo manuale dell’ISPRA definisce come caratterizzare i fondali anche dal punto di vista eco tossicologico e prescrive, per esempio, di verificare la perdita della bioluminescenza del batterio Vibrio fischeri, l’inibizione della fecondazione delle uova del Paracentrotus lividus ( il riccio) , le anomalie di sviluppo larvale del Mytilus Galloprovincialis (mollusco bivalve) etc.
In base ai risultati di tossicità, il manuale definisce come poter utilizzare i sedimenti (vedi tab.2.2 pag.25 del Manuale): utilizzarli per il ripascimento di arenili, oppure per avviarli a discarica o in bacini di contenimento. Come esempio applicativo, si vedano le richieste prescrittive del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici per eliminare le criticità rilevate per il progetto dello sviluppo del porto di Piombino (vedi Adunanza del Consiglio Superiore 20/12/2013; n°101 /2013 del protocollo).
L’attuale intossicazione da benzopirene del Mytilus, dovuta agli sversamenti accidentali di carburanti e reflui di sentina, dovrebbe allarmarci perché ci evidenzia quale inquinamento avremo quando mega navi scaleranno la Darsena Europa di Livorno.
Inquinamento non solo chimico ma anche da specie aliene: già ora il Mediterraneo è invaso da circa 800 specie qui trasportate dalle acque di zavorra e dalle incrostazioni degli scafi (https://unric.org/it/imo-il-progetto-glofouling-e-il-nuovo-film-ocean-aware/).
Le reazioni di indignazione apparse sulla stampa per le “cozze inquinate” stupiscono e vanificano gli sforzi che a Livorno sono stati fatti per applicare una cultura scientifica alla gestione del mare: si sono tenuti convegni di ecotossicologia (piazzale del Pamiglione, Piazza del Municipio) a cui ha partecipato anche il locale Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata, sono stati pubblicati i principi per una crescita blu con la “Carta di Livorno” del 2014, si sono inaugurati alla “Dogana dell’acqua” i “Laboratori di ecotossicologia e trattamento dei sedimenti marini” dell’ISPRA con il supporto della Scuola Superiore di S. Anna di PISA.
Mentre le amministrazioni si pongono obiettivi di mobilità coerenti con quelli dell’ONU (vedi obiettivo n°13 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile), mentre l’Europa promuove “iniziative faro” per uno sfruttamento efficiente delle risorse, perché i nostri rappresentanti non si impegnano a far ridurre l’inquinamento dovuto ai fumi emessi dalle navi che usano olii carburanti poco raffinati con alta percentuale di zolfo?
Si adoperino cioè a far includere le coste italiane nella lista “Emission Control Areas”, ECAs, istituita dall’agenzia dell’ONU International Maritime Organization IMO, come opportunamente hanno già fatto Stati Uniti, Canada e paesi baltici.
In conclusione, ci aspettiamo che i Sig.i Sindaci delle nostre due città tutelino la salute e adottino soluzioni idonee scegliendo fra le molte tecnologie e processi disponibili.
Già il precedente governo considerava solo Genova e Trieste come porti strategici, (https://www.shippingitaly.it/2021/01/29/il-porto-di-livorno-dimenticato-dal-pnrr/), ora dobbiamo prendere coscienza che dopo il collegamento ferroviario di La Spezia con l’interporto di Prato, Livorno non è più il solo porto di Firenze: non è quindi il caso che i nostri amministratori rivedano il progetto della Darsena Europa senza illudere le persone come per il fallimentare People mover dell’aeroporto di Pisa?

P.S.:
Ah, stavo per dimenticare: state attenti che d’estate l’alga Ostreopsis cf. ovata, quella dinoficea bentonica potenzialmente tossica dei mari tropicali e subtropicali, fa visita sulle nostre coste ( vedi http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/acqua/balneazione/ostreopsis-ovata ).

Per “ Associazione degli Amici di Pisa “- Franco Ferraro