Giugno Pisano 2011: il bilancio degli Amici di Pisa

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Pisa, lunedì  27 Giugno 2011 -2012 stilepisano

COMUNICATO STAMPA

Oggetto: Giugno Pisano. Il punto degli “Amici di Pisa”.

            Il nostro sodalizio va a fare un primo bilancio sulle attività che si sono svolte in questo mese facendo per forza una premessa. Il PDL ha avanzato proposte in merito alle tradizioni cittadine. Non ci interessa il colore politico di chi le ha esposte: l’elogio sarebbe andato a chiunque, nell’arco politico pisano, avesse avuto la stessa idea, segno di cultura e rispetto della città. Quali proposte? Per il Gioco del Ponte, l’individuazione di sedi civili per le dodici Magistrature è fondamentale per avvicinare davvero i cittadini alla vita dei rioni, veri e propri spazi sociali giocoponteschi e di sana pisanità. Il Gioco dovrà essere non più una semplice “manifestazione culturale-rievocativa” – effimera, fine a sé stessa, costosa e facente la gioia di pochi a cui assistere con distacco, da spettatori. Il Gioco dovrà diventare una FESTA, in cui non solo combattenti e figuranti, ma tutti i Pisani di ogni sesso, censo e colore politico, si ritrovino e si identifichino; una FESTA vissuta dalla gente durante tutto l’anno negli spazi sociali delle Magistrature Civili, a cui partecipare con gioia e passione perché è la FESTA celebrativa dell’Identità Pisana, identità in parte toltaci dai fiorentini nei secoli passati ma ancora viva e recuperabile.

            In tale logica riteniamo che l’Ufficio Manifestazioni Storiche del Comune debba cambiar nome nel più serio e meno banale Ufficio Feste Storiche (o Pisane, o Civiche, o Cittadine). Estendendo il concetto, è assolutamente da evitare di definire il Gioco, le Regate, il Capodanno Pisano, il 6 agosto e in generale ogni cerimonia che preveda un corteo con figuranti, alfieri e tamburini con l’insulso termine di “folclore”. Per folclore s’intende l’insieme delle tradizioni di un popolo destinate ad un consumo turistico, più che generati da un sano sentimento popolare: il contrario di ciò che le nostre Feste sono o devono tornare ad essere!

             Ecco il giudizio dei singoli appuntamenti:

        

    56ma Regata delle Antiche Repubbliche a Venezia: pessimo il comportamento del giudice di gara, ancora peggiore la cura delle corsie di regata che..non c’è stata. Il nostro valoroso equipaggio ha percorso decine di metri in più per arrivare secondi a 33 centesimi di secondo: un torto che non poteva essere sottaciuto. L’annullamento della Regata è frutto della pochezza di giudizio in gara. Nelle prossime edizioni ciò non dovrà più ripetersi: la garanzia di regolarità va garantita. Benissimo i “nostri” ai remi: va coltivato ancora di più la costruzione di un vivaio capace di sfornare “ragazzotti” forti e vincenti!

            Luminara: ecco le dolenti note! Vista la presenza dell’Ambasciatore dell’Unesco ci saremmo aspettati finalmente, una regolamentazione dei banchetti sui Lungarni, una alta qualità complessiva, una cura maggiore dei dettagli.  Non è stato controllato, con i dirigenti di settore, il lavoro generale facendo una meticolosa “rivista” di tutta l’organizzazione: controllare il lavoro degli altri “non è fare il cane” ma avere rispetto del lavoro che si fa, responsabilità verso il proprio ruolo e il contribuente oltre che annotare errori di impostazione. Che si sono visti. L’impressione è che il tutto sia stato preparato alla bell’e meglio all’ultimo tuffo. Se la coreografia pirotecnica è stata eccellente, i troppi buchi neri hanno dato uno stridente contrasto. La parte peggiore l’abbiamo vista tutti alla fine dei fuochi: risse, ubriachi, pronto soccorso preso d’assalto. Lo sappiamo tutti che la sera il centro storico di Pisa è pieno di ubriachi e vandali: per San Ranieri c’era solo da aspettarsi il peggio e l’Amministrazione Comunale ha avuto la colpa di non essere stata capace di fronteggiare, organizzandosi per tempo, nessuna situazione critica: dall’abusivismo al presidio di piazze e luoghi di ubriachezza e spaccio storici. Peggio che peggio, l’indegno corteo blasfemo contro San Ranieri messo su, ancora un volta, dal solito cantiere sociale e fatto spacciare per atto goliardico: Signori, noi la goliardia la conosciamo bene ed è tutta un’altra cosa.!

            Palio di San Ranieri: l’Amministrazione Comunale ha avuto quest’anno un’idea tragica. Sfrattare al giorno dopo –il 18-la processione in onore dell’850mo della morte del Santo Patrono per far posto alla notturna del Palio: così ci sarebbe stata più gente. Penosa l’idea, brutta la realizzazione: dai lungarni non si vedevano nemmeno i montatori che si arrampicavano sulle corde.

            Gioco del Ponte: incredibile ma vero, ciò che sembrava la parte debole del Giugno Pisano si è rivelata quella meno peggio realizzata. Le note dolenti? L’assenza dei costumi dei giudici, troppi tempi morti nel corteo storico, biglietti falsi per le tribunette, corteo dei bambini gioioso ma troppo povero. Anche la scelta della notturna non ci convince: è necessario andare in battaglia ancora con la luce solare  per garantire ciò che le luci elettriche non possono. Il luccichio delle armi, il carrello ben visibile, la scena colta in luce piena. Anche queste sono emozioni. Un plauso infine, all’idea ben fatta, del corteo in Corso Italia degli alunni delle Scuole Calandrini: congratulazioni!

                                                          Cordiali saluti.

     IL PRESIDENTE

(DR. FRANCO FERRARO)