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GLI AMICI DI PISA A DIFESA DEL LITORALE PISANO

COMUNICATO STAMPA

Pisa, 30 Maggio 2020

Difesa del litorale pisano:

gli Amici di Pisa scendono nuovamente in campo

“Gli ADP sono scesi ancora una volta in campo per difendere l’integrità delle spiagge del litorale pisano che, è bene sottolineare, sono parte integrante del Parco Naturale di Migliarino San Rossore. La minaccia è rappresentata dalla Darsena Europa, mega-progetto di espansione a mare del porto di Livorno con nuova diga di 1500 metri, e con nuovi fondali fino a 16 metri per competere con altri scali.
Sicuramente porterà rischi ambientali.
Opera calata dall’alto che non si integrerà con la piana di Pisa che verrà letteralmente saltata con passante ferroviario verso Pontedera.
Costosissima (con un costo complessivo di circa 660 milioni di euro) ed inutile e in quanto i 22 porti commerciali italiani hanno una capacità di riempimento dei loro terminal containers solo del 67%. Devastante per le spiagge del litorale pisano in quanto sono spariti pezzi interi di arenile per le alterazioni delle correnti marine ogni volta che a partire dal 1855 sono state costruite nuove dighe a mare a Livorno: peggioramento della qualità ambientale e paesaggistica, invasione di specie aliene contenute nelle acque di zavorra delle navi che sono prelevate o espulse per ottimizzare la linea di galleggiamento al variare del carico trasportato.
Ricordiamo che già nelle acque prospicienti Marina di Pisa è già stata rilevata la presenza dell’alga Ostreopsis potenzialmente tossica, prelevata dai mari tropicali e qui espulsa con il meccanismo sopra descritto. E’ molto più utile investire tali soldi nella sanità (vicenda Covid docet), nella ripartenza dell’industria, del commercio e nell’aiuto alle classi più deboli. Pertanto esortiamo l’intero consiglio comunale pisano, in nome dei voti chiesti, di impegnarsi a salvaguardare l’integrità delle spiagge del litorale pisano. Non un solo metro di sabbia deve andare perso.

Il Presidente Amici di Pisa
Stefano Ghilardi

CPATA. TRASPORTI INTEGRATI. NON E’ FANTASCIENZA.

COMITATO PICCOLI AZIONISTI TOSCANA AEROPORTI
AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE LOCALI E NAZIONALI

Pisa, 16 Maggio 2020

Oggetto: TA, AV, Trasporti integrati e Fantascienza?

Uno studio ventennale su 56 aeroporti e 28 città europee, ha dimostrato che i treni ad alta velocità (A V) agevolano il trasporto aereo, in quanto nella maggior parte di tali aeroporti, il traffico aereo è aumentato, nonostante la diminuzione dei voli a corto raggio, sostituiti dall’AV, per il contemporaneo aumento dei voli a lungo raggio, più redditizi per gestori e compagnie aeree. L’AV ha aiutato anche la crescita delle compagnie aeree low-cost. Il traffico aereo tra Parigi e Bruxelles e tra Colonia e Francoforte è scomparso, per l’utilizzo dell’AV che collega i 2 HUB aeroportuali. Lo studio dimostra che i passeggeri, su distanze medie, utilizzano l’AV, per tempi inferiori o uguali ai voli ed il volo, soprattutto low-cost, per distanze più lunghe. Oggi due treni Frecciargento collegano Fiumicino, con Firenze, in 1 h 54’ e Pisa, in 2 h 42’, tempi che si ridurranno completando tutto il percorso con l’A V, in conformità agli orientamenti green UE, che incentivano l’utilizzo dell’A V sotto i 500Km.
Il COVID 19, ha bloccato il trasporto aereo mondiale, confermando la vulnerabilità del settore, in cui anche grosse compagnie e gestori aeroportuali hanno dovuto ristrutturarsi e ripensare a nuove modalità operative. Alla luce di tali considerazioni è interessante la condivisione di TA, col gestore aeroportuale pugliese (AdP; Bari, Brindisi, Foggia, Grottaglie) ed ENAC, del medesimo protocollo di ripartenza del settore, sperimentato contemporaneamente a Bari, Firenze e Pisa e che prevede: misurazione della temperatura dei passeggeri con termo scanner e termo-camere, test sierologici, distributori automatici di guanti e mascherine. Sinergia che sta proseguendo con la loro partecipazione al bando indetto per la costruzione e gestione dell’aeroporto albanese di Valona e con l’inaugurazione di un volo Firenze-Bari. Entrambe le società gestiscono voli low cost, nei bacini di traffico Centro-Nord e Mediterraneo e coprono le necessità e dei versanti tirrenico ed adriatico, per cui potrebbero nascere sinergie interessanti per il futuro. AdP gestisce infatti Grottaglie, unico aeroporto europeo, destinato a diventare Spazioporto, progetto, pochi anni fa considerato fantascienza, ma oggi ritenuto realtà, non solo per il turismo spaziale, interesse prevalente di Virgin, ma per voli commerciali suborbitali, fino a 100km da terra.

Il Presidente del Comitato Piccoli Azionisti di Toscana Aeroporti
Dr. Conzadori Gianni

CPATA. AEROPORTO DI PISA, SUGGERIAMO AL SINDACO…

COMITATO PICCOLI AZIONISTI

di TOSCANA AEROPORTI

AGLI ORGANI DI STAMPA LOCALI E NAZIONALI

Pisa, 11 Maggio 2020

OGGETTO: Suggeriamo al Sindaco

La Commissione europea ha invitato gli Stati membri dell’area Schengen a prorogare di altri 30 giorni, fino al 15 giugno, la restrizione dei viaggi non essenziali verso l’Ue e di revocare gradualmente i controlli alle frontiere interne prima di allentare quelli alle frontiere esterne. Le Compagnie aeree affermano di non poter operare col distanziamento dei passeggeri ad 1 metro, perché un load factor inferiore all’80% non è profittevole. Alle Società di Gestione aeroportuali mancano i passeggeri per far vivere pienamente le attività aeroportuali. Il turismo e l’indotto collegato agli aeroporti, compresi i collegamenti gomma-ferro, sono bloccati. A Pisa si riacutizzerà il problema Pisamover. T. A. ha dichiarato che a causa del COVID 19, sposterà i lavori del terminal a fine 2022, inizio 2023. Il Sindaco Conti, controllando lo stato di avanzamento dei lavori programmati sul Galilei, si dichiara soddisfatto per i lavori in corso sull’adeguamento dello smistamento bagagli agli standard 3 UE ed il raccordo Echo, con riqualificazione parziale del piazzale aeromobili. Ricordiamo che il principale intervento previsto sul Galilei è l’ampliamento del Terminal, già approvato, in autofinanziamento per SAT, da ENAC, nel 2014, col suo Master Plan da 7 milioni di passeggeri. Il progetto, poi revisionato da TA, è stato presentato al Sindaco, a luglio 2018 e gennaio 2019, con gl’interventi previsti dal nuovo Master Plan TA, 2018-2028, inerenti: la pista secondaria di rullaggio, il raccordo Echo, l’ Apron, per l’ampliamento dell’area di stazionamento aerei, la realizzazione di un Hub di manutenzione e l’ampliamento de Terminal (previsto per fasi, la 1^ di 37 milioni di €), per una capacità aeroportuale di 6,5 milioni di passeggeri e l’aumento della superficie totale da 35.900 a 63.800 mq, i gates, da 16 a 23, i varchi security, da 8 a 10 e le aree commerciali di 2.300 mq. E’ vero che sarà difficile recuperare immediatamente i passeggeri pre-Covid, ma proprio la loro minor presenza permetterebbe di effettuare i lavori senza creare disagi e rispettare gli accordi sottoscritti con ENAC. Suggeriamo al Sindaco, come fatto da Enti ed Amministrazioni che, approfittando della minor mobilità di uomini e mezzi del lockdown, hanno effettuato interventi manutentivi e realizzato opere necessarie, di chiedere, come azionista pubblico di TA, d’iniziare i lavori sul Terminal, contando anche sui circa 13 milioni di utili 2019, accantonati da TA per tutelare la sua solidità patrimoniale, che potrebbero aiutare ad accedere a finanziamenti, in attesa che il Governo chiarisca come aiutare il settore in crisi, con i 10 miliardi sollecitati da ENAC.

Il Presidente dei Piccoli Azionisti T A
Dr. Gianni Conzadori

CPATA. LE OPERE PREVISTE SUL “GALILEI”.

COMITATO PICCOLI AZIONISTI

di TOSCANA AEROPORTI

AGLI ORGANI DI STAMPA LOCALI E NAZIONALI

Pisa, 8 Maggio 2020

OGGETTO: Le Opere previste per il Galilei

Il progetto di ampliamento del Terminal, del luglio 2018, è stato integrato e presentato al Sindaco di Pisa Conti, a Gennaio 2019, dettagliando gli interventi previsti dal Master Plan 2018-2028 e relativi alla pista secondaria di rullaggio, al raccordo Echo, all’ Apron e all’ampliamento dell’area di stazionamento aerei e la previsione di realizzazione di un Hub di manutenzione aeromobili.
L’ ampliamento del Terminal è previsto per fasi, la prima (37 milioni di euro) permetterebbe di aumentare la capacità aeroportuale a 6,5 milioni di passeggeri annui, la superficie totale da 35.900 a 63.800 mq l’incremento dei gate (da 16 a 23), i varchi security (da 8 a 10) e le aree commerciali di 2.300 mq.
Il Sindaco Conti riferisce di aver controllato lo stato di avanzamento lavori, verificando che attualmente si sta lavorando per adeguare lo smistamento bagagli agli standard 3 UE e per ultimare il raccordo Echo, con riqualificazione parziale del piazzale aeromobili
T. A. ha dichiarato che a causa del COVID 19, sposterà i lavori del terminal a fine 2022, inizio 2023. E’ vero che prima sarà difficile recuperare i passeggeri precisi, ma proprio la loro carenza attuale permetterebbe di effettuare i lavori, previsti a fasi, senza creare loro disagi e rispettare gli accordi di programma 2018-23, sottoscritti con ENAC. I circa 13 milioni di utile 2019, che T A ha fatto bene ad accantonare, a garanzia della crisi Covid19, rinunciando alla distribuzione di utili e tutelando così la sua solidità patrimoniale, potrebbero aiutare ad accedere a finanziamenti, in attesa che il Governo chiarisca come intende aiutare il settore in crisi, con i 10 miliardi sollecitati da ENAC.

Il Presidente dei Piccoli Azionisti T A
Dr. Gianni Conzadori

CPATA. PREVENZIONE, ADDESTRAMENTO E SOLIDARIETA’ IN TEMPO DI CORONAVIRUS

COMITATO  PICCOLI  AZIONISTI TOSCANA  AEROPORTI

AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE LOCALI E NAZIONALI

                                                        Pisa, 20 Maggio 2020

Prevenzione, addestramento e solidarietà in tempo di COVID-19

Il diffondersi del COVID 19 ha bloccato il trasporto aereo commerciale internazionale. A livello nazionale, inizialmente sono rimasti aperti solo 17 aeroporti rilevanti per i bacini di traffico serviti e la continuità territoriale. In Toscana, pur rimanendo il Vespucci disponibile ad assicurare emergenze e logistica, l’aeroporto di Pisa, infrastrutturalmente idoneo a garantire un’operatività senza restrizioni, per ricettività di passeggeri-merci, lunghezza di pista e servizi garantiti dalla 46^ Brigata Aerea (BA), è rimasto sempre operativo.

Pur se ridotta, l’attività commerciale del Galilei proseguirà con la sperimentazione del protocollo di ripartenza del settore, contemporaneamente affidata da ENAC agli aeroporti di Bari, Firenze e Pisa e che prevede: la misurazione, con termo camere e termo scanner, della temperatura dei passeggeri, test sierologici e distributori automatici di mascherine e guanti.

La pandemia ha fatto riscoprire sentimenti come la solidarietà e l’altruismo, che hanno contraddistinto non solo le categorie dei medici, paramedici e volontariato, ma anche del personale della 46^ Brigata Aerea (BA), da sempre addestrato a portare soccorso alle popolazioni colpite da guerre, carestie, calamità naturali, ecc., alle volte pagando l’abnegazione del personale con la vita, come a Kindu o nelle missioni antincendio.

La 46^ BA ha dovuto e potuto allestire improvvisamente missioni di trasporto di milioni di mascherine, tamponi, materiale sanitario e soprattutto di pazienti infetti, in strutture idonee bio-contenitive, contando sulla preparazione del proprio personale, da sempre addestrato e testato a procedure certe e soprattutto a prevenire l’insorgere di emergenze o nella malaugurata ipotesi del loro manifestarsi, ad affrontarle con procedure provate periodicamente.

Prevenzione, addestramento e rispetto di procedure conosciute, aiuterebbero ad affrontare anche emergenze come le pandemie. Superato il COVID 19 sarà utile analizzare gli errori fatti in questi tre campi, nei vari settori coinvolti, compreso il sanitario.

Il Presidente del Comitato Piccoli Azionisti di Toscana Aeroporti

Dr Gianni Conzadori

DOPO IL CORONAVIRUS, LA GRANDE PISA !

Pisa, 15 Maggio 2020

LETTERA APPELLO A TUTTE LE CATEGORIE ECONOMICHE E SOCIALI PISANE

DOPO IL CORONAVIRUS LA GRANDE PISA !

L’epidemia del Coronavirus lascerà cicatrici profonde per molto tempo, ai danni causati dalla perdita di vite umane e affetti cari si sommeranno presto gli ingenti danni economici e conseguenti riflessi sociali della più grande crisi mai vissuta dal Dopoguerra, come allora servirà da parte di tutti un grande sforzo comune di ripartenza e ricostruzione.

A Pisa, come in tanti luoghi in Italia e nel Mondo abbiamo assistito a molteplici manifestazioni di attaccamento e amore per il proprio territorio e le sue comunità, in tanti lo hanno fatto ad esempio sui Social condividendo video che da Piazza del Duomo al mare, dalla Certosa ai Bagni di Pisa mostravano la grande bellezza dei nostri luoghi più amati ai quali abbiamo dovuto temporaneamente rinunciare per stare nelle nostre case a combattere la diffusione del terribile virus.

Nei prossimi mesi ed anni ci aspettano grandi sfide da superare, dobbiamo prepararci ad affrontarle consapevoli delle minori risorse disponibili che andranno utilizzate al meglio e senza spreco, ma anche delle potenzialità che queste comunità e questi territori continuano ad avere.

Dobbiamo tutti prendere coscienza che gli strumenti del passato non avranno più la stessa efficacia, serve una vera svolta, un reale cambiamento di strategia rispetto al passato per riprogettare il futuro dei nostri territori. Tutte le categorie economiche, sociali, istituzionali, sono chiamate a questo sforzo unitario per l’interesse primario delle nostre comunità.

Questa crisi ha ancora e per l’ennesima volta evidenziato l’anacronistico spezzatino istituzionale che fraziona e divide inutilmente il nostro territorio in tanti comuni, un esempio plastico è la recente negazione del litorale per i pisani di Ghezzano o durante la fase più acuta dell’emergenza l’impossibilità di fare la spesa in un supermercato distante poche centinaia di metri solo perché in un altro Comune.

I cittadini pisani, dentro e fuori le mura, residenti in campagna o sul litorale si sentono una sola comunità, la loro vita e i loro spostamenti quotidiani sono vissuti come se fossimo già in un unico territorio, la politica deve prenderne atto e rispettare questo sentimento unitario, va messa immediatamente fine a questa inutile e ingiustificata divisione istituzionale.

Questa divisione che già prima della crisi da Coronavirus pesava come un macigno sulle possibilità di sviluppo e crescita non è più sostenibile, occorre invece essere uniti e più forti, avere maggiore peso istituzionale sui tavoli decisionali che contano, proteggere e sviluppare le nostre eccellenze, ciò che è avvenuto sia per l’Aeroporto che per le nostre spiagge. I tentativi di depauperamento delle nostre eccellenze avrebbero dovuto insegnarci la lezione.

La classe politica locale metta quindi in secondo piano le logiche partitocratiche e lavori assieme per l’interesse di cittadini e imprese, si lavori su un contenitore grande, per attrarre maggiori investimenti e specializzazioni, su progetti di elevata competenza per la riqualificazione urbana, la sinergia turistica, la semplificazione burocratica, la rete infrastrutturale e la compatibilità ambientale.

Una svolta vera e radicale con un Comune Unico dell’Area Pisana, la “Grande Pisa” da 200mila abitanti per ripartire insieme e con maggiore forza.

Rivolgiamo questo appello a tutte le categorie economiche, politiche, sociali perché lo facciano loro, si abbia coraggio, si faccia sentire forte la propria voce, si uniscano i pisani oggi divisi per una nuova stagione di prosperità e sviluppo per tutti.

Il Presidente   

Stefano Ghilardi

CPATA. IL CORONAVIRUS PEGGIO DELL’11 SETTEMBRE.

COMITATO PICCOLI AZIONISTI T.A.

                                                                Pisa, 24.04.2020

agli  organi di stampa locali e nazionali

Il COVID 19 peggio dell’11 Settembre

La pandemia del Coronavirus, diffusasi velocemente nel mondo globalizzato, ha provocato uno stop rilevante alle attività produttive e condizionato pesantemente i trasporti pubblici nazionali ed internazionali, sinora artefici di spostamenti veloci di persone e merci, a prezzi sempre più convenienti, grazie a politiche di massima utilizzazione del fattore di riempimento dei vari vettori di trasporto (load factor), importante soprattutto nel settore aereo.  Partendo dalla certezza che il Covid-19 sarà sconfitto solo dal vaccino, disponibile fra 12-18 mesi, per la vaccinazione di massa, occorre riflettere su come contenerlo e conviverci nel frattempo.  Dal punto di vista sanitario la pandemia ha evidenziato che occorre rafforzare i presidi medici, erroneamente accantonati per esigenze finanziarie e stringere accordi internazionali per affrontare prontamente ed uniformemente eventi analoghi, prevenendone le ripercussioni negative.

Gli obiettivi finanziari e gestionali del settore dei trasporti, sono condizionati dai flussi turistici che purtroppo in Italia riprenderanno lentamente, in quanto il trasporto aereo, dopo il lockdown, prevede di recuperare i flussi del 2019, nel 2021/23 o pessimisticamente nel 2023/24. Nel frattempo i social propongono soluzioni fantasiose per la sua ripresa, bocciate sul Financial Times da Ryanair, principale compagnia low cost operante in Italia che in particolare preferirebbe non riprendere a volare non ritenendo profittevole un load factor del 66%, corrispondente ad un posto vuoto tra i sedili.

Certamente gli Enti regolatori internazionali decreteranno le normative di sicurezza da seguire, che, da provvisorie diventeranno poi definitive, come accaduto dopo l’attentato delle Torri Gemelle e ciò comporterà aggravi di costi e tempi che, aggiunti ai mancati guadagni, condizioneranno gli investimenti infrastrutturali del settore. Probabilmente pensava a ciò il sindaco Nardella, per il post COVID 19, suggerendo di mutare le attuali abitudini ed invitando la Regione a tirare una linea perriformare tutti i modelli gestionali e richiedere ai partner privati di fare altrettanto per quanto riguarda tutto il sistema, trasporto pubblico locale e anche trasporto internazionale”  e riferendosi al Polo aeroportuale toscano, pur non avendo ruoli diretti, sostenendo che “cambiando il sistema mondiale dei trasporti, anche il sistema toscano si adeguerà”.

Gli effetti subiti dal trasporto aereo a causa della strage dell’11 settembre, che procurò 3.000 morti, sono noti, ma, pur con precauzione, il settore non si bloccò. Sinora in America i morti per COVID 19 sono circa 47.000, l’Italia ne conta 25.500, ma il traffico aereo ed i flussi turistici sono praticamente inesistenti ed il blocco delle attività produttive è generalizzato.

Il Presidente del Comitato Piccoli Azionisti di T.A.

Dr. Gianni Conzadori

COVID-19. NIENTE SARA’ COME PRIMA MA OCCORRE PENSARE AL FUTURO.

Pisa, 23 Aprile  2020                      

COVID 19- Niente tornerà come prima, ma occorre pensare al futuro.

Dalla stampa locale rileviamo che l’Unione Industriale, la Camera di Commercio, altre categorie imprenditoriali, Provincia, Comuni oltre 20.000 abitanti hanno chiesto un incontro col presidente della Regione per sollecitare la realizzazione di opere come “tangenziale di Nord/Est, la Fi/Pi, il potenziamento ferroviario Firenze-Pisa, che può avere ricadute positive anche sugli scali aeroportuali, e la Tirrenica “. Queste dichiarazioni non possono che far piacere ai nostri concittadini, ma anche a tutti gli abitanti della Toscana costiera. Vorremo aggiungere, inoltre che pochi giorni fa il sindaco di Firenze Nardella, riferendoci all’aeroporto fiorentino, pur dichiarandosi di non aver ruoli diretti, sostiene che: “cambiando il sistema mondiale dei trasporti, anche il sistema toscano si adeguerà”.

Quindi gli “Amici di Pisa”, orgogliosi di aver proposto da tempo la realizzazione di quanto sopra esposto, si compiacciono che finalmente autorevoli rappresentanti di associazioni imprenditoriali ed Enti pubblici prendano atto che il futuro della nostra Regione non può prescindere dalla realizzazione di opere non soltanto necessarie per il suo sviluppo, ma opportune anche per dare nuovo impulso alla sua economia. Comunque speriamo che non siano i soliti comunicati che si fanno prima delle elezioni.  

Con l’occasione desideriamo aggiungere a quanto già esposto dagli “ Amici di Pisa “, che ritengono opportuno la realizzazione di altre infrastrutture, ed in particolare: aggiungere una terza corsia all’A11 completandola fino a Grosseto, implementare il collegamento ferroviario veloce con Firenze,  spostare l’attuale “collo d’oca” ferroviario nella linea PISA-VADA così da liberare un’area da destinare alla 2° pista di atterraggio dell’aeroporto Galilei,  utilizzare la ferrovia elettrificata a binario unico PISA-VADA non solo per le merci ma anche per i passeggeri provenienti dai comuni dell’entroterra continuandone poi l’elettrificazione fino a Volterra. E per quanto riguarda la nostra città, irrobustiamo o ricostruiamo l’attuale declassificato e fragile “ponte della Cittadella” per percorrerlo nei due sensi di marcia, ed infine mettiamo a disposizione dell’Università/CNR uno spazio lungo il “canale dei navicelli” per realizzare una “vasca di simulazione” da utilizzare per i test di erosione costiera utilizzando a questo nuovo scopo, per esempio, lo stabilimento ex-Siticem da anni abbandonato. Senza dimenticare il progetto della Terzanaia, luogo che prima o poi andrà sistemato nel rispetto della storia di Pisa.

Senza trascurare inoltre il di trasporto pubblico a Pisa; molte i nostri convegni sull’argomento hanno auspicato una nuova tranvia

         Nella speranza che finalmente prevalga il buon senso e la collaborazione tra il pubblico e il privato per il bene comune dei nostri cittadini, auguriamo buona fortuna a chi parteciperà all’incontro con il presidente Rossi.

Il Presidente dell’Associazione Amici di Pisa

Dr. Stefano Ghilardi

CPATA. TRASPORTO AEROPORTUALE. IL COVID CI INSEGNA A RAGIONARE.

                        COMITATO PICCOLI AZIONISTI T.A.

                                                                                      Pisa, 14.4.2020

agli organi di stampa locali e nazionali

Oggetto: Il COVID 19 ci insegna a ragionare

La pandemia del Coronavirus si è sviluppata ad una velocità impressionante anche grazie alla globalizzazione ed ai moderni mezzi di trasporto che facilitano gli spostamenti di persone e merci. Siamo tutti impegnati a limitare la sua diffusione e le strutture pubbliche, colte di sorpresa, lavorano in affanno per evitare perdite di vite umane e per limitare le ripercussioni sui sistemi produttivi.   Il Covid19 non terminerà a breve, per cui dovremo imparare a conviverci, rafforzando i presidi medici erroneamente accantonati per esigenze finanziarie ed a sollecitare accordi internazionali per affrontare globalmente eventi analoghi e prevenire le ripercussioni di varia natura collegate.

La pandemia ha provocato uno stop rilevante alle attività produttive nazionali, fra cui quella dei trasporti, i cui obiettivi finanziari e gestionali sono fortemente basati sull’apporto del turismo, che purtroppo si riprenderà lentamente e con modalità diverse.

        In Toscana il sindaco di Firenze Nardella suggerisce mutamenti nelle abitudini ed invita la Regione a tirare una linea per “ riformare tutti i modelli gestionali e richiedere ai partner privati di fare altrettanto per quanto riguarda tutto il sistema, trasporto pubblico locale e anche trasporto internazionale”  e riferendosi all’aeroporto fiorentino, pur chiarendo di non avere ruoli diretti, sostiene che “cambiando il sistema mondiale dei trasporti, anche il sistema toscano si adeguerà”.

                                                                                                      Aggiungiamo che per quanto riguarda la miglior gestione integrata dell’area costiera è urgente mettere in cantiere opere necessarie per lo sviluppo territoriale (terza corsia dell’A11, collegamenti ferroviari veloci da Firenze alla costa, strade di collegamento costiero ed all’interno della nostra provincia, tangenziale di N/E, ecc.) e che darebbero respiro alla sua economia e lavoro a migliaia di persone, per far fronte alle elementari emergenze economiche delle loro famiglie.

Il Presidente del Comitato Piccoli Azionisti di T.A.

Dr. Gianni Conzadori

 

PERETOLA. LA GIUNTA REGIONALE NON DEMORDE.

Pisa, 3.4.2020

Agli organi di stampa locali e nazionali

La Giunta Regionale non demorde sul progetto del nuovo aeroporto fiorentino

La sentenza del Consiglio di Stato, che ha bocciato il progetto della costruzione di un nuovo aeroporto a Firenze ha sollevato numerose critiche; chi propone un Commissario Straordinario, chi pensa di impugnare la sentenza, altri che paventano un danno all’economia fiorentina e a una riduzione dei posti di lavoro.

 A tutto ciò si aggiunge anche una recente (23/3) decisione della Giunta regionale Toscana che ha avviato un procedimento di una nuova variante al Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) per lo scalo di Peretola al fine, indubbiamente, di avviare un iter di una nuova valutazione ambientale strategica per superare le settanta prescrizioni indicate dal Consiglio di Stato nella sentenza del 13 Febbraio scorso. Ma ciò è davvero utile, specialmente in questo momento di grave crisi mondiale?

Gli “Amici di Pisa”, però, constatano che sempre più numerosi sono i politici, specialmente quelli dell’area pisana, i quali sostengono in particolare che la Toscana litoranea invece ha necessità di dotarsi di infrastrutture importanti per lo sviluppo di questo territorio ed in particolare di autostrade e di ferrovie più moderne e veloci, sostenendo che le sentenze del Consiglio di Stato non possono essere messe in discussione per non far venire meno nei cittadini la certezza che le leggi vanno rispettate da tutti.

Ribadiscono inoltre gli “Amici di Pisa” che le nostre battaglie intraprese a seguito del de-potenziamento degli ospedali toscani non erano anacronistiche, ma rispecchiavano le reali esigenze delle varie popolazioni del territorio. Ora più che mai, con in corso i terribili danni causati dalla “pandemia” richiedono che i finanziamenti pubblici regionali vadano invece a ripristinare questi presidi sanitari ed eventualmente a potenziare quelli già esistenti perché il bene primario di una collettività è la salute del cittadino.

Non possiamo più accontentarci della scuse che mancano i soldi pubblici, ma auspichiamo che questi vengano gestiti con il principio dell’accortezza del “buon padre di famiglia”, evitando, quindi, inutili sprechi, ma piuttosto con una destinazione oculata dei medesimi.

Il Presidente dell’Associazione Amici di Pisa 

Dr. Stefano Ghilardi