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Inizia il 2021. Pisa ritrovi competitività, programmazione, investimenti e qualità progettuale. Per dare lavoro, per agganciare la ripresa per tutti.

Pisa, 31 Dicembre 2020 -2021 in stile pisano

COMUNICATO STAMPA

INIZIA IL 2021. PISA RITROVI COMPETITIVITA’, PROGRAMMAZIONE, INVESTIMENTI E QUALITA’ PROGETTUALE.
PER DARE LAVORO, PER AGGANCIARE LA RIPRESA PER TUTTI.

Tutti noi abbiamo negli occhi le tragedie che il Coronavirus ha creato in termini di vite umane e di ricadute economiche e occupazionali, tanto in Italia quanto nel nostro amato territorio alfeo. Molte città italiane stanno pianificando quel futuro “che verrà” una volta smaltito, si spera con le vaccinazioni di massa, la crisi pandemica. E’ poi un gran parlare dei soldi che l’Unione Europa darebbe in prestito all’Italia proprio per superare tale crisi: tutti i territori italiani fanno “assalto alla diligenza” per finanziare la soluzione di problemi atavici o presunti. Nella speranza che in Toscana non si arrivi a chiedere finanziamenti per doppioni infrastrutturali –Peretola sarebbe doppione dello scalo pisano e della vicina Bologna, come la portuale Darsena Europa lo sarebbe del porto di Piombino, per più con probabili preoccupanti effetti ambientali e ricadute economiche- è Pisa che deve lanciare la ripresa della Costa Tirrena, riprendersi il proprio ruolo e risolvere decenni di cose non fatte. Tra queste, il completamento autostradale del corridoio tirrenico, la seconda pista al “Galilei” che tolga il sorvolo alla città, la Tangenziale Nord Est, la conversione del trasporto pubblico locale fino al Litorale da gomma a rotaia, la costruzione di un Polo della Robotica Pisana, la riproposizione del Cantiere Navale Medievale alla Cittadella ora interrato, la programmazione turistica. Tutte “pratiche aperte e giacenti da decenni, inevase” che devono assolutamente essere agganciate al Recovery Fund in grado di reggerle: Pisa non può stare a guardare gli altri che invece, laboriosi, si ingegnano ed escogitano tattiche post-crisi. L’aspetto della promozione turistica è sempre stato il tasto dolente del nostro territorio, direttamente collegato alla possibilità di spostamento e di distanziamento adesso proibito ma, iniziando a programmare adesso, ci possiamo e dobbiamo farci trovare pronti. E’ necessario, con poca spesa, costituire o ricostituire un “Tavolo Permanente del Turismo Pisano” che coordini le varie politiche turistiche e le affidi ad una figura professionale che le rilanci alle fiere di settore, un profilo che si chiama “destination manager” appunto che gestisca l’immagine e le qualità del nostro territorio e le veicoli nelle città gemellate, nelle destinazioni delle rotte aeree del “Galilei”, le esporti ai quattro venti per creare e ricreare le condizioni per un turismo di più giorni su Pisa, proprio come fino agli anni ’70 accadeva e dove Pisa era riconosciuta base per visite che si estendevano nel resto della Toscana. Certo, le cose cambiano: appunto per questo una figura che coordini e pubblicizzi le Feste Storiche Pisane, il Giugno Pisano, l’Arte Pisana, i suoi Musei e le sue Chiese, le bellezze dei nostri Monti, Parchi e Litorale è necessaria. Ripartire anche da qui, si può: volere è potere.
Buon anno cari Pisani, anche se Pisa è già nel 2021 dallo scorso 25 Marzo secondo il Capodanno e il calendario Pisano “ab Incarnatione Dòmini”.

Presidente Associazione degli Amici di Pisa
(Dr Franco Ferraro)

Comunicazione ai Soci. Riepilogo attività e rinnovo delle iscrizioni.

a tutti  i Soci ed ai simpatizzanti

Pisa, lunedì 29 Dicembre 2020 -2021 in stile pisano

Cari Soci,

                come noto la nostra società sta vivendo tempi difficili, in un tremendo intreccio tra crisi economica e sociale aggravata dalla pandemia del Covid-19 con i suoi effetti disastrosi in termini di vite umane, di salute, di perniciose ricadute occupazionali. In questa situazione, il nostro Sodalizio è stato costretto, in ossequio alle normative anti-contagio, a sospendere le attività pubbliche, le conferenze culturali e quelle care alla promozione dello sviluppo socio/economico del territorio alfeo.

Come già sapete, l’assetto direttivo degli “Amici di Pisa” a metà 2020 ha subìto dei cambiamenti al fine di operare al meglio per continuare a fornire il proprio contributo allo sviluppo culturale, economico e sociale della nostra città e di tutto il territorio pisano.

Perciò mi è stata affidata la gestione dell’Associazione fino alla scadenza naturale degli organi direttivi, riconoscendomi una lunga e fattiva esperienza nel Sodalizio oltre che un attaccamento ai valori e agli obiettivi dell’Associazione. Nel contempo, il Consiglio Direttivo ha espresso fin da subito, il suo sincero ringraziamento al Socio e Consigliere Dr. Stefano Ghilardi per il forte impegno profuso e manifestato in questi anni nella carica di presidente.

            Il Direttivo dell’Associazione degli “Amici di Pisa” nel rivolgere a Voi e alle Vostre famiglie i più sinceri auguri per il nuovo anno che sta per cominciare, conferma che si continuerà ad operare unicamente per il bene di Pisa e del popolo pisano, perseguendo i fini statutari di difesa e valorizzazione dell’impianto socio economico del territorio e della diffusione della sua Storia, Arte, Cultura, Feste Storiche Civili e Religiose.

            Speriamo davvero di poter tornare ad incontrarci dal vivo –che tanto ci manca- almeno nella prossima primavera con gli appuntamenti che ci appresteremo a organizzare ad inizio anno nuovo, sempre che le normative anti contagio lo permettano.

Se l’attività dal vivo nella nostra amata “Sala Marcelli” è stata sospesa, abbiamo continuato a lavorare da casa via computer, via telefono e ad inviare le nostre “letterine” alla stampa locale e nazionale con i suggerimenti che ritenevamo opportuno dare ai nostri amministratori in merito alle problematiche cittadine e regionali che ci stanno più a cuore, come da Statuto. Molto apprezzati sono stati i vari dossier e inchieste che abbiamo letto ultimamente su Il Tirreno in merito alle infrastrutture pisane e toscane, aeroporto “Galilei” in primis, ma anche Superstrada e Autostrada Tirrenica. Temi molto cari al nostro Sodalizio.

Vi annuncio che abbiamo fatto ricostruire completamente il sito internet dell’Associazione che negli ultimi tre anni era stato colpito e reso inutilizzabile da due distinti attacchi informatici provenienti dall’Est Europa e dall’Estremo Oriente. Ci è costato tempo e sacrifici che spero, Vorrete riscontrare. Qualche dettaglio è ancora da definire ma il lavoro più importante è fin da ora operativo.

Non è cambiato l’indirizzo web (sempre www.associazioneamicidipisa.it) e neanche la casella di posta elettronica (info@associazioneamicidipisa.it), utile anche per i moderni smartphone. Il nuovo sito è stato migliorato sia con una nuova veste grafica, sia nei contenuti spesso esclusivi, non mancano ovviamente gli aggiornamenti stampa, gli eventi e davvero molto altro ancora: tutti di voi potete consultarlo per ogni aggiornamento assieme alla pagina Facebook ufficiale “Associazione degli Amici di Pisa” e al gruppo Facebook (veste ufficiosa) anch’esso “Associazione degli Amici di Pisa”. In via di aggiornamento anche gli altri profili su Twitter, Instagram e Youtube.

            Aggiungiamo che nella primavera 2021 si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle cariche associative alle quali avranno accesso solo il Soci in regola con il tesseramento 2021.

             Per concludere, informiamo che sono aperti i rinnovi per l’anno 2021; chi lo desidera può versare la quota in questi tre modi:

  • c. Bancario IBAN: IT39R 05034 14024 000000120458
  • c. Postale n. 13757562 intestati al Sodalizio e che trovate in allegato a questa lettera.
  • direttamente presso la sede sociale che in questo tempo di Covid-19 è aperta solo su appuntamento. Per confermarne l’effettiva operatività telefonate allo 050.49905 oppure al 335. 6670238, risponderà il Consigliere Alessandro Bigagli con il quale potrete accordarVi per le modalità operative di rinnovo.

Per favorire l’adesione al nostro sodalizio anche ai più giovani il Direttivo, per ora, ha deciso di confermare anche per 2020 le quote di iscrizione che sono:

SOCIO ORDINARIO: € 25,00

   SOCIO BENEMERITO: € 40,00

L’Associazione degli Amici di Pisa, fin dal 1959 è vigile ed attenta ai problemi che assillano la nostra città, alla promozione dello sviluppo del suo impianto socio economico, alla diffusione della sua Storia, Arte, Cultura, Feste Religiose e Civili.

Aiuta Pisa a difendersi, a crescere, a svilupparsi !

Più forza agli “Amici di Pisa”, più forza ai Valori del Territorio Pisano.

Con i più affettuosi saluti.

IL REGGENTE

(Dr Franco Ferraro)

ADP e CPATA. Aeroporto. E’ sbagliato isolare il Consiglio Comunale di Pisa

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
E COMITATO PICCOLI AZIONISTI TOSCANA AEROPORTI

a tutti i quotidiani locali e nazionali

Pisa, 22 Dicembre 2020

Oggetto: E’ sbagliato isolare il Consiglio Comunale

Avevamo eccepito riserve sulla decisione unilaterale di CAI, comunicata ai mercati a nome di altra società di cui è socia, dell’iniziativa presa nei confronti di uno dei soci pubblici di Toscana Aeroporti (TA), il Comune di Pisa. Non condividiamo né la decisione, né la prassi seguita e prendiamo atto della successiva approvazione all’unanimità del CDA di TA (quindi anche del rappresentante della Camera di Commercio di Pisa) insieme al Collegio Sindacale, dell’irrituale precedente iniziativa unilaterale di CAI, di interrompere i rapporti istituzionali col Consiglio comunale di Pisa, il più alto consesso cittadino delegato a rappresentare le istanze dei suoi cittadini-azionisti pubblici di TA, ma anche azionisti pubblici della Regione Toscana, l’istituzione che dovrebbe erogarle 20 milioni (10 nel 2020 e 10 nel 2021), per poter anticipare ai dipendenti la Cassa integrazione, in scadenza a marzo, che dovrebbe poi essere ristorata a Gennaio, dagli appositi fondi europei del SURE.
Non rammentiamo se lo Statuto della SAT, modificato con l’incorporazione di AdF, in TA, prevedesse la facoltà per il Collegio Sindacale di approvare insieme al CDA tali decisioni restrittive nei confronti di organi decisionali di un socio pubblico, in quanto, a nostro avviso, il Collegio dovrebbe essere investito di mero controllo della legalità e la mozione del Consiglio Comunale a noi risulterebbe approvata seguendo l’iter di legge. Sarebbe utile pertanto che le Commissioni di Garanzia comunale e regionale lo verificassero, magari con l’Audizione di TA, in Regione, per il prosieguo dei rapporti istituzionali.
Avevamo suggerito alla Regione Toscana di supportare TA riacquistandone azioni, per valorizzare la partecipazione dell’azionariato pubblico e non incorrere così in procedimenti d’infrazione europei, sulla concorrenza ed aiuti pubblici, nell’erogazione di fondi.
Ignoriamo se l’iniziativa di CAI influenzerà i mercati più della dialettica sorta in Consiglio Comunale, ma quello che stupisce è il silenzio dei soci pubblici pisani e regionali sulla querelle, che invece vede a sostegno del Consiglio comunale pisano, pronunciamenti di altri sindaci e l’avvilimento dell’ex direttore della Nazione Giuseppe Mascambruno, per l’isolamento vissuto dai pisani che si oppongono a ciò che egli definisce“ il ricatto della Toscana al lampredotto” , ma ancor più deprimenti sono i sermoni di politici locali sul campanilismo pisano.
Smettano di predicare e facciano autocritica per aver sottovalutato il fuoco che covava da lungo tempo sotto le ceneri ed ora affiorato a seguito delle reiterate rivendicazioni pisane sull’ampliamento del terminal, purtroppo più volte annunciato e mai iniziato, ma già previsto da SAT ed ENAC, in autofinanziamento dal 2014, come Pisa ha sempre fatto per lo sviluppo del Galilei, rinunciando però a reimpiegarne gli utili per realizzare altre opere cittadine come: strade, fogne, scuole, ecc.
L’aeroporto è un bene pubblico costruito con i soldi che i pisani v’investirono nel ‘900 e soprattutto nel 1937, contraendo un grosso mutuo puntualmente onorato. La sua gestione è prevalentemente di competenza della 46^ Brigata Aerea, che ha sempre fornito supporto allo scalo civile, collaborando ai suoi successi. L’area dell’Aerostazione e suoi parcheggi è gestita in concessione quarantennale da Toscana Aeroporti, società che ha in portafoglio azioni pubbliche pisane comunali, provinciali e regionali.
Interrompere i rapporti con la massima istituzione pisana, paradossalmente equivale al comportamento di una banca che non vuol più aver rapporti con suoi clienti, continuando però a mantenerne in cassa i depositi.
Da tempo suggerivamo d’iniziare i lavori della 1^ Fase d’ampliamento del terminal, da 37 Milioni, durante il periodo pandemico, imitando l’esempio di Linate che, approfittando del lockdown, ha effettuato i lavori d’adeguamento dello scalo, resistendo anche alle pressioni di Alitalia, che ne chiedeva la riapertura. La partenza dei lavori avrebbero evitato i problemi attuali, anche perché tali lavori sono suggeriti dal Piano decretato dal Governo: “Italia Veloce”, che prevede interventi sui Terminal passeggeri per il miglioramento della security ed interventi a supporto del passeggero, per migliorare la qualità del servizio e la Travelling Experiences in generale.
Siamo stati spesso ignorati o oggetto di filippiche, anche da parte di fuoco amico, che ci qualificava campanilisti e contrari allo sviluppo del Vespucci. Non è vero. Abbiamo sempre chiesto il rispetto degli impegni presi e che Firenze sviluppasse l’attuale aeroporto con strutture da City Airport, ottemperando alle prescrizioni ministeriali della VIA 0676, del 2003, l’unica tuttora approvata ed obbligatoria e confermata anche da un Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica. Le opportunità offerte da tale VIA avrebbero permesso anche l’allungamento della pista a circa 2000m, analogamente alla lunghezza del PIT del 2013, senza modificare l’equilibrio e sottrarre terreno al Parco della Piana ed entrare in conflitto con i suoi cittadini. Perché Firenze non l’ha fatto? Avrebbe anticipato quanto ora previsto dal New Green Deal UE: Migliorare le infrastrutture esistenti, senza consumare nuovo suolo. Avrebbe avuto più movimenti aerei, grazie alla via di rullaggio (non prevista dal nuovo progetto), migliorando il Coefficiente di Utilizzazione dell’attuale pista e si sarebbe sviluppata già 17anni fà, spendendo meno dei 400milioni previsti per il nuovo progetto, oltre ai soldi pubblici richiesti per realizzare le opere ancillari.

Per l’Associazione Amici di Pisa

Dr. Franco Ferraro

Per il Comitato Piccoli Azionisti TA
Dr. Gianni Conzadori

ADP E CPATA. UN LIVORNESE ASCOLTATO DAI PISANI

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA

e  “Comitato dei Piccoli Azionisti TOSCANA AEROPORTI ”

              comunicato alla stampa locale e nazionale

                                            Pisa, 17 Novembre 2020

       Oggetto:  Un LIVORNESE ascoltato dai PISANI

             Auguriamo a IL TIRRENO di proseguire, anche con la nuova proprietà, a “parlare al cuore dei lettori guardandoli negli occhi”, come ha fatto per 143 anni,.

L’editoriale del suo nuovo direttore Stefano Tamburini, rende omaggio agli artefici della rinascita del giornale: l’editore Caracciolo e il Sindaco livornese Nannipieri che, 42 anni fa, su mandato del Consiglio comunale, requisì redazione e rotative, nonostante un decreto di sequestro del pretore, a seguito del licenziamento dell’imprenditore Monti, dei suoi 209 dipendenti, poi autotassatisi per la sopravvivenza del quotidiano.

            Apprezziamo le finalità che vuol continuare a prefiggersi il giornale: “rappresentare una bussola nel mare della conoscenza, senza amici da proteggere e nemici da combattere a prescindere… essere orgoglio e promozione di un territorio come quello della Toscana costiera che purtroppo può contare solo sulle proprie forze e deve fare lo slalom ogni giorno fra promesse non mantenute e affabulatori dell’effimero in un clima di campagna elettorale” e che “deve servire il governato e non chi governa”.

           Tali promesse, sintetizzati nelle dieci foto della bussola dell’impegno del giornale, per lo sviluppo della Toscana costiera, vedono fra i temi al centro dell’interesse del quotidiano l’inadeguatezza o i ritardi nelle infrastrutture, argomenti da sempre  sollevati delle nostre Associazioni per lo sviluppo della rete ferroviaria ed autostradale costiera e del Galilei, benché spesso inascoltati, ma rendendo merito a Il Tirreno, alle volte ricordati esclusivamente sulle sue pagine.

Per il Comitato Piccoli Azionisti TA            Per l’Associazione Amici di Pisa

Dr. Conzadori Gianni                                      Dr. Franco Ferraro

ADP E CPATA. BUONE NOTIZIE PER IL “GALILEI” E TOSCANA AEROPORTI

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA

E     COMITATO PICCOLI AZIONISTI TOSCANA AEROPORTI

a tutti  i quotidiani  locali e nazionali

Pisa, 14 Dicembre 2020

OGGETTO: BUONE NEWS per il Galilei e TA

Il 2019 è stato il peggior anno del Galilei, a causa del suo mancato sviluppo (- 5,4% di gap rispetto al +4%   di sviluppo medio nazionale), che lo ha fatto scendere al 12° posto della graduatoria aeroportuale nazionale (con SAT era stato anche 9°). Il calo dei passeggeri fu addebitato alla diminuzione dei voli Ryanair, per i problemi creati dai due incidenti del Boing 737 Max, causati da difetti del software di controllo del velivolo.

Michael O’Leary, dominus della quarta compagnia mondiale, ha annunciato di aver ordinato altri settantacinque 737 Max, portando a 210 quelli ordinati, rianimando così il titolo depresso di Boeing, dopo i 18 mesi di stop dovuti alle due sciagure e per farle dimenticare l’aereo è stato rinominato “737 8200 Gamechanger”. Dove 8 è il tipo di modello e 200 è la capacità di passeggeri. L’arrivo dei primi velivoli in Irlanda è previsto per primavera, per poterne così disporre di un numero sufficiente nell’estate prossima, nella speranza che i vaccini debellinino l’ondata pandemica e poter raggiungere così il target di 200 milioni di clienti previsti da Ryanair, entro 5 anni.

La notizia è positiva per il Galilei, visto che più del 60% dell’attività aeroportuale pisana è garantita da Ryanair.

Sempre di questi giorni è l’audizione in commissione alla Camera del Presidente Francesco Caio e di Maria Lazzerini, Amministratore delegato e Direttore generale di Italia Trasporto Aereo Spa (ITA), la Newco pubblica creata con i 3 miliardi stanziati per rilanciare l’ex Alitalia. Essi hanno annunciato la partenza ad Aprile del nuovo vettore tricolore, che non avrà più alibi per l’abbandono di Pisa.

Non sappiamo se la nostra lettera inviata al Presidente dell’Europarlamento Sassoli abbia contribuito a chiarire la gravità della crisi che ha colpito il settore del trasporto aereo nazionale e regionale e a far sbloccare i 209 Miliardi del Recovery Fund e i 10 Miliardi del prestito Sure (Fondo cassa integrazione finanziato dall’UE, per 100 Miliardi di €), entrambi bloccati per lo stallo nelle trattative sul Quadro finanziario pluriennale dell’UE. Sappiamo di aver assolto al nostro dovere di cittadini ed azionisti, raccogliendo la richiesta dell’operaio aeroportuale fiorentino che ringraziava chiunque si fosse attivato per far procrastinare la cassa integrazione, in scadenza a marzo.

                 Per il Comitato Piccoli Azionisti TA                         Per l’Associazione Amici di Pisa                              

                                   Dr. Conzadori Gianni                                                Dr. Franco Ferraro

ADP e CPATA. INFRASTRUTTURE COSTA-CAPOLUOGO. AVANTI NEL BENE COMUNE. NO DOPPIONI AEROPORTUALI. SI’ TAV E TERZA CORSIA FIPILI

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
E COMITATO PICCOLI AZIONISTI TOSCANA AEROPORTI

AI QUOTIDIANI LOCALI E NAZIONALI

Pisa, sabato 12 Dicembre 2020, 2021 in stile pisano

Oggetto: INFRASTRUTTURE COSTA-CAPOLUOGO. AVANTI UNITI PER IL BENE PUBBLICO: SI’ A TAV E TERZA CORSIA FI-PI-LI. NO A DOPPIONI AEROPORTUALI.

Apprezziamo e concordiamo con la Presidente dell’Unione Industriale Pisana, Patrizia Alma Pacini, sul gap infrastrutturale di cui soffre da decenni il territorio costiero e pisano in particolare -basti pensare all’assenza dell’alta velocità ferroviaria sulla Genova-Roma, alla Tangenziale di Nord Est, alle penose situazioni generali della Superstrada FI-PI-LI- e che inevitabilmente finiscono per penalizzare il territorio ed un suo importante volano di sviluppo ovvero l’aeroporto “Galilei”.
Riteniamo che ciò sia addebitabile soprattutto allo sbilanciamento degli investimenti fatti negli ultimi 15 anni a favore dell’area metropolitana fiorentina che tutto ha intercettato, lasciando a secco tutto il resto della Toscana, costa tirrenica in primis. Anche se inascoltati, abbiamo sempre sollevato in ogni modo, spesso derisi, l’urgenza di allargare il bacino d’utenza dello scalo pisano alle regioni limitrofe. Occorre mettere i punti sulle “i” su chi, da fuori Pisa, da anni ci sta etichettando come campanilisti, ben sapendo che sia vero l’opposto. Nutriamo riserve sull’attribuzione della querelle in corso fra TA e Comune di Pisa, come riconducibili alle diatribe di campanile attribuibili alla sensibilità del territorio pisano.
I fatti testimoniano che nella competizione aeroportuale fra Pisa e Firenze, fu quest’ultima 17 anni fa a scippare, come testimoniato dall’ex Presidente dell’ENAC Alfredo Roma, l’assegnazione dei codici IATA a Pisa, (quanto se ne parlò!) per garantirsi in esclusiva i collegamenti con gli HUB internazionali, permettendo a tali aeroporti strategici d’incrementare le proprie rotte intercontinentali, a scapito –guarda il caso- del “Galilei” di Pisa. Chi è campanilista? E poi, il boicottaggio fiorentino fu confermato anche negli anni successivi all’attivazione del treno “Canapone” nel Gennaio 1983, il treno veloce che partiva dal terminal di S. Maria Novella per il “Galilei”: quanti bastoni fra le ruote di quel treno furono gettati arrivando persino a chiudere -adducendo risibili questioni di sicurezza e controlli- il check-in dei bagagli e passeggeri sul binario di Santa Maria Novella. Il turista, fatto appunto il check-in, poteva salire sul treno che direttamente lo avrebbe portato al “Galilei” di Pisa senza quelle “interruzioni di carico” (e doppio biglietto) che invece si producono con il tanto ultra-celebrato Pisamover. Sia “Canapone” che il People Mover furono opere entrambe concordate con la Regione, per l’integrazione dei 2 aeroporti. Una vincente ma fatta chiudere appena possibile e in fretta e furia, danneggiando lo scalo pisano e la fruibilità da parte dei fiorentini di poter prendere l’areo a Pisa, giustificando lo spauracchio di Bologna. L’altra, il People Mover è stata un’operazione semplicemente disastrosa. E’ colpa dei pisani che difendono il proprio territorio? Non ci pare. E i numeri parlano e cantano, al di là della situazione Covid. Sapendo quindi che lo scalo pisano si sarebbe ritrovato senza collegamenti, per di più con interruzioni di carico nel trasporto passeggeri, non ricordiamo alzate di scudo, nonostante gli sgarbi ricevuti dai pisani che si sono ritrovati pure additati di campanilismo, becchi e bastonati. Per non parlare delle mancate penali a sette zeri per la rottura del patto parasociale nella ex SAT da parte della Regione Toscana. E neanche dei soldi guadagnati dalla vendita delle azioni ex SAT in quota della Regione Toscana, a Pisa non sono mai tornati come promesso: già, ma i campanilisti non possono essere sempre i pisani rimasti con il cerino in mano, vi pare? Dispiace oggi constatare che dal confronto fra Comune di Pisa e il rappresentante di CAI, azionista di TA sia scaturita la decisione unilaterale, non comunicata a nome di CAI ma a nome di TA, dell’interruzione dei rapporti col Comune di Pisa, socio importante ed ex Presidente del precedente Patto Parasociale SAT. Non sappiamo se tale decisione influenzerà i mercati più della dialettica del confronto in Consiglio Comunale, il più alto consesso cittadino che rappresenta tutti i cittadini, che dal 2014 rivendicano l’ampliamento del terminal, già previsto da SAT ed approvato in autofinanziamento da ENAC.
Adesso fermiamoci e riflettiamo: da decenni chiediamo che le infrastrutture migliorino i collegamenti della Costa, di Pisa e del suo Aeroporto Internazionale. Maggiormente, visto il tracollo di questi mesi anche e purtroppo del settore aeroportuale, visto che con il Coronavirus il mondo non sarà più come prima, con la sua mobilità globale, conviene ancora pensare di fare a 80 KM del Galilei (che può ospitare benissimo una terza pista), un doppione aeroportuale a Peretola nuovo da capo a piedi o conviene allungare la pista attuale? Ecco, viviamo il tempo della riflessione, di quella che dobbiamo fare le cose per bene, incominciando a non costruire doppioni. Per di più scialacquando denaro pubblico. Di questi tempi, poi. Fare le cose semplici: collegare la Costa al capoluogo di Regione in modo veloce e sicuro su ogni tipo di infrastruttura (strade e ferrovie), costruire la terza pista a Pisa. Davvero siamo noi pisani i campanilisti?

Per il Comitato Piccoli Azionisti TA
Dr. Conzadori Gianni
Per l’Associazione Amici di Pisa
Dr. Franco Ferraro

LA DARSENA EUROPA DI LIVORNO NON E’ UN’INFRASTRUTTURA SOSTENIBILE

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA

Pisa, 24 Novembre  2020

OGGETTO. La “Darsena Europa” NON è   un’ infrastruttura sostenibile

             Apprezziamo l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Pisa in tutela del Parco di S. Rossore la cui costa del Calambrone/Tirrenia è minacciata dagli effetti erosivi causati dall’ampliamento del porto di Livorno. Lo studio scientifico previsionale dell’impatto dell’espansione a mare dell’imponente “Darsena Europa”, recentemente richiesto dal comune di Pisa a una società genovese, è quanto era auspicato sia dagli “Amici di Pisa” che da altre associazioni culturali come ITALIA NOSTRA sez. Pisa/Livorno e Legambiente Pisa.

Per una migliore programmazione dell’indagine conoscitiva, l’Associazione Amici di Pisa propone le seguenti iniziative:

– coinvolgere il “Team coste” del Dipartimento di Scienze della Terra della ns. Università, che ha come obiettivo proprio lo studio della dinamica dei sistemi costieri toscani e la conoscenza del sistema bacino fluviale-costa-mare.

– nell’ambito del progetto comunale dell’“Autorità Portuale” dei Navicelli, definire un’area a disposizione del suddetto Dipartimento  per condurre studi “in vasca” delle dinamiche delle linee di costa utilizzando le acque del canale e  ristrutturando a questo scopo l’abbandonato stabilimento ex Siticem di  “la vettola”.

Mentre i progetti della amministrazione pisana per la mobilità, come le piste ciclabili dentro le pinete del Parco di S.Rossore e di Marina per raggiungere Tirrenia dove il WWF custodisce l’OASI DELLE DUNE, sono coerenti con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile n°9-15 indicati dall’ONU, quest’ultimi sono minacciati dalle mega-navi che scaleranno la  Darsena Europa:

  1. Saranno più numerose le specie aliene contenute nelle acque di zavorra delle mega navi cinesi prelevate o espulse per ottimizzarne la linea di galleggiamento al variare del carico trasportato. Infatti nelle acque prospicienti Marina di Pisa è già stata rilevata la presenza dell’alga Ostreopsis ovata, una dinoficea bentonica potenzialmente tossica prelevata dai mari tropicali e subtropicali e qui espulsa con il meccanismo sopra descritto (vedi http://www.arpat.toscana.it/temi-ambientali/acqua/balneazione/ostreopsis-ovata ).
  2. Aumenterà l’inquinamento dovuto ai fumi emessi dalle navi che usano olii carburanti poco raffinati con alta percentuale di  zolfo   in quanto  le coste italiane  non sono incluse nella lista “Emission Control Areas”, ECAs, istituita dall’agenzia dell’ONU International Maritime Organization IMO, come opportunamente hanno fatto  Stati Uniti, Canada e paesi baltici.

Inoltre, molti stakeholder portuali avevano sollevato dubbi (vedi cap.6 dell’indagine dell’Istituto Regionale per la Programmazione Toscana IRPET del 2017) circa   l’economicità del trasporto containerizzato per l’azione competitiva del trasporto ferroviario Europa-Cina (“One Belt One Road”) che degli “investimenti simili in porti vicini” come Genova e Savona (vedi  pareri dell’OCSE e Corte dei Conti citati al punto 4.2 del Rapporto dell’ IRPET del 2017).

Questi dubbi ancora permangono tanto che nessun investitore si è fatto avanti per gestire e costruire il nuovo terminal container della Piattaforma Europa (vedi articolo della rivista specializzata “Trasporto Europa”  del 17/12/2019).

A fronte di preoccupazioni ambientali ed economiche, non è quindi il caso di rivedere il progetto Piattaforma Europa nella dimensione attualmente prevista?

 per  ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA- Presidente Franco Ferraro

ADP E CPATA. LE PROMESSE DELLA UE.

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
E COMITATO PICCOLI AZIONISTI TOSCANA AEROPORTI

COMUNICATO STAMPA

Pisa, 18 Novembre 2020

Oggetto. Promessa Ursula Von der Leyer

L’annuncio della Presidente Ursula von der Leyen, confermato dal Ministro dell’Economia Gualtieri, del prossimo arrivo di 6,5 miliardi per finanziare la cassa integrazione parziale Sure (Fondo cassa integrazione finanziato dalla UE, di 100 Miliardi di €), oltre i 10 già allocati all’Italia, il 27 ottobre 2020, è in linea con la nostra richiesta inviata al Presidente dell’Europarlamento David Sassoli, per sollecitare l’arrivo dei fondi del Recovery Fund e SURE, bloccati dal raggiungimento dell’accordo sulla condizionalità del bilancio UE, legato al rispetto dello Stato di diritto nei paesi europei, d’ approvare sia dall’Eurocamera, sia dai leader dei 27 Paesi Ue. Purtroppo Ungheria e Polonia hanno posto il veto su tale condizionalità, inerente anche le garanzie d’indipendenza della Magistratura e della libertà d’informazione, per cui circa ¼ dei 750 Miliardi di € del Recovery Fund destinati all’Italia (209 Miliardi: 81,4 di sussidi e 127,4 di prestiti), potrebbero diminuire o non arrivare a Gennaio 2021, come previsto. Poiché la seconda ondata pandemica sta mettendo a rischio ulteriormente la produttività, l’equità e la stabilità economica e sociale italiana, avevamo sollecitato il Presidente Sassoli a finalizzare i lavori parlamentari al rispetto delle tempistiche previste. Nel contempo gli avevamo espresso piena solidarietà, perché sconcertati dalla visione della registrazione del diverbio avuto col parlamentare europeo tedesco Markus Ferber, che aveva interrotto l’attività parlamentare, per ben venti minuti, contrariato dalla chiusura dell’ufficio registri presenze, presa per evitare l’affollamento del Parlamento, che di fatto impediva agli eurodeputati di firmare e di percepire la diaria giornaliera di 323€, corrispondente agli ammortizzatori sociali mensili di molti operai. A far da contraltare alla mancanza di bon ton e rispetto delle procedure, dell’europarlamentare, avevamo inviato, al Presidente Sassoli, una lettera, pubblicata su La Repubblica, di un operaio aeroportuale di Firenze, da poter porre in visione all’eurodeputato tedesco, per dimostrare la dignità ed i toni civili usati da chi, pur senza lavoro per 4 mesi e senza la copertura di ammortizzatori sociali, prospettando il prossimo licenziamento, chiede sostegno,ringraziando chiunque assumerà iniziative per il settore in crisi.
Per Comitato Piccoli azionisti TA – Dott.Gianni Conzadori
Per Associazione degli Amici di Pisa –Dott. Franco Ferraro

CORONAVIRUS, SECONDA ONDATA. IL DISPIACERE DEGLI “AMICI DI PISA” ANCHE PER I MUSEI PISANI CHIUSI.

COMUNICATO STAMPA

CORONAVIRUS, SECONDA ONDATA.

IL DISPIACERE DEGLI “AMICI DI PISA”
ANCHE PER I MUSEI PISANI CHIUSI.

“La situazione sanitaria in Italia costringe tutti noi a vivere e subire situazioni mai viste finora, sia in termini di sicurezza della salute dei cittadini che della limitazione alla libertà personale la quale a sua volta, genera tracolli economici. Anche nel nostro piccolo, l’attività culturale degli “Amici” si è azzerata proprio in rispetto delle disposizioni volte al contenimento della diffusione dl Coronavirus. Ci sono però realtà culturali che da tempo sono ben organizzate ad accogliere i visitatori nel pieno rispetto delle normative igieniche che sono costrette a chiudere secondo i dettami dei DPCM. In questo senso, esprimiamo rincrescimento per la chiusura del Museo di Palazzo Blu dove tra poco si sarebbe aperta una grande mostra nazionale su De Chirico, e dei monumenti della Piazza del Duomo: se la società arriva a chiudere la cultura, l’arte vera e viva, quella che arricchisce l’esperienza umana, è un passo indietro. Speriamo ci sia un ripensamento normativo in questo senso. Cogliamo l’occasione per dare il nostro ideale sostegno agli operatori medici e paramedici degli Ospedali Pisani –che assieme alla Pubblica Assistenza e Venerabile Arciconfraternita della Misericordia e Crocione- sono stati nominati Soci d’Onore del nostro sodalizio nello scorso 6 Agosto Die di Santo Sisto, proprio per l’immenso lavoro che stanno facendo per salvare le vite dei nostri cari. Quella vita umana oggi così minacciata nella propria esistenza e nella personale formazione culturale. “

Il Presidente degli Amici di Pisa
Dr Franco Ferraro

ADP E CAPATA. IL COVID E LE ASPETTATIVE DEI TOSCANI

ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DI PISA
E COMITATO PICCOLI AZIONISTI TOSCANA AEROPORTI

Pisa, martedì 3 Novembre 2020

IL COVID 19 e le aspettative dei toscani

Il rapporto I.T.A.L.I.A. 2019, realizzato da Fondazione Symbola, Unioncamere e Fondazione Edison, rivelava che l’Italia era tra i primi 10 Paesi al mondo per investimenti in ricerca e sviluppo, il sesto per robot installati, il primo per siti classificati Unesco, il quinto dietro: Cina, Germania, Corea del Sud e Giappone; per il surplus commerciale manifatturiero e quindi la seconda potenza manifatturiera europea, grazie alla creatività, la innovazione, il design, i settori hi-tech, come la meccanica o i mezzi di trasporto di imprese medio-grandi e piccole, il primo Paese europeo per riciclo di rifiuti. Questi aspetti positivi sono stati offuscati dal 1° semestre COVID, 2020, che ha aggravato gli aspetti negativi che da tempo caratterizzano la situazione economica e sociale italiana: l’altissimo indice di disoccupazione ed i salari più bassi degli occupati. Se a questo si aggiunge la tassazione opprimente, il lavoro sommerso, l’evasione fiscale e la lentezza della Giustizia, è urgente che gli aiuti dell’Europa siano spesi celermente e utilmente ed in accordo con le Linee Guida UE, che perseguono: la sostenibilità ambientale ( European Green Deal), la produttività, l’equità e la stabilità economica.
Col Recovery Fund, l’Europa si prefigge l’obiettivo di arginare l’impatto devastante del COVID e d’incrementare il bilancio UE con fondi raccolti sui mercati finanziari, per l’importo di 750 Miliardi di €, da allocare ai 27 Paesi europei ( 390 di contributi a fondo perduto e 360 di prestiti) in base al loro Reddito nazionale lordo ed alla perdita di posti di lavoro nei primi trimestri del 2020. Pertanto circa ¼ (209 Miliardi: 81,4 di sussidi e 127,4 di prestiti) verranno allocati all’Italia.
Poiché la seconda ondata pandemica sta mettendo a rischio ulteriormente i posti di lavoro in Italia, la Presidente del Consiglio UE, Von der Leyen, ha annunciato che il primo Paese UE a ricevere (entro gennaio 2021) il sostegno del prestito Sure (Fondo cassa integrazione finanziato dalla UE di 100 Miliardi di € ), sarà l’Italia, che beneficerà di 10 Miliardi, salvo ritardi procurati dalle controversie col Parlamento UE.
Ci auguriamo che la politica sia all’altezza delle aspettative dei cittadini e compia scelte lungimiranti che non si limitino a recuperare i livelli pre-Coronavirus, che vedevano già una Italia che cresceva poco, ma che aiutino a superare ampiamente i gap strutturali che la penalizzano. Inoltre, 11 miliardi di sovvenzioni a fondo perduto (React-Eu) saranno allocati direttamente alle Regioni, che dovranno utilizzarli rapidamente (entro il 2022), per cui è bene, viste le difficoltà sinora incontrate nello sfruttare i fondi strutturali, che preparino subito progetti compatibili con gli orientamenti del New Green Deal UE. Verificheremo puntualmente le iniziative regionali toscane e quelle dei Consiglieri del territorio costiero, a cui non lesineremo suggerimenti o critiche costruttive.

Per il Comitato Piccoli Azionisti TA
Dr. Gianni Conzadori
Per l’Associazione Amici di Pisa
Dr. Franco Ferraro